In Cina e Asia – Xi Jinping invita i Paesi Sco a opporsi alle interferenze straniere

In Notizie Brevi by Serena Console

Il presidente cinese Xi Jinping, nel corso del vertice online della Shanghai Cooperation Organization (Sco) che si è tenuto nella giornata di martedì, ha invitato gli stati membri dell’organizzazione – India, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Uzbekistan e Russia – a opporsi fermamente alle interferenze delle forze esterne negli affari interni. Xi non ha menzionato direttamente Washington nel discorso, ma ha messo in guardia i Paesi della Sco contro il crescente “unilateralismo” nel mondo, una parola che Pechino usa spesso per riferirsi agli Stati Uniti. In una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il vertice, gli Stati membri dell’organizzazione si sono impegnati a opporsi ad azioni unilaterali negli affari internazionali e a promuovere la non interferenza negli affari interni. Proprio sul tema, durante il vertice è intervenuto anche il premier indiano Narendra Modi, che ha sollecitato gli Stati membri della Sco a rispettare l’integrità territoriale e la reciproca sovranità. Il vertice internazionale è stato il primo incontro a cui hanno partecipato sia il presidente Xi sia il premier indiano Modi da quando è scoppiato il conflitto nella linea di controllo effettivo (Lac), dove sono morti 20 soldati indiani. Secondo i media indiani, India e Cina hanno concordato un disimpegno militare in tre fasi della durata complessiva di una settimana nella zona di confine contesa, con un ritorno delle truppe alle posizioni mantenute prima dello scoppio del conflitto. Il piano è stato discusso il 6 novembre scorso a Chushul, durante l’ottavo colloquio militare. [SCMP  Army Technology]

Shenzhen riconoscerà le ferie retribuite per proteggere i lavoratori dal burnout

La città di Shenzhen, nota per gli stressanti ritmi lavorativi, diventerà la prima della Cina ad assicurare ai lavoratori le ferie retribuite per assicurare ai dipendenti di non subire danni psicofisici a causa dell’eccessivo carico di lavoro. Secondo un regolamento approvato il mese scorso dal comitato per il lavoro della città, dal prossimo anno i datori di lavoro devono applicare rigorosamente la misura. Il congedo retribuito sarà variabile, ma i dipendenti possono ottenere cinque giorni di ferie su un anno di lavoro. Oltre alle ferie retribuite, i lavoratori hanno le ferie durante il capodanno lunare e le settimane della festa nazionale che cade a ottobre. Sebbene il congedo sia previsto e riconosciuto dalle leggi cinesi, la sua applicazione è spesso ignorata dai datori di lavoro. Il governo di Shenzhen sostiene che le riforme costituiranno un esempio per il resto della Cina. [fonte Reuters]

L’opposizione del Myanmar non riconosce l’esito delle elezioni

Il partito di opposizione sostenuto dai militari del Myanmar, l’Union Solidarity and Development Party (Usdp), non riconoscerà l’esito delle elezioni che si sono tenute lo scorso 8 novembre. Il partito, che denuncia brogli, ha chiesto alla commissione elettorale un ritorno immediato alle urne. Dall’appuntamento elettorale di domenica scorsa la National League for Democracy (Nld), il partito al potere guidato da Aung San Suu Kyi, ha stabilito un chiaro vantaggio nei primi risultati, rivendicando la vittoria delle elezioni. In base ai risultati parziali con un terzo dei seggi già assegnati, l’Nld ha ottenuto 130 rappresentanti nel parlamento bicamerale del Myanmar contro i 15 dell’Usdp. Per arrivare alla maggioranza sono necessari 322 seggi. [fonte Reuters ]

India, censura sui media digitali

Il governo indiano ha ordinato che tutte le piattaforme di informazione e di intrattenimento, come Netflix e Amazon Prime, siano soggetti a regolamentazione statale. In base al nuovo ordine, il controllo dei contenuti sulle piattaforme online sarà esercitato dal ministero dell’Informazione indiano, che già ha il compito di regolare e censurare la stampa, i film e il teatro. I siti di informazione e intrattenimento sono stati finora supervisionati dal ministero della Tecnologia, che non interferisce né regola i contenuti. La misura è stata fortemente voluta dal partito nazionalista al governo Bharatiya Janata (Bjp) con lo scopo di regolamentare i contenuti informativi e di intrattenimento digitali, molto spesso considerati offensivi o critici nei confronti del governo. La decisione arriva dopo mesi di campagne sostenute dai gruppi di destra per consentire l’applicazione delle regole di censura alle piattaforme di streaming. Secondo Freedom House, un’organizzazione che valuta la libertà di informazione a livello globale, i siti web di informazione indiani hanno subito una stretta negli ultimi tre anni. [fonte The Guardian]

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