Le notizie di oggi:
- Usa-Cina: scontro su porti, soia e olio da cucina
- Cina, la deflazione rallenta ma i prezzi restano sotto pressione
- L’Ue condanna la stretta cinese sulle terre rare
- Cina, stop all’export di Nexperia dopo controllo assunto dai Paesi Bassi
- Cina, immagini satellitari rivelano costruzione della quarta portaerei
- Corea del Sud, decine di cittadini sequestrati in Cambogia
Usa-Cina, nuove tassi portuali reciproche e minacce sull’olio
Il 14 ottobre Stati Uniti e Cina hanno imposto tasse portuali reciproche alle compagnie di navigazione. Le misure, che colpiscono settori strategici, dal petrolio ai beni di consumo, rischiano di alimentare ulteriore tensione nei traffici marittimi globali. Dopo una serie di dichiarazioni rilasciate domenica da entrambi i paesi, che avevano lasciato intendere margini di dialogo, Pechino ha introdotto dazi sulle navi di proprietà o gestione statunitense, con alcune esenzioni per le navi costruite in Cina.
Le mosse di Washington erano state già anticipate a inizio 2025, quando Trump ha annunciato l’intenzione di imporre tasse sulle navi collegate alla Cina per ridurre la dipendenza dalla cantieristica cinese e a rilanciare quella statunitense. Tra le compagnie più colpite risulta Cosco, con costi stimati di oltre 3 miliardi di dollari.
Ieri, Pechino ha annunciato sanzioni contro cinque filiali Usa del costruttore navale sudcoreano Hanwha Ocean, accusate di aver “assistito e supportato” un’indagine statunitense sulle pratiche commerciali cinesi. Nello stesso giorno, il ministero dei Trasporti di Pechino ha anche avviato un’indagine per valutare in che modo l’inchiesta statunitense condotta ai sensi della Sezione 301 incida sulla sicurezza nazionale, sugli interessi di sviluppo dei settori navale e cantieristico del paese e sulle relative catene industriali e di approvvigionamento.
Trump ha inoltre criticato la Cina per aver smesso di acquistare soia dagli Stati Uniti e ha affermato che Washington potrebbe reagire interrompendo le importazioni di olio da cucina da Pechino. Una mossa che non avrebbe conseguenze rilevanti, visto che gli acquisti nel settore pesano molto poco per i produttori cinesi.
Cina, la deflazione rallenta ma i prezzi restano sotto pressione
La Cina continua a scivolare in territorio deflazionistico. A settembre, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,3% su base annua, dopo il -0,4% registrato in agosto e a fronte di attese per un calo più contenuto dello 0,1%. Su base mensile, l’indice dei prezzi è salito dello 0,1%, la metà rispetto allo 0,2% previsto dagli analisti e dopo la stabilità del mese precedente. I prezzi alla produzione, negativi ormai da tre anni consecutivi, hanno segnato una contrazione del 2,3% rispetto all’anno scorso (dal -2,9% di agosto), in linea con le stime. Si tratta tuttavia del ritmo di calo più moderato da febbraio, anche grazie alle misure adottate da Pechino per frenare la guerra dei prezzi interni, in particolare nel comparto automobilistico.
L’Ue condanna la stretta cinese sulle terre rare
I controlli da parte della Cina sulle esportazioni di terre rare sono “ingiustificati”. Lo ha dichiarato il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, durante una conferenza stampa in occasione della riunione informale dei ministri del Commercio dell’Unione europea in Danimarca. “Sfortunatamente questa non è la prima volta che vediamo questo tipo di misure – ha detto Sefcovic -. Questo genere di restrizioni hanno già forzato alcune aziende europee a sospendere la produzione, causando un danno economico concreto e minando la fiducia”. “Questo non riguarda la sicurezza o la non proliferazione, questi controlli colpiscono direttamente industrie civili”, ha affermato il commissario. “Perciò, non possiamo stare a guardare, abbiamo bisogno di una risposta coordinata”, ha dichiarato Sefcovic, sottolineando di essere “in stretto contatto con le mie controparti del G7″ e di star collaborando anche “con la Cina per trovare delle soluzioni”. A esprimere preoccupazione è anche la lobby dei produttori di componenti auto italiani ANFIA, secondo la quale le nuove restrizioni cinesi sulle terre rare potrebbero avere un impatto significativo sull’industria automobilistica europea perché “le riserve sono ormai esaurite”.
Cina, stop all’export di Nexperia dopo il controllo assunto dai Paesi Bassi
Il ministero del Commercio cinese ha emesso un avviso di controllo delle esportazioni che vieta a Nexperia China e ai suoi subappaltatori di esportare determinati componenti. La decisione arriva in risposta alla mossa del governo olandese, che ha assunto il controllo dell’azienda, sussidiaria della cinese Wingtech Technology, invocando una legge risalente alla Guerra Fredda. Il mese scorso Nexperia è stata inserita nella cosiddetta “Entity List” statunitense, l’elenco di società soggette a sanzioni commerciali. La mossa dei Paesi Bassi ha inoltre comportato la sospensione dell’amministratore delegato Zhang Xuezheng, fondatore di Wingtech. Il direttore finanziario Stefan Tilger assumerà ad interim il ruolo di amministratore delegato, ha precisato l’azienda in una nota.
La Cina sta costruendo la sua quarta portaerei
Secondo nuove immagini satellitari, la Cina starebbe avanzando nella costruzione della sua quarta portaerei, nota come Type 004, presso il cantiere navale di Dalian, nella provincia di Liaoning, nel nord-est del paese. Le immagini, risalenti a fine settembre e diffuse sui social media cinesi, mostrano nuove sezioni dello scafo assenti nei rilievi di agosto, suggerendo un’accelerazione dei lavori. Si tratta dello stesso sito in cui sono state costruite le prime due portaerei cinesi. Le prime tracce della Type 004 erano già emerse nel maggio 2024. Lo sviluppo della nuova nave coincide con la fase finale dei collaudi della Fujian, terza portaerei cinese e prima interamente progettata e costruita nel paese, che dovrebbe entrare in servizio a breve.
Corea del Sud, decine di cittadini sequestrati in Cambogia
Ottanta cittadini sudcoreani, ritenuti possibili vittime di falsi annunci di lavoro o di “centri della truffa”, risultano dispersi in Cambogia. Lo ha riferito il ministero degli Esteri sudcoreano. Tra gennaio e agosto 2025, secondo quanto dichiarato da un funzionario del ministero, i cittadini sarebbero scomparsi o trattenuti contro la loro volontà dopo aver fatto ingresso nel paese. Secondo il parlamentare Yoon Hu-duk, i casi di sequestro di sudcoreani in Cambogia sono aumentati di quasi 15 volte, passando dai 21 del 2023 ai 221 del 2024. Ieri Regno Unito e Stati Uniti hanno imposto sanzioni a una rete multinazionale con base nel Sud-est asiatico, accusata di gestire centri di truffe online in Cambogia, Myanmar e altri paesi della regione. Secondo Londra, le organizzazioni attiravano vittime con falsi annunci di lavoro o, in alcuni casi, attraverso finte relazioni sentimentali, per poi costringerle a commettere frodi online sotto minaccia di violenza e tortura.
