I titoli di oggi:
- Xi Jinping in viaggio nel Sud-Est asiatico per rafforzare i legami regionali
- Cina, l’export cresce +12,4% a marzo
- Trump: “Esenzioni tariffarie per prodotti tech solo temporanee”
- Tesla sospende ordini di due modelli in Cina
- Giappone, politica valutaria al centro dei colloqui con gli Usa
- Hong Kong, negato ingresso a parlamentare britannica
È iniziato oggi il primo viaggio all’estero di Xi Jinping dall’inizio dell’anno, che parte dal Vietnam e procederà poi in Malaysia e Cambogia. In un articolo pubblicato nelle scorse ore sul quotidiano vietnamita Nhan Dan, il presidente cinese ha parlato della costruzione di una comunità Cina-Vietnam con un “futuro condiviso“, che possa contribuire alla pace, alla stabilità e allo sviluppo dell’Asia e del mondo. Il leader cinese sta mettendo in pratica quanto dichiarato nei giorni scorsi in occasione di un incontro di alto livello dedicato alla “diplomazia di vicinato”, puntando a intessere relazioni con i paesi confinanti in una fase particolarmente critica dal punto di vista commerciale. I tre paesi Asean sono stati colpiti dalla politica tariffaria di Trump, ma hanno avviato negoziazioni dirette con Washington: 24% per i beni malesi e 49% e 46% rispettivamente per quelli da Cambogia e Vietnam, paese che gli Stati Uniti ritengono servire alla Cina come basi di produzione per eludere le restrizioni commerciali. Il viaggio del leader cinese è stato anticipato da una serie di comunicati della Xinhua, secondo cui i mercati emergenti, compresi quelli del Sud-Est asiatico, rappresentano un “enorme potenziale” per la cooperazione economica e commerciale.
La visita del leader cinese in Vietnam coincide anche con il viaggio nel paese del ministro della Difesa cinese Dong Jun. I viaggi diplomatici si iscrivono nella settimana di scambio militare Cina-Vietnam che ha avuto inizio venerdì 11 aprile, durante il quale Dong e il suo omologo vietnamita, il generale Phan Van Giang, assisteranno a un pattugliamento congiunto nel Golfo di Beibu (o Tonchino). Hanoi ha annunciato che le due parti visiteranno anche il cosiddetto Passo dell’Amicizia, che collega il Guangxi cinese e la provincia vietnamita di Lang Son, un valico di frontiera terrestre attraversato già da 1500 veicoli al giorno.
Cina, l’export cresce +12,4% a marzo
Torna a volare l’export cinese che, secondo le autorità doganali, nel mese di marzo è aumentato del 12,4% rispetto all’anno precedente, ben al di sopra del +4,6% previsto dagli economisti. Male invece le importazioni, crollate del 4,3%. Un calo che disattende le stime del -2,1% e che porta il surplus commerciale di 102,6 miliardi di dollari. Stando agli analisti, i numeri rispecchiano il tentativo degli esportatori di anticipare l’introduzione di nuove misure tariffarie alla luce delle tensioni con gli Stati Uniti, che le autorità cinesi ammettono “avranno inevitabilmente un impatto negativo sul commercio globale, compreso quello tra Cina e Stati Uniti”.
Trump: “Esenzioni tariffarie per prodotti tech solo temporanee”
Venerdì 11 aprile, l’agenzia statunitense Customs and Border Protection (CBP) ha pubblicato un elenco di codici tariffari che saranno esentati dall’ultima tornata di “dazi reciproci” imposti da Trump, inclusa la categoria 8471 che comprende computer, laptop e dispositivi a semiconduttore. Gli smartphone sono il primo prodotto importato dalla Cina negli Stati Uniti per volume di affari, mentre i laptop si classificano al secondo posto. Ma secondo quanto chiarito da Washington, i dazi del 20% precedentemente applicati su tutte le importazioni cinesi restano in vigore. Nella giornata di domenica, inoltre, il segretario al commercio Howard Lutnick ha dichiarato che le esenzioni sono temporanee e che nel giro di uno o dei mesi molti di questi prodotti saranno interessati da tariffe doganali sui semiconduttori.
In Cina non si possono più acquistare due modelli Tesla importati
Secondo quanto riportato venerdì dal Wall Street Journal, Tesla avrebbe rimosso l’opzione di acquisto per la berlina Model S e il suv Model X dal suo sito web cinese. Gli utenti possono solo visualizzare e ordinare le auto disponibili, mentre possono acquistare tutti gli altri modelli. Nella Gigafactory Tesla a Shanghai si producono il Model 3 e il Model Y. Gli altri due modelli sono importati, quindi, soggetti alle tariffe recentemente imposte da Pechino. Dopo che la Casa Bianca ha comunicato un ulteriore aumento ai dazi per la Repubblica popolare al 145%, le autorità cinesi hanno risposto con una serie di contromisure, tra cui l’aumento delle tariffe sui prodotti statunitensi dal 34% all’84%. Venerdì 11 aprile le autorità cinesi hanno poi alzato le tariffe al 125%, affermando che avrebbero ignorato eventuali ulteriori aumenti tariffari da parte di Washington.
Giappone, dibattito sulla politica valutaria in vista dei colloqui con gli Usa
Il Giappone non dovrebbe vendere intenzionalmente i suoi titoli del Tesoro statunitensi come ritorsione contro i dazi del 25% sulle automobili imposti da Trump. È quanto dichiarato all’emittente pubblica giapponese NHK da Itsunori Onodera, a capo del Policy Research Council del Partito Liberal Democratico al potere, motivando la sua contrarietà alla proposta avanzata da un parlamentare dell’opposizione secondo cui Tokyo dovrebbe utilizzare le sue ingenti riserve di debito pubblico statunitense come strumento di negoziazione. Giovedì 17 aprile è atteso l’incontro tra il ministro per la Rivitalizzazione Economica del Giappone, Ryosei Akazawa, e il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, durante il quale è probabile che discuta dei tassi di cambio. Secondo alcuni analisti contattati da Reuters, Washington potrebbe fare pressioni su Tokyo affinché rafforzi la recente ripresa dello yen. Una posizione supportata da Onodera, che sostiene che il Giappone deve rafforzare la propria voluta in quanto la debolezza dello yen avrebbe causato la crescita dell’inflazione.
UK, preoccupazioni per ingresso a Hong Kong negato a parlamentare
Domenica 13 aprile il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha espresso preoccupazioni per un recente caso che ha visto le autorità di Hong Kong negare l’ingresso alla parlamentare Wea Hobhouse. Esponente del partito di opposizione Liberal Democratici, Hobhouse è anche membro dell’Alleanza Interparlamentare sulla Cina (IPAC), gruppo nato nel 2020 noto per avere posizioni critiche nei confronti di Pechino. Secondo quanto riportato dal Sunday Times, il 10 aprile la parlamentare è volata a Hong Kong per un viaggio personale, ma all’arrivo le sarebbero state rivolte domande sul sul lavoro e sul motivo della visita, dopo esserle stato confiscato il passaporto. Poi sarebbe stata condotta al gate d’imbarco.
Il caso Hobhouse rappresenta un nuovo ostacolo nel processo distensivo avviato con la Cina dal governo laburista. In occasione della recente visita a Pechino del ministro di Stato per la Politica Commerciale e la Sicurezza Economica britannico, Douglas Alexander, la Cina ha esortato il Regno Unito a schierarsi al suo fianco a sostegno del commercio internazionale. Secondo i media cinesi, Alexander e il viceministro cinese del Commercio, Ling Ji, hanno “scambiato opinioni” sui dazi di Trump.
Corea del Sud, al via a porte chiuse il processo penale a carico dell’ex presidente Yoon
Il processo penale a carico dell’ex presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol, destituito dalla Corte costituzionale dopo la proclamazione della legge marziale il 3 dicembre scorso, è iniziato oggi con una udienza tenuta a porte chiuse presso il Tribunale distrettuale centrale di Seul. La decisione di tenere l’udienza a porte chiuse e di precludere l’accesso ai media ha suscitato critiche da parte di esponenti dell’opposizione e contestatori dell’ex presidente, che sostengono sia stato riservato a Yoon un trattamento differente da quello di altri ex presidenti sottoposti a processo. All’ex presidente è stato concesso di entrare nella corte tramite un parcheggio sotterraneo, riducendo così al minimo la sua esposizione pubblica. Il tribunale ha giustificato la decisione citando considerazioni legate alla sicurezza. L’udienza odierna segue di 54 giorni la prima comparizione preliminare di Yoon in tribunale il 20 febbraio scorso, durante la quale l’ex presidente si era avvalso della facoltà di non rispondere. (NovaAgenzia)