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In Cina e Asia – UE-CINA: segnali di disgelo da von der Leyen

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • UE-CINA: segnali di disgelo da von der Leyen
  • Trump smentisce: “Nessuna fretta di parlare con Xi”
  • Cina e Kirghizistan firmano accordi di cooperazione
  • Corea del Nord: aumentano i defector, ma i numeri restano sotto i livelli pre-pandemia
  • Corea del Sud, ufficiale dell’esercito sostiene Yoon sulla legge marziale
  • Tagli alla fornitura elettrica al confine Thailandia-Myanmar contro i centri per le truffe online
  • A rischio l’accordo di fusione tra Nissan e Honda
  • Blocco USAid: le isole del Pacifico provano a dissuadere Trump
UE-CINA: von der Leyen reagisce al Trump 2.0 aprendo a Pechino

Il rapporto tra l’Unione Europea e la Cina sta dando segnali di disgelo. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando al corpo diplomatico dell’UE a Bruxelless, ha definito la Cina “un partner commerciale fondamentale.” Prevedendo un anno “intenso” per le relazioni UE-Cina, von der Leyen ha detto che l’Europa continuerà a “ridurre i rischi” di questa relazione commerciale, ma che c’è “spazio per impegnarci in modo costruttivo” e “trovare accordi che potrebbero persino espandere i nostri legami commerciali e di investimento.” La settimana scorsa, davanti al Parlamento Europeo, il Commissario per il commercio Maroš Šefčovič si era espresso con toni molto simili. I primi segnali di questo ammorbidimento verso la Cina, tuttavia, risalgono al mese scorso, quando – secondo Noah Barkin, ricercatore senior in visita presso GMF – al World Economic Forum di Davos von der Leyen aveva cambiato il suo discorso all’ultimo momento per inserire un riferimento al 50esimo anniversario del rapporti diplomatici UE-Cina, definendo la ricorrenza “un’opportunità per coinvolgere e approfondire le nostre relazioni con la Cina e, ove possibile, anche per espandere i nostri legami commerciali e di investimento.”

Secondo gli analisti, questo cambio di tono nel dialogo con la Cina da parte della Commissione Europea sarebbe una reazione alla nuova postura internazionale statunitense. Sotto l’amministrazione Trump 2.0, gli Stati Uniti stanno mostrando una posizione dura con l’UE, arrivando addirittura a discutere apertamente misure estreme come l’imposizione di dazi e l’annessione della Groenlandia. 

Trump smentisce: “Nessuna fretta di parlare con Xi”

Il servizio postale degli Stati Uniti ha sospeso alcuni pacchi in arrivo da Hong Kong e dalla Cina continentale fino a nuovo avviso. Non sono note le motivazioni della decisione che tuttavia segue la revoca da parte di Donald Trump dell”indennità de minimis”, la misura che esenta dai dazi i pacchi di valore inferiore a 800 dollari, agevolando le aziende cinese di e-commerce come Shein e Temu. Intanto, smentendo le indiscrezioni riguardo un’imminente telefonata, il presidente americano ha dichiarato di non avere fretta di sentire Xi Jinping, anche se  ieri la Casa Bianca ha reso noto che l’interlocuzione avverrà “molto presto”. Piuttosto ha colto l’occasione per difendere le tariffe, seppure avvalendosi di dati errati. “Il deficit con la Cina è di circa mille miliardi di dollari. Pensateci, mille miliardi di dollari. Stanno usando i nostri soldi per costruire il loro esercito”, ha dichiarato Trump. Secondo stime del governo americano, il deficit commerciale con la Cina è stato di soli 270 miliardi di dollari nel 2024, in calo rispetto ai 279 miliardi di dollari del 2023.

Cina e Kirghizistan firmano accordi di cooperazione

Cina e Kirghizistan hanno firmato una serie di accordi di cooperazione nel campo della diplomazia, dell’agricoltura, dell’economia e del commercio. Le intese sono state annunciate oggi, 5 febbraio, nella Grande sala del popolo di Pechino, dopo il colloquio tra il presidente cinese, Xi Jinping, e l’omologo kirghiso, Sadyr Japarov. La Cina è pronta a collaborare con il Kirghizistan alla salvaguardia degli interessi comuni e vuole rafforzare la cooperazione in tutto il campo, ha affermato Xi. Tra i settori interessati figurano la connettività, l’e-commerce e l’intelligenza artificiale (Ia), oltre che programmi di formazione come il Luban Workshop. Al termine del colloquio, è stata firmata una Dichiarazione congiunta sul rafforzamento del partenariato strategico onnicomprensivo nella nuova era.

Corea del Nord: aumentano i disertori, ma i numeri restano sotto i livelli pre-pandemia

I disertori nordcoreani che raggiungono la Corea del Sud sono aumentati del 20% rispetto al 2023. Lo ha annunciato il ministero dell’Unificazione sudcoreano, che nella giornata di martedì 4 febbraio ha pubblicato gli ultimi dati sugli ingressi dalla Corea del Nord nel corso del 2024. Sono 236 i cittadini nordcoreani che hanno raggiunto il Sud, di cui 210 donne e diversi funzionari di alto livello. Ciononostante, i dati sugli arrivi dalla Corea del Nord rimangono inferiori rispetto ai livelli pre-pandemici.

Corea del Sud, ufficiale dell’esercito sostiene Yoon sulla legge marziale

Dopo l’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun, un alto comandante dell’esercito sudcoreano ha testimoniato a sostegno del presidente sospeso Yoon Seuk-Yeol, che martedì 4 febbraio è stato nuovamente sentito in aula per il processo di impeachement iniziato lo scorso 14 gennaio. Il tenente generale Lee Jin-woo ha dichiarato durante l’udienza di sostenere la decisione del presidente di imporre la legge marziale nella giornata del 3 dicembre 2024, affermando che “quando il comandante in capo, che rappresenta il popolo e che sapevo essere un esperto legale in quanto ex procuratore capo, ha parlato al paese e al mondo”, non era possibile considerare tale manovra illegale o incostituzionale.

Tagli alla fornitura elettrica al confine Thailandia-Myanmar contro i centri per le truffe online

Il governo thailandese ha deciso che interromperà la corrente in alcune zone al confine con il Myanmar nel tentativo di ostacolare le operazioni dei centri per le frodi online. In tali località le indagini di Bangkok e Pechino hanno rilevato la presenza di migliaia di persone – di cui molti cittadini cinesi. Qui i lavoratori sarebbero vittime della tratta di esseri umani che li porta a raggiungere le cosiddette “scam cities” per poi non riuscire a tornare in patria. La decisione arriva a poche ore dal viaggio che porterà la premier thailandese Paetongtarn Shinawatra in Cina. La settimana precedente le forze di polizia cinesi si sono recate in Thailandia per discutere i dettagli del blocco della fornitura elettrica alle aree di Shwe Kokko e KK Park.

A rischio l’accordo di fusione tra Nissan e Honda

La fusione tra i due colossi giapponesi dell’auto Nissan e Honda, che avrebbe dovuto creare il terzo gruppo automobilistico mondiale. è sul punto di saltare. Lo scrive il quotidiano giapponese Nikkei Asia Review, citando diverse fonti. A dettare la rottura delle trattative sarebbe stata l’incapacità di concordare sulla valutazione di ciascuna parte all’interno di una holding. Nissan ha anche respinto, come proposto da Honda, di diventare una sussidiaria. I colloqui tra le due società erano cominciati a dicembre, con l’obiettivo di costituire una holding congiunta entro agosto 2026.

Blocco USAid: il PM delle Fiji porta le istanze delle isole del Pacifico alla Casa Bianca

Il Presidente delle Fiji, Sitiveni Rabuka, sarà il primo leader di uno stato del Pacifico a incontrare Donald Trump durante il suo secondo mandato. Le Fiji fanno parte della “Pacific Community”, un’organizzazione internazionale di nazioni e territori dell’Oceano Pacifico, attualmente in subbuglio per la recente decisione americana di congelare i fondi umanitari di USAid. Rabuka userà l’incontro con Trump, previsto per il 6 febbraio, per avanzare istanze della comunità sulla questione aiuti umanitari, ma anche sul cambiamento climatico, a cui la regione è particolarmente vulnerabile. Nelle Fiji, dove l’ufficio USAid aveva riaperto solo da pochi mesi, i fondi americani sono essenziali per i programmi di produzione di energia pulita. Se USAid venisse ufficialmente smantellato, gli Stati Uniti rischierebbero di vanificare gli investimenti degli ultimi decenni per espandere la loro influenza nel Pacifico, lasciando la partita in mano ai due maggiori donatori nella regione, l’Australia e la Cina.