In Cina e Asia – Xi incontra Putin a Mosca, firmati oltre 20 documenti di cooperazione

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Xi incontra Putin a Mosca, firmati oltre 20 documenti di cooperazione
  • Cina, l’export cresce dell’8,1%, ma le spedizioni verso gli Usa sono in calo
  • Hong Kong rilancia il turismo: più eventi internazionali e servizi modernizzati per attrarre visitatori
  • Tensioni nel Mar Cinese Meridionale: “tallonamento” tra navi cinesi e filippine vicino a Scarborough
  • Il ministro degli Esteri di Taiwan sarà in Texas
  • Il Pakistan avrebbe usato aerei cinesi per abbattere i jet indiani

In occasione di una visita di Stato di quattro giorni in Russia, il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato Vladimir Putin a Mosca alla vigilia dell’80° anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista. I due leader hanno rilanciato l’intesa strategica tra Cina e Russia, ribadendo la volontà di contrastare l’ordine mondiale “unilaterale”, riferimento non troppo implicito agli Stati Uniti. “Il nostro è un partenariato a pieno titolo”, ha detto Putin, sottolineando che la cooperazione si sviluppa “non contro qualcuno, ma nell’interesse dei nostri popoli”. Xi ha denunciato l’unilateralismo e il “bullismo egemonico” a livello internazionale, promettendo una collaborazione rafforzata tra le due potenze.

Dopo i colloqui, i due leader hanno firmato una dichiarazione congiunta che prevede un ulteriore approfondimento del partenariato strategico di cooperazione globale e hanno assistito congiuntamente allo scambio di oltre 20 documenti di cooperazione bilaterale, che riguardano settori quali la stabilità strategica globale, il mantenimento dell’autorità del diritto internazionale, la biosicurezza, la protezione degli investimenti, l’economia digitale, la quarantena e la cooperazione cinematografica. Nessuna novità ufficiale sul gasdotto Power of Siberia 2, i cui negoziati sono in stallo per disaccordi sui costi delle forniture, sul percorso e sull’urgenza del progetto.

Cina, l’export cresce dell’8,1%, ma le spedizioni verso gli Usa sono in calo

Nonostante le tariffe di Trump, nel mese di aprile l’export cinese ha riportato una crescita dell’8,1% su base annua, superando le aspettative degli analisti. Lo ha reso noto stamani l’amministrazione delle dogane cinesi, annunciando tuttavia una diminuzione delle spedizioni verso gli Stati Uniti, calate del 21% ma compensate dalle esportazioni verso mercati alternativi, come le nazioni del Sud-est asiatico (21%), l’America Latina (17%), l’Africa (25%) e l’Unione Europea (8,3%). Restano sottotono le importazioni, scese dell’0,2%, sebbene in miglioramento rispetto al -4,3% di marzo.

Hong Kong rilancia il turismo: più eventi internazionali e servizi modernizzati per attrarre visitatori

Hong Kong sta cercando di rilanciare la propria immagine di hub per grandi eventi in Asia, dopo anni di turbolenze politiche e restrizioni sanitarie. Tra le misure messe in campo, la modernizzazione della flotta di taxi e l’adozione di sistemi di pagamento digitale più efficienti. La città sta inoltre investendo su eventi di richiamo globale, come il recente concerto dei Coldplay e il trasferimento del celebre torneo Rugby Sevens in uno stadio moderno affacciato sul lungomare, riporta Bloomberg.

Nei primi tre mesi del 2025, gli arrivi turistici sono cresciuti del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo quota 12 milioni. I visitatori non provenienti dalla Cina continentale sono aumentati del 18%, registrando il maggior incremento trimestrale da quando sono state revocate le restrizioni post-pandemiche. Nonostante gli sforzi, Hong Kong fatica ancora a tornare ai livelli pre-Covid: nel 2024 ha accolto circa 45 milioni di turisti, in crescita del 31% rispetto al 2023, ma sotto l’obiettivo dei 46 milioni e ancora lontana dal record di 65 milioni registrato nel 2018.

Tensioni nel Mar Cinese Meridionale: “tallonamento” tra navi cinesi e filippine vicino a Scarborough

Scambio di accuse tra Pechino e Manila per i movimenti nel Mar Cinese Meridionale. Le Filippine hanno condannato una manovra “ad alto rischio” compiuta da una nave cinese nei pressi dell’atollo conteso di Scarborough, durante un episodio che ha coinvolto unità navali dei due Paesi. L’incidente è avvenuto il 5 maggio a circa 11,8 miglia nautiche a sud-est dello Scarborough Shoal, secondo quanto riferito dall’esercito filippino, nel contesto delle esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Filippine, definite da Pechino “destabilizzanti”. La Marina filippina ha denunciato che una fregata cinese si è avvicinata pericolosamente alla nave da guerra BRP Emilio Jacinto (PS35).

In una dichiarazione, il Comando del teatro meridionale dell’Esercito popolare di liberazione (PLA), che sovrintende alle operazioni nel Mar Cinese Meridionale, ha affermato di aver “di fatto impedito” l’ingresso di una nave filippina nelle acque territoriali cinesi vicino a Scarborough Shoal, conosciuta in Cina come atollo Huangyan.

Il ministro degli Esteri di Taiwan sarà in Texas

A partire da oggi, il ministro degli Esteri taiwanese Lin Chia-lung sarà in Texas con una delegazione economica per partecipare a un forum sull’intelligenza artificiale e rafforzare i legami commerciali tra Taiwan e gli Stati Uniti, stando a quanto reso noto dallo stesso dicastero.

La delegazione comprende rappresentanti dei settori dell’elettronica e dell’intelligenza artificiale, tra cui l’Associazione taiwanese dei produttori elettrici ed elettronici, l’Alleanza per l’innovazione e le applicazioni dell’IA e l’Associazione cinese per la cooperazione economica internazionale con sede a Taipei.

Il Pakistan avrebbe usato aerei cinesi per abbattere i jet indiani

Il Pakistan sostiene di aver impiegato aerei da combattimento J-10C di fabbricazione cinese per abbattere cinque aeri indiani. Nel dettaglio, Islamabad – che acquista dalla Cina l’80% delle sue armi – ha specificato di aver abbattuto tre Rafale di fabbricazione francese, un MiG-29 e un caccia Su-30 dopo che l’India ha lanciato attacchi aerei su quelli che ha definito siti “terroristici” all’interno del Pakistan e del Kashmir amministrato dal Pakistan. 

Dal canto suo, la Cina ha espresso preoccupazione per l’escalation tra India e Pakistan e ha lanciato un appello alla moderazione. Pechino ha chiesto a Nuova Delhi e Islamabad di attenersi alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale, mantenere la calma ed evitare azioni che possano aggravare ulteriormente la situazione.