I titoli di oggi della nostra rassegna:
– Xi Jinping: Più cooperazione con Italia e Ue
– Assunzioni di figli di dirigenti cinesi, multe per i giganti di Wall Street
– Un bitcoin «con caratteristiche cinesi»
– India, demonetizzazione per «soffocare» l’opposizione
– Shinzo Abe è il primo leader a incontrare il presidente eletto Donald Trump Xi Jinping: più cooperazione con Italia e Ue sulla nuova Via della Seta
Il presidente cinese Xi Jinping, in visita in Sardegna, incontra il primo ministro italiano Matteo Renzi e auspica che Italia e Cina sviluppino strategie di sviluppo comuni e migliorino la cooperazione in diversi campi. In particolare Xi ha chiesto a Renzi uno sforzo in più per adeguare la strategia di crescita italiana al piano cinese di costituzione di una nuova via della Seta terrestre e marittima, una macrozona commerciale e infrastrutturale che si estende dall’Asia orientale al Mediterraneo.
I due leader hanno trovato un’intesa per migliorare i rapporti bilaterali, dal mantenimento di dialoghi ai livelli di leadership, al coordinamento su strategie internazionali e regionali, all’avanzamento della cooperazione economica, e soprattutto, nel campo dell’energia, della cultura e del turismo. Xi guarda infatti all’Italia come a uno dei principali alleati della Cina in Unione europea, in grado di assumere un ruolo di leadership per rafforzare la partnership tra Pechino e Bruxelles.
Assunzioni di figli di dirigenti cinesi, multe per i giganti di Wall Street
Multa salata per la banca d’affari americana Jp Morgan accusata dalle autorità giudiziarie degli Stati Uniti di avere violato le leggi federali anti-corruzione. La banca avrebbe infatti assunto negli ultimi anni figli di dirigenti cinesi di alto livello nei suoi uffici in Cina e Asia per ottenere commesse. La decisione pone fine a un’indagine interna alla banca durata tre anni, durante la quale sono state riscontrate irregolarità su oltre duecento assunzioni. Né la banca né alcun suo dipendente saranno messi a processo.
Le autorità federali hanno anzi offerto una riduzione delle sanzioni in cambio della completa cooperazione della banca nell’indagine. Negli ultimi vent’anni sono state stati gruppi bancari come Jp Morgan, Morgan Stanley e Goldman Sachs a guidare le quotazioni in borsa di grandi aziende cinesi. Le assunzioni sospette riguarderebbero quindi anche gli altri giganti di Wall Street che operano a livello globale: Goldman Sachs avrebbe infatti assunto figli di dirigenti di importanti aziende di stato cinesi come Sinopec, colosso pubblico del petrolio, e Sinopharm, azienda di stato del settore farmaceutico.
Un bitcoin «con caratteristiche cinesi»
La People’s Bank of China, la banca centrale cinese, starebbe sviluppando una propria moneta virtuale. La notizia arriva con la pubblicazione del piano di sviluppo della banca che prevede l’assunzione di sei ricercatori per lo studio di un’architettura tecnologica per valute digitali. Con questa mossa la Pboc, che aveva già vietato l’uso del Bitcoin da parte delle banche locali nel 2013 e formato una task force nel 2014, cerca di mantenere il suo monopolio sui flussi monetari nell’ex Impero di mezzo. La massima autorità finanziaria cinese è infatti preoccupata dai flussi illeciti della valuta digitale che continua a essere popolare tra gli investitori: a fronte del deprezzamento dello yuan, infatti il bitcoin continua ad apprezzarsi.
India, demonetizzazione per «soffocare» l’opposizione
Il ritiro dal mercato delle banconote di più alto taglio della rupia indiana è una mossa per tagliare i fondi ai partiti di opposizione in vista delle elezioni dei primi mesi del 2017 in quattro stati, tra cui l’Uttar Pradesh. Questa è l’accusa di alcuni esponenti dei partiti avversari al Bharatiya Janata Party (Bjp) dell’attuale premier Narendra Modi, che, secondo uno studio, fanno affidamento tra l’80 e il 90 per cento su entrate in cash. Discorso diverso invece per il Bjp che può contare sul supporto di un maggior numero di membri e grandi finanziatori. Con una mossa a sorpresa la scorsa settimana, Modi ha dichiarato illegali i tagli da 500 e 1000 rupie con l’intento dichiarato di combattere corruzione e flussi illegali di denaro — la cosiddetta «economia ombra» indiana che costituisce un quinto del Pil indiano. Anche se la decisione si è rivelata popolare tra gli elettori del Bjp e i cittadini esasperati dalla corruzione, milioni di persone in tutto il paese sono state costrette a code interminabili fuori dagli sportelli bancari.
Shinzo Abe è il primo leader a incontrare il presidente eletto Donald Trump
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe sarà il primo leader straniero a incontrare, oggi, il presidente eletto americano Donald Trump. Abe vuole assicurarsi che il futuro inquilino della Casa bianca non rispetti la promessa di ritirare le truppe americane dal suolo giapponese, lasciando quindi il paese del Sol Levante, che ha da poco approvato nuove leggi di sicurezza ma che, per vincoli costituzionali, non dispone ancora di un esercito a pieno titolo, esposto a minacce dall’estero. Inoltre, Abe vuole discutere con la nuova amministrazione americana il destino dell’accordo di libero scambio dei paesi del bacino del Pacifico (Trans-Pacific Partnership) che eventuali politiche protezioniste americane potrebbero mettere a serio rischio. Il governo giapponese ha comunque fatto sapere che il primo incontro sarà incentrato sulla costruzione di un rapporto di fiducia tra i due leader.