I titoli di oggi:
- Record di emissioni di gas serra della Cina: nel 2021 hanno raggiunto i 13 miliardi di tonnellate
- L’Ue lancia screening sugli investimenti strategici nei paesi terzi.
- Biden annuncia nuove restrizioni sui chip
- Rubio, Walz e Hegseth si dicono pronti a contrastare la Cina
- Xi riceve il presidente dello Sri Lanka
- Ricercato un consigliere di Hun Sen per l’omicidio di un parlamentare dell’opposizione cambogiana
- “L’Oceano Indiano è al centro delle rivalità geopolitiche”. New Delhi punta a diventare una potenza navale
- Aumenta l’attività delle navi da guerra cinesi e russe nel sud-ovest del Giappone
Record di emissioni di gas serra della Cina: nel 2021 hanno raggiunto i 13 miliardi di tonnellate
Nel 2021, la Cina ha emesso 13 miliardi di tonnellate di gas serra, registrano un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente e del 70% rispetto al 2005, secondo un nuovo rapporto sui cambiamenti climatici presentato da Pechino alle Nazioni Unite. A dare una spinta all’emissioni annuali sono state le attività energivore, responsabili di 11 miliardi di tonnellate di emissioni, circa l’85% del totale. La combustione di carburante ha emesso la sbalorditiva cifra di 10,3 miliardi di tonnellate, in aumento del 4,5% anno su anno. Dal rapporto cinese è emerso che Pechino avrebbe bisogno di un totale di 268,2 trilioni di yuan (36,6 trilioni di dollari) tra il 2024 e il 2060 per ridurre le emissioni e adattarsi ai cambiamenti climatici.
Con ogni probabilità, la Cina presenterà un altro importante documento sul clima alle Nazioni Unite nelle prossime settimane per raggiungere i suoi obiettivi climatici entro il 2035. In quanto firmataria dell’accordo di Parigi, la Repubblica popolare è ora tenuta a presentare ogni due anni dati dettagliati sulle emissioni, nonché relazioni sui progressi compiuti nell’adattamento e nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
Biden annuncia nuove restrizioni sui chip
L’amministrazione Biden ha annunciato ieri nuove misure che richiedono ai produttori di chip, come TSMC e Samsung Electronics Co., di intensificare il controllo e la due diligence sui loro clienti, con un occhio particolarmente attento alle aziende cinesi. I provvedimenti vogliono serrare le scappatoie sfruttate dalla Cina, soprattutto dopo che chip realizzati da TSMC sono stati rintracciati all’interno dei prodotti di Huawei, che è presente da tempo nella lista nera del Dipartimento del Commercio. Contestualmente, verranno applicate sanzioni contro 16 aziende cinesi – tra cui Sophgo Technologies Ltd.: il motivo è che stanno “agendo su ordine di Pechino” per creare “armi di distruzione di massa e applicazioni di sorveglianza ad alta tecnologia”. Come preannunciato da Gina Raimondo, la prossima mossa potrebbe riguardare il settore automobilistico. Le autorità della Repubblica popolare hanno accusato Washington di “coercizione economica”.
Sempre ieri il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che prenderà provvedimenti nei confronti di “oltre 150 individui ed entità coinvolte nell’industria della difesa russa“, comprese decine di aziende “al di fuori della Russia che facilitano l’elusione delle nostre sanzioni da parte della Russia, in particolare nella Repubblica Popolare Cinese (RPC)”.
L’Ue lancia screening sugli investimenti strategici nei paesi terzi.
La Commissione Ue ha pubblicato ieri una raccomandazione che invita gli Stati membri a riesaminare gli investimenti esteri delle loro aziende nei paesi terzi. La raccomandazione si applica a tre settori tecnologici ritenuti di importanza strategica e a rischio più elevato (semiconduttori, intelligenza artificiale e tecnologie quantistiche) e invita gli Stati membri a condurre una prima valutazione sui “rischi per la sicurezza economica che potrebbero derivare da tali transazioni” entro il 15 luglio. La direttiva era stata anticipata da von der Leyen un anno fa per rafforzare la sicurezza economica attraverso un controllo più attento sugli investimenti esteri nonché sulle esportazioni di tecnologia verso paesi rivali, come la Cina. Le linee guida presentate ieri costituiscono un compromesso che tiene conto dell’opposizione dei paesi membri a restrizioni obbligatorie controproducenti per le aziende interessate al mercato cinese.
Rubio, Walz e Hegseth si dicono pronti a contrastare la Cina
“Abbiamo accolto il Partito comunista cinese in questo ordine globale. E loro hanno approfittato di tutti i suoi benefici. Ma hanno ignorato tutti i suoi obblighi e responsabilità. Invece, hanno mentito, imbrogliato, hackerato e rubato per raggiungere lo status di superpotenza globale, a nostre spese”. Lo ha detto ieri durante un’udienza al Senato Marco Rubio, il deputato repubblicano scelto da Donald Trump per ricoprire il ruolo di segretario di Stato durante la prossima amministrazione. Rubio, ritenuto un tempo un “falco”, risulta al momento uno dei membri della nuova squadra più razionali. I candidati alla Difesa e alla sicurezza nazionale, Peter Hegseth e Mike Walz, hanno utilizzato parole molto dure nei confroti della Cina.
Xi riceve il presidente dello Sri Lanka
Mercoledì Xi Jinping ha ricevuto a Pechino l’omologo dello Sri Lanka, Anura Kumara Dissanayake, alla sua seconda visita estera da presidente. Secondo l’emittente statale cinese Cctv, Xi ha definito l’incontro un’“opportunità storica” per rafforzare i legami bilaterali e ha sottolineato la necessità di un approccio strategico per creare una “comunità sino-srilankese con un futuro condiviso”. Leader di sinistra, Dissanayake è salito al potere a settembre e ha consolidato la sua posizione con una vittoria schiacciante nelle elezioni parlamentari anticipate di novembre. Il mese seguente per il suo primo viaggio all’estero Dissanayake ha scelto l’India, rivale regionale della Cina, dove è stato accolto con tutti gli onori dal premier Narendra Modi. Durante il soggiorno a Pechino, sono stati firmati diversi documenti di cooperazione, tra cui un accordo intergovernativo di cooperazione economica e tecnica e un memorandum d’intesa sul rafforzamento della cooperazione nello sviluppo sociale e dei mezzi di sussistenza.
Ricercato consigliere di Hun Sen per l’omicidio di un parlamentare dell’opposizione cambogiana
Su un consigliere dell’ex premier cambogiano Hun Sen pende un mandato d’arresto per l’uccisione di Lim Kimya, un parlamentare dell’opposizione cambogiana, avvenuto nella capitale thailandese di Bangkok la scorsa settimana. La persona indicata nel mandato di arresto è Somwang Bamrungkit, 42 anni, un cittadino thailandese-cambogiano, noto in Cambogia come Ly Rotanakraksmey. L’uomo è ricercato in Thailandia, riporta il New York Times. Secondo l’accusa, il funzionario avrebbe assunto alcune persone per commettere l’”omicidio premeditato” del politico inviso a Phnom Phen. I procuratori thailandesi hanno mosso tre accuse contro di lui, tra cui una relativa al porto di armi da fuoco e all’uso di armi da fuoco. L’esecutore materiale dell’omicidio, Ekaluck Paenoi, è stato arrestato ed estradato in Thailandia. Nonostante abbia confessato di aver ucciso l’oppositore cambogiano, non ha fornito dettagli su chi fosse il mandante per timore di mettere in pericolo la sicurezza della sua famiglia.
“L’Oceano Indiano è al centro delle rivalità geopolitiche”: New Delhi punta a diventare una potenza navale
L’Oceano Indiano, attraverso cui transita una parte significativa del commercio globale, è sempre più al centro delle rivalità geopolitiche. È quanto dichiarato dal ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, durante la cerimonia di presentazione del sottomarino Ins Vagsheer e di due nuove navi della Marina al cantiere navale statale di Mazagon, a Mumbai, che ha ricordato come il 95% del commercio indiano, in termini di volume, sia legato a quest’area. Pur senza citare esplicitamente alcun Paese, Singh ha evidenziato preoccupazioni legate alla crescente influenza della Cina, che possiede la più grande forza navale al mondo con oltre 370 navi. Il governo indiano prevede di costruire una forza navale composta da 175 navi entro il 2035. Gli analisti, tuttavia, sottolineano come il ritmo di produzione dei cantieri indiani sia inferiore rispetto a quello della Cina: Pechino costruisce circa 14 navi da guerra l’anno, contro le quattro dell’India.
Aumenta l’attività delle navi da guerra cinesi e russe nel sud-ovest del Giappone
Le attività delle navi da guerra cinesi e russe nel sud-ovest del Giappone hanno registrato un picco nel 2024. Secondo un conteggio effettuato dal Nikkei sulla base delle dichiarazioni e delle informazioni fornite dal ministero della Difesa nipponico, attorno alle isole sudoccidentali del Giappone si sono verificati la metà dei 140 casi registrati nell’ultimo anno. La presenza delle imbarcazioni della marina russa e cinese attorno alle isole dell’arcipelago rischia di compromettere la già fragile relazione sino-giapponese. Un tentativo di distensione tra i due paesi c’è stato durante la visita di tre giorni a Pechino di Hiroshi Moriyama, segretario generale del Partito Liberal Democratico, e di Makoto Nishida, leader del partito di coalizione Komeito. I due hanno avuto un incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, il quale ha ricordato ai partiti della coalizione di governo in Giappone di usare il dialogo per risolvere le controversie esistenti e potenziali. Per Wang quello attuale “è un momento cruciale” per migliorare le relazioni tra Cina e Giappone.