I titoli di oggi:
- Wang Yi a Trump: “Nessuno può reprimere la Cina”
- Pechino lancia fondo nazionale per nuove tecnologie
- Parlamento Ue rimuove le restrizioni sui contatti con la Cina
- Auto elettriche, la Cina cambia strategia dopo dazi europei
- Bangkok chiede a Berlino di sbloccare la vendita di sottomarini cinesi
- La Thailandia difende il rimpatrio degli uiguri
- La Cina potrebbe sospendere l’import di petrolio entro vent’anni
- Cina, indagini del NYT rivelano censura e repressioni dopo il caso della donna in catene
- Corea del Sud: rilasciato di prigione il presidente Yoon
“Nessun paese dovrebbe fantasticare di poter reprimere la Cina e allo stesso tempo mantenere buone relazioni con la Cina”. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi intervenendo durante un incontro con i media a margine delle “due sessioni“. “Tali atti ambigui non sono positivi per la stabilità delle relazioni bilaterali o per costruire la fiducia reciproca”, ha aggiunto il capo della diplomazia cinese che ha posto alcune domande all’amministrazione Trump: “Il suo [degli Stati Uniti] deficit commerciale si è ampliato o ridotto? La sua produzione è diventata più o meno competitiva? L’inflazione americana è aumentata o diminuita? La vita della sua gente è migliorata o peggiorata?”, ha chiesto Wang alludendo ad alcune delle misure introdotte da Washington contro la Cina. Qui i passaggi principali del discorso, in cui tra le altre cose il funzionario ha ribadito che la riunificazione di Taiwan è una tendenza “inarrestabile”.
Intanto il Messico, graziato temporaneamente dalle tariffe americane del 25%, ha annunciato che rivedrà le aliquote sui dazi imposti alle importazioni dalla Repubblica popolare.
Pechino lancia fondo nazionale per nuove tecnologie
Il presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma Zheng Shanjie ha annunciato il lancio di un fondo d’investimento nazionale di venture capital da quasi 140 miliardi di dollari dedicato allo sviluppo delle startup del settore tecnologico. L’iniziativa prevede di mantenere dei cicli di finanziamento nel lungo-medio termine con l’intento di sostenere l’iniziativa pubblico-privata nella produzione di hardware necessario allo sviluppo tecnologico avanzato. La notizia arriva a poche ore dall’annuncio del premier Li Qiang circa l’intenzione di mantenere un target di crescita del PIL del 5%. Intanto, secondo Reuters, le autorità cinesi starebbero valutando la possibilità di emanare presto delle linee guida ufficiali a sostegno della produzione di chip attraverso la tecnologia open source RISC-V. Il vademecum, con valore nazionale e che potrebbe essere reso pubblico entro la fine del mese di marzo, contempla l’utilizzo di una tecnologia che ha rapidamente scosso i mercati finanziari per i costi contenuti e la spinta che potrebbe dare all’autonomia di Pechino nella produzione e commercializzazione di semiconduttori.
Parlamento Ue rimuove le restrizioni sui contatti con la Cina
Il Parlamento europeo ha revocato le restrizioni che dal 2021 hanno impedito agli eurodeputati di incontrare funzionari cinesi, limitando contestualmente le missioni in Cina a meno che non fosse incluso almeno un parlamentare colpito da sanzioni cinesi. Lo riporta in esclusiva il South China Morning Post, precisando che la revisione (proposta il mese scorso dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola) segue l’introduzione di nuove regole interne approvate nel novembre 2024. Le limitazioni restano tuttavia ancora valide per i funzionari di Russia e Bielorussia. Segno, spiega il quotidiano di Hong Kong, che la decisione ha lo scopo di distendere i rapporti con Pechino alla luce delle tensioni con gli Stati Uniti di Trump. Qui l’intervento di Wang Yi sulle relazioni con il blocco dei 27 a margine delle “due sessioni”.
Auto elettriche, la Cina cambia strategia dopo dazi europei
I dazi introdotti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici stanno trasformando radicalmente la strategia di ingresso sul mercato UE della nota casa automobilistica cinese GAC. L’azienda ha annunciato che punterà su veicoli commerciali e automobili a combustione ibrida in modo da salvaguardare i profitti, che sarebbero penalizzati dalla vendita di soli veicoli 100% elettrici sui quali sono stati introdotti dei dazi del 45%. Dopo l’entrata in vigore delle tariffe sui veicoli elettrici prodotti in Cina le esportazioni verso l’Europa sono calate del 67% (mentre quelle delle auto ibride sono schizzate dell’83%), e gli analisti si aspettano una fase di stallo che metterà in difficoltà le imprese che non hanno abbastanza risorse per localizzare degli impianti produttivi su suolo UE.
Bangkok chiede a Berlino di sbloccare la vendita di sottomarini cinesi
Bangkok ha chiesto a Berlino di riconsiderare il veto alla fornitura di motori per un sottomarino che il governo ha ordinato alla Cina nel 2017 per una spesa da 369 milioni di dollari. Secondo quanto riporta Nikkei, il ministro della Difesa thailandese Phumtham Wechayachai ha chiesto al proprio omologo tedesco di riconsiderare il divieto in modo da risolvere una situazione da tempo in stallo. La mancata cessione del motore Mtu396 fa parte di una più ampia strategia europea che vieta la vendita di armi a sostegno delle forze militari cinesi.
Nel frattempo il viceministro degli Esteri thailandese Russ Jalichandra ha dichiarato che il controverso rimpatrio di 40 uiguri in Cina è avvenuto nel migliore interesse del paese. Non accogliere la richiesta di rimpatrio da parte di Pechino avrebbe portato, ha detto Russ, a “subire ritorsioni da parte della Cina che avrebbero ripercussioni sui mezzi di sostentamento di molti thailandesi.” La mossa ha causato un terremoto diplomatico per Bangkok, che negli ultimi giorni ha cercato di difendere le proprie posizioni ma senza ammettere esplicitamente i timori di subire ritorsioni da parte di Pechino.
La Cina potrebbe sospendere l’import di petrolio entro vent’anni
Secondo il miliardario Liu Hanyuan, deputato dell’Assemblea nazionale del popolo nonché fondatore di Tongwei Group, la Cina potrebbe non aver più bisogno di importare petrolio entro i prossimi 20 anni grazie alla massiccia espansione delle energie rinnovabili e delle batterie. La Repubblica popolare è oggi il maggior importatore mondiale di petrolio, ma gli investimenti su intelligenza artificiale e fonti energetiche alternative starebbero favorendo una rapida riconversione verso l’autosufficienza energetica. Liu ha dichiarato che tali investimenti richiederanno tra 1,4 e 2,8 trilioni di dollari all’anno e “permetteranno alla Cina di anticipare l’obiettivo di neutralità carbonica fissato al 2060.” Centrale nel discorso del deputato anche il ruolo di tali tecnologie nella trasformazione del comparto export, che dovrebbe puntare sui “tre nuovi prodotti” (fotovoltaico, batterie al litio, veicoli elettrici) e accelerare lo sviluppo di reti elettriche intelligenti.
Cina, indagini del NYT rivelano censura e repressioni dopo il caso della donna in catene
Era il 2022 quando in Cina è diventato virale il video che ritraeva una donna disabile incatenata nel villaggio di Xuzhou, nella provincia meridionale del Jiangsu. Ora un approfondimento pubblicato dal New York Times è tornato a indagare quanto accaduto in seguito al caso, che ha riacceso l’attenzione sugli abusi contro le donne nel paese. L’indignazione pubblica per la sorte di Xiaohuamei – vittima della tratta di essere umani e madre di otto figli – è stato raccontato come un momento di svolta nell’approccio di Pechino al tema dei diritti delle donne. Ma secondo quanto riporta l’analisi, per contenere l’indignazione generale, il Partito comunista ha reagito con censura, intimidazioni e detenzioni, sia in patria che all’estero. Dalle ricerche emerge che sono stati rimossi numerosi articoli sul caso pubblicati online, mentre continua la detenzione degli attivisti per i diritti umani e civili in Cina che si erano interessati alla storia di Xiaohuamei.
Corea del Sud: rilasciato di prigione il presidente Yoon
Il Tribunale distrettuale centrale di Seul ha annullato oggi il mandato di arresto a carico del presidente destituito, Yoon Suk Yeol, aprendo la strada al suo rilascio dal carcere, dove si trova da metà gennaio con l’accusa di insurrezione per aver imposto la legge marziale nel paese alla fine dello scorso anno. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap senza fornire dettagli. Un avvocato di Yoon ha commentato la decisione del tribunale affermando che nel Paese “la giustizia è ancora viva”.