I titoli di oggi:
- Cina, aumentano le esportazioni di prodotti hi-tech in Europa
- Cina, in programma grande parata militare a settembre
- Il Regno Unito valuta i rischi delle relazioni con la Cina
- Trump: “La Cina può continuare a comprare il petrolio iraniano”
- Cina, il nuovo Matebook di Huawei utilizza chip di vecchia generazione
- La Cina prova a contrastare il fenomeno delle abbuffate online
- Thailandia, avviata indagine a carico della premier Paetongtarn Shinawatra
Cina, aumentano le esportazioni di prodotti hi-tech in Europa
A maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le esportazioni di prodotti hi-tech dalla Cina all’Unione Europea sono aumentate di decine di punti percentuali in tutti gli Stati membri, con picchi fino al 79,4% in Estonia e 70,5% a Cipro. Le cifre sono importanti anche in mercati più grandi come Francia (+24,2%) e Germania (+21,72%), il tutto mentre è diminuito l’export di tecnologia cinese verso gli Stati Uniti. Tra i prodotti maggiormente esportati dalla Repubblica popolare ci sono computer portatili, smartphone, panelli solari e batterie al litio, queste ultime con dati superiori anche al 1.000% in paesi come Estonia e Bulgaria. Aumentano inoltre le spedizioni di piccoli pacchi (esenti da tasse se inferiori a 150 euro di valore) verso l’Ue: a maggio hanno contato complessivamente per il 5,43% del valore delle merci esportate dalla Cina all’Unione Europea.
Questo grande aumento dell’export dei prodotti cinesi in Europa arriva in un momento di frizioni tra Bruxelles e Pechino. Il 24 giugno Denis Redonnet, responsabile europeo per l’applicazione delle norme commerciali, ha detto però che è presto per valutare se ci sia stata una distorsione del mercato da parte della Cina e che la Commissione Europea ha bisogno di “contestualizzare” i dati.
Cina, in programma grande parata militare a settembre
La Cina organizzerà una grande parata militare il prossimo 3 settembre, a piazza Tienanmen, per commemorare l’80° anniversario dalla vittoria contro il Giappone nella seconda guerra mondiale. Durante la cerimonia verranno mostrate diverse nuove tecnologie di guerra, come i velivoli senza pilota e altre attrezzature o equipaggiamenti per il combattimento subacqueo, cibernetico e ipersonico. Si tratterà in ogni caso di tecnologie “tutte prodotte in Cina e già in servizio”, scrive il Global Times, anche se c’è curiosità per l’eventuale debutto in pubblico di nuovi armamenti. Ci sarà inoltre la classica sfilata di soldati in marcia, jet militari e mezzi corazzati, a cui parteciperanno anche le truppe cinesi di peacekeeping per “dimostrare la responsabilità della Cina nell’adempimento dei suoi obblighi internazionali e nel mantenimento della pace mondiale”, scrive la Xinhua.
L’ultima parata militare di questa portata era stata organizzata nel 2019 per i 70 anni dalla fondazione delle Repubblica popolare. Secondo il South China Morning Post, all’evento parteciperanno anche il presidente russo Vladimir Putin (in Cina dal 31 agosto al 3 settembre) e quello bielorusso, Alexander Lukashenko.
Trump: “La Cina può continuare a comprare il petrolio iraniano”
“La Cina può ora continuare ad acquistare petrolio dall’Iran. Speriamo che ne acquisti in abbondanza anche dagli Stati Uniti”. Il commento pubblicato ieri da Trump sulla sua piattaforma Truth Social ha sollevato non poche congetture su un possibile allentamento delle sanzioni imposte contro la Repubblica popolare per via dei traffici con Teheran. Da marzo a oggi, gli Stati Uniti hanno sanzionato diverse “teapot” (raffinerie cinesi private che sono i principali acquirenti di greggio iraniano), oltre ad altre società coinvolte nel trasporto delle forniture in Cina. Un chiarimento della Casa Bianca pare smentire l’ipotesi di un allentamento delle misure punitive.
Intanto, secondo fonti del Wall Street Journal, alla luce di una possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, Pechino starebbe rivalutando la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2, fortemente voluto da Putin.
Il Regno Unito valuta i rischi delle relazioni con la Cina
La Cina rappresenta la “relazione bilaterale più complessa” del Regno Unito. A sostenerlo è un rapporto presentato ieri dal ministro degli Esteri britannico David Lammy contestualmente alla più ampia revisione della Strategia per la Sicurezza Nazionale. “Il potere della Cina è un fatto ineluttabile. Non impegnarsi con la Cina non è quindi una scelta”, ha dichiarato il capo della diplomazia britannica parlando in parlamento. Il rapporto afferma che il Regno Unito dovrebbe “cercare una relazione commerciale e di investimento” che “supporti una crescita sicura e resiliente”. Allo stesso tempo fare affari con Pechino comporta dei rischi, come dimostrano recenti “casi di spionaggio”, chiarisce il documento che evidenzia come “l’ingerenza nella nostra democrazia e l’indebolimento della nostra sicurezza economica da parte della Cina sono aumentati negli ultimi anni”. La questione della sicurezza è tornata di attualità negli ultimi mesi in riferimento ai lavori per la nuova ambasciata cinese a Londra, che dovrebbe sorgere in prossimità di numerosi cavi per il trasferimento di dati sensibili, compresi quelli utilizzati dalle banche statunitensi. Secondo il Time, il progetto verrà approvato entro questa settimana.
La Cina prova a contrastare il fenomeno delle abbuffate online
Il 24 giugno l’Associazione dei consumatori cinesi ha rilasciato un comunicato con cui ha chiesto alla popolazione di “resistere razionalmente ai cattivi contenuti” che promuovono lo spreco alimentare, riferendosi ai video di persone che mangiano quantità spropositate di cibo, una tipologia di contenuto popolare in tutto il mondo (noto anche come mukbang). “Non solo [la pratica] si discosta gravemente dal vero significato della cultura alimentare”, ha scritto l’associazione, “ma provoca anche uno spreco di cibo straziante”. Pechino aveva già vietato la pubblicazione di questo tipo di video nel 2020, per poi continuare a battersi contro lo spreco alimentare con una serie di leggi e programmi presentati negli anni seguenti.
Cina, il nuovo Matebook di Huawei utilizza chip di vecchia generazione
Secondo un report della società di ricerca canadese TechInsights, il nuovo Matebook Fold di Huawei, lanciato a maggio, presenterebbe un microchip di vecchia generazione prodotto dalla cinese SMIC. Al contrario di quanto pensavano gli addetti ai lavori, i chip sarebbero inoltre di 7 nanometri, “probabilmente perché SMIC non può ancora produrre chip di 5 nanometri su larga scala”, scrive TechInsights. Per gli esperti ciò dimostra che le restrizioni americane all’export di alta tecnologia in Cina stanno ancora ostacolando l’avanzamento dei principali produttori cinesi di microchip, come SMIC e la stessa Huawei.
Thailandia, avviata indagine a carico della premier Paetongtarn Shinawatra
Il 23 giugno la Commissione nazionale anticorruzione thailandese (NACC) ha deciso di aprire un’indagine preliminare a carico della prima ministra Paetongtarn Shinawatra, accusata di aver violato gli standard etici o di aver commesso un atto di corruzione durante la sua chiamata con l’ex premier cambogiano Hun Sen, pubblicata online la scorsa settimana. Nel corso della telefonata, teoricamente privata, Paetongtarn aveva chiamato Hun Sen “zio” e aveva chiesto alla Cambogia – con cui sono in corso da settimane tensioni al confine – di non ascoltare quello che diceva l’esercito thai, definito dalla premier come “l’altra parte”. Da giorni le forze politiche di opposizione chiedono le dimissioni di Paetongtarn o lo scioglimento del parlamento, ma per ora il governo regge, seppur amputato dall’uscita dalla coalizione del Bhumjaithai (e nonostante i timori di un nuovo colpo di stato).
La NACC ha avviato l’indagine a carico della prima ministra su petizione del presidente del Senato Mongkol Surasajja, e la questione potrebbe anche passare alla corte costituzionale. “Come dimostra la registrazione audio”, ha detto Paetongtarn ai giornalisti, “dalla telefonata non ho guadagnato nulla e non ho nemmeno causato perdite al paese. Era una conversazione privata che non avrebbe dovuto essere condivisa”.