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In Cina e Asia – Accordo commerciale tra Vietnam e Usa

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Raggiunto un accordo commerciale tra Vietnam e Usa
  • Xi: “Regolamentare la concorrenza disordinata sui prezzi bassi”
  • Cina-Ue, Wang Yi: “Miglioriamo il dialogo in vista del summit”
  • Foxconn richiama centinaia di ingegneri cinesi dalle fabbriche di iPhone in India
  • Quad, iniziativa sui minerali critici per ridurre la dipendenza dalla Cina
  • La Cina invita Lee Jae-myung alla parata militare di settembre
  • La Corea del Nord invierà altri 30mila soldati in aiuto alla Russia
Raggiunto un accordo commerciale tra Vietnam e Usa

Dopo mesi di negoziati, è stato raggiunto un accordo commerciale tra Vietnam e Stati Uniti. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui l’intesa prevede l’introduzione di dazi del 20% su molte importazioni provenienti dal Paese del Sud-est asiatico. La misura rappresenta una significativa riduzione rispetto ai dazi del 46% annunciati da Trump ad aprile, motivati dall’elevato surplus commerciale del Vietnam nei confronti degli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Reuters, le merci provenienti direttamente dal Vietnam saranno soggette a una tariffa del 20%, mentre eventuali triangolazioni con Paesi terzi – fatte per aggirare i dazi – saranno colpite con un dazio del 40%. Elemento per cui la Cina non sarà per niente contenta, visto che il Vietnam è sin qui stato il principale canale di passaggio delle triangolazioni commerciali delle sue merci. L’accordo prevede inoltre un ampliamento dell’accesso al mercato vietnamita per le imprese statunitensi. Le esportazioni americane, invece, non saranno soggette a tariffe doganali, ha dichiarato Trump. 

Xi: “Regolamentare la concorrenza disordinata sui prezzi bassi”

Durante un incontro economico di alto livello, il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto per la prima volta una regolamentazione legale della “concorrenza disordinata basata sui prezzi bassi”, sostituendo il più generico termine “competizione involutiva” finora utilizzato. Secondo Xi, contrastare questa pratica è fondamentale per tutelare l’economia cinese, poiché danneggia l’innovazione, riduce l’efficienza produttiva e rallenta l’ammodernamento industriale e il miglioramento della qualità dei prodotti.

L’espressione ricorda la stretta del 2020-2021 contro le grandi aziende tecnologiche, quando il governo ha agito contro un’espansione “disordinata” del capitale e pratiche monopolistiche. 

Cina-Ue, Wang Yi: “Miglioriamo il dialogo in vista del summit”

La Cina vuole rafforzare il dialogo con l’Unione Europea in vista del prossimo vertice bilaterale, in programma il 24 e 25 luglio. Lo ha affermato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, secondo una nota diffusa mercoledì dal ministero degli Esteri di Pechino, dopo un incontro con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa a Bruxelles. Nel colloquio, Wang ha invitato le due parti a rispettare i reciproci interessi, sottolineando che “l’unilateralismo e gli atti di prepotenza hanno seriamente minato l’ordine e le regole internazionali”.

Il capo della diplomazia cinese è in Europa proprio per gettare le basi del summit bilaterale di luglio, durante il quale la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Antonio Costa e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri Kaja Kallas voleranno a Pechino e Hefei per incontrare il presidente Xi Jinping e il premier Li Qiang.

Foxconn richiama centinaia di ingegneri cinesi dalle fabbriche di iPhone in India

Foxconn ha richiamato in Cina centinaia di tecnici e ingegneri impiegati nelle sue fabbriche di iPhone nel sud dell’India, segnando un freno alla strategia produttiva di Apple nel paese. Secondo fonti riservate citate da Bloomberg, oltre 300 lavoratori cinesi hanno lasciato gli stabilimenti nelle ultime settimane, lasciando in loco principalmente personale taiwanese di supporto.

Le motivazioni del rientro non sono state rese note, ma la decisione arriva in un momento in cui Pechino avrebbe incoraggiato restrizioni informali ai trasferimenti tecnologici e di know-how verso l’India e il Sud-est asiatico, nel tentativo di rallentare la delocalizzazione produttiva delle aziende cinesi.

Quad, iniziativa sui minerali critici per ridurre la dipendenza dalla Cina

Stati Uniti, Giappone, India e Australia hanno annunciato il lancio della Quad Critical Minerals Initiative, un nuovo partenariato per diversificare e rendere più sicure le catene di approvvigionamento dei minerali essenziali. La mossa arriva in risposta al predominio della Cina nel settore e per il timore che Pechino possa utilizzarlo come leva geopolitica. L’iniziativa è stata presentata a Washington durante un incontro tra i ministri degli Esteri dei quattro paesi membri del Quad, ospitato dal segretario di Stato statunitense Marco Rubio. 

La Cina invita Lee Jae-myung alla parata militare di settembre

La Corea del Sud sta valutando con attenzione l’ipotesi che il presidente Lee Jae-myung partecipi alla parata militare del 3 settembre a Pechino, in occasione dell’80° anniversario della vittoria contro l’aggressione nipponica durante la Seconda guerra mondiale. Secondo diverse fonti, Pechino avrebbe recentemente sollevato la possibilità di una presenza di Lee sia attraverso canali diplomatici ufficiali, sia in incontri informali con accademici.

Una sua eventuale partecipazione avrebbe un forte peso simbolico e implicazioni diplomatiche rilevanti per Seul, mettendo alla prova la linea di politica estera dell’amministrazione Lee, in carica da poche settimane.

La Corea del Nord invierà altri 30mila soldati in aiuto alla Russia

La Corea del Nord è pronta a triplicare il numero delle sue truppe impegnate a combattere per la Russia lungo la linea del fronte con l’Ucraina, inviando altri 25.000-30.000 soldati per assistere Mosca. Lo scrive la Cnn in base a una valutazione dell’intelligence condotta da funzionari ucraini.

Le truppe potrebbero arrivare in Russia nei prossimi mesi, aggiungendosi agli 11.000 inviati a novembre per respingere l’incursione ucraina nella regione russa di Kursk. Circa 4.000 di questi soldati nordcoreani sono rimasti uccisi o feriti durante lo schieramento, secondo fonti occidentali.