In Cina e Asia – La Cina potrebbe perdere il predominio sulle terre rare

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi: 

  • La Cina aumenta gli investimenti statali per l’esplorazione mineraria
  • Ucraina, Cina e Brasile appoggiano i negoziati di pace americani
  • NYT: Musk verrà informato dal Pentagono sui piani di guerra con la Cina
  • Il Canada condanna l’esecuzione capitale in Cina di suoi quattro cittadini 
  • L’UE avverte sui rischi strategici rappresentata della Cina nello Stretto di Taiwan
  • Musk fa causa al governo indiano per la censura su X
  • Il Pentagono valuta il ridimensionamento delle forze militari in Giappone

La Cina sta aumentando il supporto statale all’esplorazione interna delle risorse minerarie per raggiungere l’obiettivo di autosufficienza, promosso dal presidente Xi Jinping in un contesto di crescente competizione con gli Stati Uniti. Secondo un’analisi del Financial Times, almeno metà delle 34 province cinesi, comprese le principali regioni produttrici come lo Xinjiang, hanno annunciato nuovi sussidi o ampliato l’accesso alle attività minerarie nell’ultimo anno. Pechino domina la produzione di 30 dei 44 minerali critici monitorati dagli Stati Uniti, essenziali per tecnologie avanzate come semiconduttori, veicoli elettrici e missili.

L’aumento degli investimenti statali arriva nel bel mezzo di un allarme lanciato dai ricercatori dell’Accademia Cinese delle Scienze, secondo cui il predominio della Cina sulle forniture globali di terre rare potrebbe presto finire. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Chinese Rare Earths, la quota cinese, attualmente al 62%, rischia di scendere al 28% entro il 2035 e al 23% nel 2040, a causa della scoperta di nuovi giacimenti in Africa, Sud America e Australia. Come evidenzia il SCMP, la Cina rischia così di perdere la sua posizione dominante, con progetti minerari in Groenlandia (Kvanefjeld) e Sud America che minacciano anche il suo forte controllo sui metalli pesanti, concentrati nei giacimenti di argilla del sud del Paese.

Ucraina, Cina e Brasile appoggiano i negoziati di pace americani

Cina e Brasile hanno espresso giovedì il loro sostegno all’iniziativa guidata dagli Stati Uniti per mediare un cessate il fuoco in Ucraina, e hanno esortato Kiev e Mosca a impegnarsi nei negoziati. Il loro sostegno, arrivato durante un incontro presso la sede delle Nazioni Unite a New York, segue gli sforzi congiunti dei governi cinese e brasiliano a favore di una soluzione politica della guerra, presentati l’anno scorso a margine dell’Assemblea generale dell’Onu alla presenza di oltre 20 nazioni del Sud globale.

NYT: Musk verrà informato dal Pentagono sui piani di guerra con la Cina

Il Pentagono ha in programma di informare oggi Elon Musk sul piano top secret dell’esercito Usa per eventuali guerre che potrebbero scoppiare con la Cina: lo scrive il New York Times, citando due dirigenti Usa. Per il quotidiano, l’accesso dell’imprenditore ad alcuni dei segreti militari più custoditi segna un’espansione del suo ruolo di consigliere di Trump e solleva interrogativi sui conflitti di interesse, considerato i vasti interessi economici di Tesla nel paese asiatico. Il briefing top secret per il piano di guerra contro Pechino contiene circa 20-30 slide che spiegano come gli Stati Uniti combatterebbero un conflitto con la Cina, compresi quali obiettivi cinesi colpire e in quale lasso di tempo. secondo il quotidiano, per cui Musk potrebbe aver bisogno di conoscere aspetti del piano di guerra. Informazioni utili che forse il suo team del Doge potrebbe utilizzare per eventuali tagli nella spesa dei sistemi d’arma.

Il Canada condanna l’esecuzione capitale in Cina di suoi quattro cittadini

La Cina ha giustiziato quattro cittadini canadesi per reati legati alla droga. Non si sa con precisione quando ma, come riportato dal quotidiano canadese The Globe and Mail che ne ha dato per primo la notizia, le esecuzioni risalirebbero all’inizio di quest’anno, nella provincia del Guangdong. Le identità delle quattro persone, che Ottawa sostiene avessero doppia cittadinanza cinese e canadese, non sono state diffuse su richiesta delle loro famiglie. La ministra degli Esteri canadese, Melanie Jolie, e l’ex premier Justin Trudeau, avevano chiesto clemenza a Pechino negli ultimi mesi per cercare di impedire le esecuzioni. Dura condanna è arrivata dal Canada, mentre la Cina ha difeso le esecuzioni, sottolineando di aver agito “secondo la legge” e di aver garantito loro tutti i diritti. Nella Repubblica popolare è spesso prevista la pena di morte per i reati legati al narcotraffico, ma è molto raro che vengano giustiziati cittadini stranieri.

L’UE avverte sui rischi strategici rappresentata della Cina nello Stretto di Taiwan

L’aumento delle attività militari di Pechino e le tensioni nello Stretto di Taiwan rappresentano un “rischio di grave destabilizzazione” con conseguenze economiche e strategiche per l’Europa e i suoi partner nell’Indo-Pacifico. È quanto emerge dal White Paper for European Defence – Readiness 2030, pubblicato mercoledì dall’Unione Europea, come riporta il SCMP. Secondo il documento, oltre alla minaccia militare russa, l’espansione delle capacità di difesa cinesi sta alterando gli equilibri strategici nell’Indo-Pacifico, intensificando la pressione su Taiwan attraverso misure economiche, militari e cyber. Il rapporto sottolinea che Pechino, pur essendo un partner commerciale chiave per l’UE, persegue una strategia di primato tecnologico e industriale con un modello politico “autoritario e non democratico”, in contrasto con i principi europei.

Musk fa causa al governo indiano per la censura su X

Elon Musk ha intentato una causa contro il governo indiano per le regole sulla moderazione dei contenuti e la censura su X, l’ex Twitter. In un ricorso presentato il 5 marzo, l’azienda sostiene che il ministero della Tecnologia indiano sta utilizzando un portale governativo, lanciato dal ministero degli Interni nel 2023, per emettere ordini di rimozione dei contenuti e obbligare le piattaforme social ad aderirvi. Secondo X, questo sistema bypassa le garanzie legali previste dalla legge indiana, che limitano la censura a casi specifici, come minacce alla sovranità o all’ordine pubblico, e richiedono un controllo rigoroso da parte di alti funzionari. La mossa segna un’escalation nello scontro tra la piattaforma di Elon Musk e il governo di Narendra Modi, già alle prese con tensioni sulla libertà di espressione online. Questo avviene mentre Musk cerca di espandere in India i suoi progetti Starlink e Tesla.

Il Pentagono valuta il ridimensionamento delle forze militari in Giappone

L’amministrazione Trump sta esaminando una possibile revisione dell’espansione delle U.S. Forces of Japan (USFJ), avviata durante la presidenza Biden. Secondo quanto riportato da diversi media, la misura rientrerebbe nei tagli al bilancio del Dipartimento della Difesa e potrebbe generare un risparmio di circa 1 miliardo di dollari.

Durante l’amministrazione Biden, Washington e Tokyo avevano concordato di rafforzare il comando militare statunitense per migliorare la coordinazione con gli alleati e rispondere all’espansionismo cinese nell’Asia-Pacifico. L’USFJ supervisiona 53.000 militari e 15 basi, ma non ha il comando operativo. “Con uno staff di circa 140 persone, il personale dell’USFJ è meno della metà dell’ambasciata statunitense a Tokyo”, si legge in un rapporto della Sasakawa Peace Foundation.