I titoli di oggi:
- Wang Yi a Tajani: “Cercare terreno comune nelle differenze”
- Da Pechino nuove restrizioni sulle terre rare
- Decine di aziende cinesi nella blacklist del Commercio per armi ad Hamas
- Giappone, Sanae Takaichi verso la premiership tra tensioni nella coalizione
- India-Regno Unito, visita di Starmer offuscata dagli elogi di Modi a Putin
- Cina, economia come “portaerei inaffondabile” alla vigilia del plenum
- India, lo sciroppo per la tosse che continua a uccidere
- Myanmar, strage al festival buddhista: almeno 24 morti
“Coloro che condividono le stesse idee e visioni sono amici, ma ci sono anche coloro che cercano sempre un terreno comune pur mantenendo le proprie differenze. Non devono diventare ostacoli al dialogo o alla collaborazione”. Lo ha detto ieri il ministro degli Esteri cinese Wang Yi presiedendo con Antonio Tajani la dodicesima sessione del Comitato intergovernativo Italia-Cina che si è tenuta a Roma, meccanismo diventato centrale per i rapporti bilaterali dopo il ritiro dell’Italia dal progetto Nuova via della Seta. “La chiave – ha osservato Wang – risiede nel sostegno complessivo e reciproco dei rispettivi interessi fondamentali e delle legittime preoccupazioni. La Cina sostiene che ogni nazione, indipendentemente dalle sue dimensioni o dalla sua forza, è un membro uguale della comunità internazionale. L’unilateralismo e l’egemonismo non devono caratterizzare la nostra epoca. La comunità internazionale non può ricadere nella legge della giungla.”
Da parte sua Tajani ha detto che i due paesi possono essere “costruttori di pace” e in quest’ottica va letta l’adesione di Pechino alla tregua olimpica in occasione dei Giochi invernali di Milano-Cortina che sarà proposta da Roma al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Oltre alle guerre in Ucraina e Medio Oriente, buona parte dei colloqui è stata incentrata sulle questioni economiche e finanziarie, cui è stato dedicato uno dei tre tavoli di lavoro del Comitato intergovernativo.
Da Pechino nuove restrizioni sulle terre rare
La Cina ha annunciato oggi nuove restrizioni all’industria delle terre rare. Le ultime limitazioni, che espandono le regole divulgate ad aprile, riguardano principalmente le aziende straniere, che ora dovranno chiedere l’autorizzazione del governo per esportare i prodotti che contengono anche minime quantità di terre rare cinesi o realizzati con tecnologia legata alla filiera cinese delle terre rare. Sarà richiesta una licenza anche per le spedizioni all’estero di attrezzature utilizzate per il riciclo dei metalli. Pechino sostiene che la misura sia necessaria per motivi di “sicurezza nazionale“: secondo il ministero del Commercio, alcune aziende straniere avrebbero trasferito terre rare e tecnologia cinese al comparto militare dei rispettivi paesi.
Decine di aziende cinesi nella blacklist del Commercio per armi ad Hamas
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti provvederà ad aggiungere una decina di aziende con sede in Cina a una lista di attività commerciali soggette a restrizioni per il loro presunto ruolo nella fornitura ad Hamas e ai miliziani Houti di componenti e tecnologie americane, trovate in droni armati. Un’altra società cinese è stata aggiunta all’elenco perché sospettata di fare parte di una “rete illecita” di “società di facciata” che agiscono per conto del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane.
Giappone, Sanae Takaichi verso la premiership tra tensioni nella coalizione
La neoeletta leader del Partito liberal democratico (LDP) Sanae Takaichi si prepara a diventare la prima donna premier del Giappone, ma il suo percorso rischia di essere ostacolato dalle frizioni interne alla coalizione di governo. Il partito alleato Komeito, di orientamento moderato, ha espresso preoccupazione per alcune posizioni di Takaichi, segnalando una possibile spaccatura che potrebbe rallentare – o addirittura compromettere – la sua investitura parlamentare prevista per fine mese.
Secondo gli analisti, in caso di rottura con Komeito, Takaichi potrebbe cercare nuovi equilibri politici stringendo accordi con forze come il Partito Democratico per il Popolo (DPP), favorevole a una politica fiscale espansiva. Una prospettiva che ha già allarmato i mercati: lo yen è sceso ai minimi da otto mesi contro il dollaro, in parte a causa delle incertezze politiche e dell’ipotesi di una linea economica più accomodante.
India-Regno Unito, visita di Starmer offuscata dagli elogi di Modi a Putin
La visita del premier britannico Keir Starmer in India è iniziata in un clima diplomatico teso dopo che il primo ministro indiano Narendra Modi ha inviato pubblicamente gli auguri di compleanno a Vladimir Putin, definendolo “amico” e lodando il suo impegno nel rafforzare i legami bilaterali. Il messaggio, diffuso in russo poche ore prima dell’arrivo di Starmer, ha posto il premier britannico in una posizione scomoda, costringendolo a chiarire che non aveva rivolto alcun saluto al presidente russo.
La missione britannica – la più ampia dal 2016, con oltre cento rappresentanti del mondo imprenditoriale, accademico e culturale – mira a dare slancio all’accordo di libero scambio firmato lo scorso luglio. Il trattato elimina oltre il 90% dei dazi sulle merci e dovrebbe incrementare gli scambi bilaterali, stimati a 22 miliardi di dollari nel 2024, di ulteriori 25 miliardi di sterline entro il 2040. “Vogliamo che l’intesa entri in vigore il più rapidamente possibile”, ha dichiarato Starmer a Mumbai, sottolineando che la crescita in India rappresenta “più scelta e più lavoro per i cittadini britannici”.
Cina, economia come “portaerei inaffondabile” alla vigilia del plenum
Alla vigilia del quarto plenum del Comitato centrale del Partito comunista cinese (20-23 ottobre), il Quotidiano del Popolo ha pubblicato otto editoriali che definiscono la linea economica del prossimo piano quinquennale 2026-2030. La serie, firmata dalla Commissione per gli affari finanziari ed economici del Pcc, descrive l’economia cinese come una “portaerei inaffondabile”, capace di resistere alle turbolenze globali. Gli articoli esaltano la stabilità del modello cinese e criticano le “oscillazioni” delle politiche occidentali, promettendo continuità e prevedibilità nello sviluppo. Tra le priorità: innovazione, consumi interni e crescita verde, pilastri della nuova fase di “modernizzazione ad alta qualità” che Pechino presenterà al plenum.
India, lo sciroppo per la tosse che continua a uccidere
In India, la morte di 19 bambini nello stato del Madhya Pradesh ha risollevato il problema degli sciroppi per la tosse contaminati da dietilenglicole, un solvente tossico che provoca insufficienza renale. È solo l’ultimo di una lunga serie di casi che, dal 2019, hanno causato decine di vittime anche all’estero, dal Gambia all’Uzbekistan. Nonostante le promesse del governo, il problema persiste, anche a causa di un mercato farmaceutico frammentato e poco regolato. Gli sciroppi, spesso prodotti da piccole aziende e venduti senza controllo, restano onnipresenti nelle campagne indiane, dove la carenza di medici spingono a un uso eccessivo dei farmaci.
Myanmar, strage al festival buddhista: almeno 24 morti
Almeno 24 persone sono state uccise e 47 ferite durante un bombardamento dell’esercito birmano contro una folla riunita per il festival buddhista di Thadingyut, nella regione di Sagaing, roccaforte della resistenza anti-giunta. Secondo il governo in esilio, un parapendio motorizzato militare ha lanciato due bombe sulla popolazione radunata per una veglia di protesta contro la leva obbligatoria e le elezioni previste a dicembre, le prime dal golpe del 2021. L’attacco, avvenuto nella sera di lunedì 6 ottobre, si inserisce in una campagna sempre più brutale con cui la giunta tenta di riconquistare il controllo del territorio, perso in gran parte dopo il colpo di Stato.
Intanto oggi il ministro degli Esteri malaysiano Mohamad Hasan è atteso a Naypyidaw per discutere del processo di pace che l’Asean – di cui la Malaysia è presidente di turno – ritiene precondizione per una chiamata alle urne.
