I titoli di oggi:
- L’Ue lancia un piano per essere più competitiva con Cina e Usa
- Candidato al Commercio promette tariffe e nuove restrizioni contro la Cina
- Gruppo di disinformazione cinese trama per rovesciare il governo spagnolo
- India, aperta indagine sulla strage al Kumbh Mela
- Gli indiani si dicono pessimisti sulla situazione economica del paese
- Giappone, record dei suicidi tra gli adolescenti
- I cinesi in Pakistan denunciano molestie da parte della polizia
- Filippine: almeno 82 sacerdoti accusati di abusi
L’Ue lancia un piano per essere più competitiva con Cina e Usa
In un contesto di crescente competizione globale, l’Unione Europea punta a rafforzare la propria posizione nell’innovazione, nella transizione energetica e nella sicurezza economica. È quanto emerge dal Competitiveness Compass, il piano strategico svelato ieri dalla Commissione europea per rilanciare la competitività del mercato unico e far fronte alle pressioni economiche poste da Cina e Stati Uniti. Sul fronte della sicurezza economica, Bruxelles vuole diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre le dipendenze da paesi terzi attraverso una revisione delle norme sugli appalti pubblici, che permetterà di favorire le imprese europee nei settori critici e strategici. Una politica che potrebbe portare il nome di “buy Europe”.
Sebbene la presidenza Trump porta con sé diverse difficoltà in termini diplomatici, l’Ue non sembra voler fare a meno dell’alleato statunitense. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha intenzione di proporre a Trump di acquistare più prodotti energetici e beni hi-tech statunitensi, così da ridurre il surplus commerciale con gli Stati Uniti e allontanare la scure dei dazi. Bruxelles, inoltre, si dice pronta a collaborare con Washington per “affrontare le sfide comuni derivanti dalle politiche e dalle pratiche non di mercato della Cina”, ha dichiarato il commissario europeo per il Commercio e la sicurezza economica, Maros Sefcovic, in audizione alla commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo.
Candidato al Commercio promette tariffe e nuove restrizioni contro la Cina
Gruppo di disinformazione cinese trama per rovesciare il governo spagnolo
Una campagna di disinformazione sponsorizzata dalla Cina avrebbe preso di mira la Spagna nel tentativo di far cadere il governo Sanchez. Sfruttando la tragedia delle alluvioni di ottobre in cui morirono 224 persone, il gruppo Spamouflage, che si ritiene sia legato allo Stato cinese, si è spacciato per la ong per i diritti umani Safeguard Defenders diffondendo video e immagini che criticavano la gestione da parte del governo di minoranza del primo ministro Pedro Sanchez e del governo regionale di Valencia. È quanto emerge dallo studio l’agenzia di analisi online Graphika, con sede a New York, riporta Reuters. Le prime attività del gruppo Spamouflage sono state registrate nel 2017 e hanno preso di mira il governo Usa e quello del Canada. Ma questo sarebbe il primo caso in cui la campagna di disinformazione cinese ha come obiettivo il sovvertimento di un governo straniero.
India, aperta indagine sulla strage al Kumbh Mela
Il governo indiano ha aperto un’inchiesta sul tragico incidente che nelle prime ore di mercoledì ha visto almeno 30 persone morire schiacciate nella calca a Prayagraj, città nel nord dell’India dove dal 13 gennaio è in corso il Kumbh Mela, raduno religioso induista considerato tra i più partecipati al mondo. Le vittime stavano cercando di fare il bagno nella confluenza tra i due fiumi sacri Gange e Yamuna. Almeno 90 persone sono rimaste ferite. Una nuova commissione giudiziaria “esaminerà l’intera questione e presenterà il suo rapporto al governo dello stato entro un limite di tempo”, hanno affermato le autorità dell’Uttar Pradesh. Quasi 280 milioni di persone hanno partecipato al festival da quando è iniziato due settimane fa. Secondo i leader dell’opposizione la fuga precipitosa dei fedeli sarebbe attribuibile alla cattiva gestione dell’evento.
Gli indiani non credono che la situazione economica del paese migliorerà
Sempre più indiani credono che non ci sarà un miglioramento della propria qualità di vita a causa dell’aumento dell’inflazione e della stagnazione dei salari. È quanto emerge da un sondaggio di C-Voter effettuato il 29 gennaio, secondo cui oltre il 37 per cento degli intervistati (su un campione di 5.269 persone proveniente da diversi stati indiani) ritiene che la qualità della vita peggiorerà il prossimo anno. L’esito del sondaggio, che restituisce il dato più alto dal 2013, arriva a pochi giorni dall’approvazione della legge di bilancio proposta dal governo di Narendra Modi. Stando a quanto riporta Reuters, nella finanziaria dello scorso anno, il governo di New Delhi ha stanziato circa 24 miliardi di dollari da spendere in cinque anni per la creazione di nuovi posti di lavoro. Tali programmi, a causa di discussioni interne al governo, non sono ancora stati implementati. Secondo le previsioni, la quinta economia mondiale registrerà il ritmo di crescita più lento degli ultimi quattro anni.
Giappone, record di suicidi tra gli adolescenti
In Giappone cala il tasso dei suicidi a livello nazionale, ma è in aumento il numero di minori che si tolgono la vita. Secondo i dati diffusi ieri dal ministero della Salute giapponese, 20.268 persone si sono suicidate rispetto ai 34.437 del picco registrato nel 2003 e 1.569 in meno rispetto al 2023. Tuttavia il numero dei ragazzi e adolescenti (dagli 11 anni fino ai 18 anni) che hanno scelto di togliersi la vita ha toccato il record di 527, rispetto ai 513 dello scorso anno. Non sono chiare le cause che spingono i giovanissimi al suicidio, ma diversi studi hanno evidenziato che gli adolescenti affrontano numerose pressioni, legate allo studio, al bullismo, alle scelte di carriera e ai problemi di salute. Il dato complessivo dei suicidi rappresenta il secondo risultato migliore da quando è iniziata la registrazione di casi di suicidi nel 1978.
I cinesi in Pakistan denunciano molestie da parte della polizia
Sei cittadini cinesi in Pakistan venerdì scorso hanno presentato una petizione all’Alta corte del Sindh, nella città di Karachi, contro le molestie della polizia che, a loro dire, vengono compiute con il pretesto di garantire la sicurezza. Sebbene la petizione si stata ritirata qualche giorno dopo, l’azione legale è la prima del suo genere da parte di cittadini cinesi in Pakistan. Islamabad ha emanato rigidi protocolli di sicurezza per gli oltre 20mila cittadini cinesi che lavorano nel paese, per proteggerli dai continui attacchi da parte di terroristi e gruppi separatisti. Ma queste misure di sicurezza, introdotte su richiesta di Pechino, sono diventate uno strumento dei poliziotti per molestare i cinesi. Nel documento presentato al tribunale di Karachi si legge che i cittadini cinesi, che “hanno investito ingenti somme di denaro nel paese”, hanno subito pressioni, come estorsioni e limitazione della loro circolazione. Il caso potrebbe compromettere la fiducia degli investitori cinesi nel Pakistan.
Filippine: almeno 82 sacerdoti accusati di abusi
Il gruppo americano Bishop Accountability ha affermato di aver identificato 82 sacerdoti e frati collegati alle Filippine che sono stati accusati di abusi negli ultimi decenni. L’elenco è stato compilato sulla base di resoconti di media, verbali di tribunale, documenti della Chiesa e altre fonti pubbliche. Gli uomini in questione erano sacerdoti locali o stranieri accusati di abusi nel paese asiatico, o chierici filippini che avevano prestato servizio in patria prima di affrontare accuse all’estero. Nessuno dei sacerdote nella lista è mai stato condannato per abusi sessuali nelle Filippine, il terzo paese al mondo per numero di cattolici (circa 85 milioni), dopo Brasile e Messico.