I titoli di oggi:
- Wang Yi promuove il multilateralismo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu
- Cina, Wang Yi incontra il ministro degli Esteri irlandese
- Cina, aumenta la richiesta di lavoratori nei settori connessi all’IA
- Cina, primo dialogo di Difesa con l’Australia dal 2019
- Cambogia, altre due navi cinesi avvistate alla base navale di Ream
- India, Tesla cerca personale nel paese dopo l’incontro tra Musk e Modi
- Vietnam, approvata nuova ferrovia cinese
- Indonesia, nuova legge sull’estrazione mineraria per potenziare la catena di approvvigionamento interna
- La Corea del Sud accusa DeepSeek di trasferire dati a ByteDance senza consenso
La Cina sostiene tutti gli sforzi volti a favorire i negoziati di pace in Ucraina e ribadisce che Gaza e la Cisgiordania “non sono una merce di scambio per giochi politici”. Lo ha dichiarato ieri il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, presiedendo un incontro sul multilateralismo presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di cui a febbraio la Cina detiene la presidenza di turno. Wang ha sottolineato che Pechino “sostiene tutti gli sforzi volti a favorire i negoziati di pace”. Il capo della diplomazia cinese, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Xinhua, ha ricordato che la posizione della Cina si basa su quattro principi delineati dal presidente Xi Jinping nell’aprile dello scorso anno: evitare di perseguire interessi egoistici, non alimentare il conflitto, creare condizioni per il ripristino della pace e ridurre l’impatto negativo sulla stabilità dell’economia globale e delle catene di approvvigionamento. Esprimendosi più in generale sulla situazione internazionale, Wang ha rimarcato che “i paesi sono interdipendenti e condividono lo stesso futuro, e nessun paese può farcela da solo. Non dobbiamo permettere al forte di governare il debole, e ancora meno di ricorrere alla legge della giungla”.
L’intervento del ministro cinese segue di poche ore l’incontro tra le delegazioni di Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita, durante il quale le parti hanno concordato di intensificare i colloqui per porre fine al conflitto in Ucraina. Alludendo alla postura dell’amministrazione Trump nel Sud globale, Wang si è anche espresso a favore dell’America latina, che non è il “cortile di casa di nessun paese”, ha dichiarato durante un incontro con l’omologa boliviana Celinda Sosa. Il diplomatico cinese proseguirà per il Sudafrica, dove è in programma una ministeriale del G20.
Le tensioni con Washington hanno interessato anche una riunione del consiglio generale dell’Organizzazione mondiale del commercio, durante la quale l’ambasciatore cinese Li Chenggang ha condannato i dazi americani.
Cina, Wang Yi incontra il ministro degli Esteri irlandese
Il 17 febbraio il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha incontrato a Dublino la controparte irlandese Simon Harris. Durante le due ore di colloquio Harris, che ricopre anche il ruolo di ministro del Commercio e della Difesa, ha parlato dell’importanza delle relazioni economiche tra i due paesi e rimarcato la propria opposizione al “decoupling”. Il ministro ha poi chiesto alla Cina di riprendere le importazioni di carne bovina irlandese, sospese a settembre per un caso isolato di mucca pazza, e di usare la propria influenza sulla Russia per contribuire a porre fine alla guerra in Ucraina. La visita di Wang nel paese è stata la prima di un ministro degli Esteri cinese in Irlanda da più di un decennio.
Secondo gli analisti, Pechino vede nelle tensioni tra la nuova amministrazione americana e l’Unione Europea una finestra di opportunità per rafforzare le proprie relazioni con Bruxelles, che Wang ha definito, insieme alla Cina, “una forza chiave in un mondo multipolare”. Restano però alcune criticità. A pesare sui rapporti con l’UE sono soprattutto le controversie legate ai dazi imposti da Bruxelles sulle auto elettriche cinesi, così come le preoccupazioni europee per il rispetto dei diritti umani a Hong Kong e nello Xinjiang, sollevate anche da Harris lunedì.
Cina, aumenta la richiesta di lavoratori nei settori connessi all’IA
In Cina sta aumentando la richiesta di professionisti competenti nei settori dipendenti dall’utilizzo di intelligenza artificiale (IA). Lo rivelano alcuni dati di Zhilian Zhaopin, piattaforma cinese per la domanda e l’offerta di lavoro, che riportano un aumento degli annunci di lavoro in vari settori connessi all’IA. Su tutte, spiccano le richieste di sviluppatori di hardware e di ingegneri. Insieme all’offerta sono aumentati anche i salari, mentre si registra un’accelerazione nella trasformazione digitale di “quasi ogni industria”, scrive il Global Times. La stessa DeepSeek ha delle posizioni aperte con salari che arrivano fino a 1,54 milioni di yuan all’anno (circa 200 mila euro). A conferma della rapida crescita del settore, le principali università cinesi – come la Tsinghua – stanno iniziando a offrire programmi di studio focalizzati sull’IA, e sempre più governi locali si stanno impegnando a finanziare progetti per coltivare i futuri talenti del settore.
Cina, primo dialogo di Difesa con l’Australia dal 2019
Lunedì 17 febbraio si è tenuto un dialogo di alto livello sulla Difesa tra Cina e Australia, il primo di questo tipo dal 2019. I colloqui annuali, iniziati nel 1997, erano stati sospesi nel 2020 a causa dell’aumento delle tensioni diplomatiche e commerciali tra Pechino e Canberra, progressivamente rientrate nel corso degli ultimi due anni. Le parti hanno discusso di “sicurezza regionale e altre questioni” e concordato di proseguire il dialogo strategico sulla Difesa anche in futuro, si legge nel comunicato del ministero della Difesa cinese. I colloqui sono stati portati avanti nonostante alcune recenti controversie militari. La scorsa settimana Pechino ha accusato l’Australia di aver violato lo spazio aereo cinese durante un’esercitazione militare nel mar Cinese meridionale, mentre Canberra si era lamentata per il comportamento di un caccia cinese, che avrebbe lanciato dei razzi di segnalazione a soli 30 metri da un aereo da ricognizione australiano.
Intanto martedì 18 anche la guardia costiera delle Filippine ha protestato per le manovre di un elicottero cinese, accusato di aver volato troppo vicino (circa 3 metri) a un aereo governativo filippino sopra la secca di Scarborough, rivendicata da entrambi i paesi nel mar Cinese meridionale.
Cambogia, altre due navi cinesi avvistate alla base navale di Ream
Secondo Radio Free Asia, che ha avuto accesso ad alcune immagini satellitari, la Cina avrebbe inviato altre due navi militari alla base navale di Ream, in Cambogia. Le immagini mostrano due imbarcazioni (dalla forma in linea con le corvette cinesi di Tipo 056) attraccate vicino ad altre due navi cinesi utilizzate per l’addestramento militare, della cui presenza si era a conoscenza già diversi mesi. Le corvette sarebbero invece arrivate dopo lo scorso 15 febbraio. All’inizio del mese l’ambasciatore cinese in Cambogia, Wang Wenbin, aveva visitato la base di Ream per verificare i progressi riguardo il suo ammodernamento. Phnom Penh ha dato mandato a Pechino di sviluppare il sito nel 2019, suscitando il timore, negli Stati Uniti, che una volta terminata la base possa essere usata dalla marina cinese come avamposto strategico nel Sud-Est asiatico. Una versione che Cambogia e Cina hanno sempre smentito.
India, Tesla cerca personale nel paese dopo l’incontro tra Musk e Modi
Tesla sta cercando di assumere personale di alto livello in India. Lo riporta la Reuters, che ha visionato alcuni annunci di lavoro pubblicati online dalla casa produttrice di auto elettriche. La notizia arriva a pochi giorni dall’incontro avvenuto a Washington tra il CEO dell’azienda, Elon Musk, e il primo ministro indiano Narendra Modi. Le ricerche di Tesla sono in linea con l’apertura di uno showroom a Mumbai e segnalano quindi la volontà dell’azienda di entrare nel terzo mercato automobilistico del mondo, obiettivo già inseguito e poi abbandonato negli scorsi anni. In passato Musk aveva infatti criticato i dazi del 100% che l’India applica all’importazione di auto elettriche.
Vietnam, approvata nuova ferrovia cinese
Il parlamento vietnamita ha approvato oggi il progetto per una linea ferroviaria da 8 miliardi di dollari che collegherà il principale porto settentrionale del paese al confine con la Cina, rafforzando i legami e facilitando il commercio tra i due Paesi. La nuova ferrovia attraverserà alcuni dei principali poli manifatturieri del Vietnam, sede di aziende globali come Samsung, Foxconn e Pegatron, molte delle quali dipendono da un flusso costante di componenti provenienti dalla Cina. Il percorso si estenderà per 390 chilometri dalla città portuale di Haiphong fino a Lao Cai, nella regione montuosa al confine con la provincia cinese dello Yunnan, passando anche per la capitale Hanoi. L’organo legislativo vietnamita ha inoltre approvato, come proposto dal governo, un obiettivo di crescita per il 2025 di almeno l’8%, rispetto al 7% dello scorso anno.
Indonesia, nuova legge sull’estrazione mineraria per potenziare la catena di approvvigionamento interna
Martedì 18 febbraio il parlamento indonesiano ha approvato un aggiornamento alla legge che regola l’estrazione mineraria nel paese, ricco di materie prime. Le nuove norme facilitano le regolamentazioni per promuovere lo sviluppo di una più forte industria mineraria nazionale, agevolando l’attività delle piccole imprese e favorendo l’accesso alle miniere delle società legate ai principali gruppi religiosi del paese, molto influenti nella politica interna indonesiana. L’obiettivo della nuova legge è soprattutto quello di garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento di minerali per le industrie indonesiane, favorendo così la lavorazione interna delle risorse. La legge conferma il processo di nazionalizzazione della filiera di trasformazione di nichel, stagno, rame e altri metalli (un tempo venduti perlopiù all’estero come materie prime) già avviato durante la precedente presidenza di Joko Widodo.
La Corea del Sud accusa DeepSeek di trasferire dati a ByteDance senza consenso
L’organismo di controllo della protezione dei dati personali della Corea del Sud ha confermato che DeepSeek ha trasferito i dati degli utenti a ByteDance, la società madre di TikTok, senza la dovuta divulgazione. Il 17 febbraio le autorità sudcoreane hanno annunciato di aver temporaneamente sospeso nuovi download di DeepSeek per violazioni delle leggi nazionali sulla protezione dei dati personali.