xi russia ucraina

In Cina e Asia – Ucraina: Xi incontra Medvedev, Macron negozia con Trump

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Xi incontra Medvedev, Macron negozia con Trump
  • Pechino annuncia ricetta economica per il 2025
  • 20 anni di carcere per l’ex allenatore della nazionale cinese 
  • Giappone-USA, il governo statunitense è ancora diviso sulla vendita della US Steel
  • Il Panchen Lama in Nepal prima della successione del Dalai
  • Cina, pronto nuovo piano previdenziale privato
  • Giappone-USA, il tiro alla fune sull’acquisizione di US Steel
  • Effetto Trump: l’ADB taglia le stime per le economie asiatiche
  • India e Russia rafforzano la cooperazione

Xi incontra Medvedev, Macron negozia con Trump

Giovedì, Xi Jinping ha detto all’ex presidente russo Dmitry Medvedev, che ricopre la carica di vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, che la Cina spinge per una “soluzione politica” in Ucraina. Xi ha anche ribadito i “tre principi” della posizione cinese sulla situazione in Ucraina presentati lo scorso ottobre al vertice BRICS: no all’espansione del terreno di scontro, no all’escalation delle ostilità, no al gettare benzina sul fuoco. Sul rapporto Cina-Russia, invece, che ha definito “esemplare,” il presidente ha espresso la volontà di “rafforzare la sinergia strategica,” continuando a cooperare all’interno di istituzioni multilaterali come i BRICS e la SCO per “spingere il mondo nella direzione giusta.”

Intanto secondo il Wall Street Journal e il South China Morning Post, Emmanuel Macron starebbe negoziando con Trump la fine della guerra in Ucraina. I due si sarebbero già confrontati con Volodymyr Zelensky negli scorsi giorni a Parigi per trovare un modo (come l’imposizione di tariffe) con cui coinvolgere la Cina, dove proprio oggi è arrivata una delegazione francese capitanata dal consigliere diplomatico Emmanuel Bonne.

Pechino annuncia ricetta economica per il 2025

Alzare il deficit fiscale, sostenere le aziende private e promuovere la domanda interna: sono alcune delle misure annunciate ieri dal governo cinese per sostenere la crescita. La priorità per il 2025, hanno dichiarato i funzionari cinesi al termine della Conferenza centrale sul lavoro economico, sarà “l’aumento vigoroso dei consumi“. Per stimolare la domanda interna il governo propone, tra le diverse iniziative proposte, il taglio dei tassi d’interesse, l’aumento del deficit e l’emissione di titoli di Stato. Tutte queste proposte, che puntano a sostenere il settore privato, sono state recentemente elogiate dall’AD di Tencent Pony Ma in una rara pubblicazione comparsa sul Quotidiano del Popolo. Qui l’analisi della Conferenza a cura di Fred Gao, giornalista della Xinhua. 

20 anni di carcere per l’ex allenatore della nazionale cinese

L’ex stella del calcio cinese Li Tie, che è stato anche allenatore della nazionale maschile del paese, è stato condannato stamani a 20 anni di carcere per corruzione. Secondo i procuratori della provincia dello Hubei, Li ha accettato più di 50 milioni di yuan (6,8 milioni di dollari) in tangenti dal 2019 al 2021, in tangenti in cambio della promessa di selezionare alcuni giocatori per la nazionale o per aiutarli a firmare contratti per vari club. Li avrebbe anche pagato a sua volta tangenti per cercare di ottenere il ruolo di allenatore della nazionale. La condanna dell’ex allenatore segue sentenze altrettanto dure comminate in settimana ad altri dirigenti del settore calcistico. 

Giappone-USA, il tiro alla fune sull’acquisizione di US Steel

L’amministrazione Biden non riesce a mettersi d’accordo sul destino della US Steel, compagnia siderurgica con sede a Pittsburgh, da un anno in trattativa con la compagnia giapponese Nippon Steel, che vorrebbe acquisirla per 15 miliardi di dollari. Il Pentagono, il Dipartimento del Tesoro e il Dipartimento di Stato appoggiano la vendita; Biden, però, nonostante le pressioni del primo ministro giapponese Shigeru Ishiba continua a opporsi, citando ragioni di interesse nazionale e tutela dei lavoratori. Anche Trump, per ora, si è detto contrario. 

Il Panchen Lama in Nepal prima della successione del Dalai

L’attuale Panchen Lama, la più alta carica politico-religiosa tibetana dopo il Dalai Lama, da sabato sarà in Nepal per quattro giorni, per la conferenza buddista “South China Sea Buddhism Roundtable”. Il Panchen Lama è visto di buon occhio di Pechino, che gli ha conferito sia l’attuale incarico religioso sia un ruolo politico nella più importante istituzione consultiva cinese. Ciononostante, la sua visita in Nepal è delicata, principalmente perché avviene mentre il Dalai Lama si appresta ad annunciare un successore, che quasi sicuramente la Cina non riconoscerà. Secondo la liturgia lamaista, tra le mansioni del Panchen Lama rientra proprio quella di approvare l’erede di Tenzin Gyatso.

Cina, pronto piano nazionale per le pensioni

Dopo due anni di sperimentazioni Pechino sarebbe pronto ad implementare un piano di preveidenza complementare su scala nazionale. Secondo fonti vicine alla questione citate dalla testata cinese Caixin, il ministero delle Risorse umane e della sicurezza sociale potrebbe indire già una riunione durante la settimana corrente per lanciare il nuovo schema di pensionamento. Il piano permette di accedere a un sistema di previdenza privata e ha già avuto inizio in una trentina di aree-pilota nel 2022. Negli ultimi anni la Cina ha avanzato più progetti affinché istituti di credito e banche collaborino con le autorità per sostenere il futuro pensionamento di almeno 300 milioni di cittadini cinesi che hanno superato i 60 anni di età.

Effetto Trump: l’ADB taglia le stime per le economie asiatiche

Nei prossimi due anni l’Asia probabilmente crescerà più lentamente del previsto, e le prospettive potrebbero peggiorare se  Donald Trump apporterà rapidi cambiamenti alla politica commerciale degli Stati Uniti. Sono le stime della Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), secondo la quale 46 Paesi in via di sviluppo dell’Asia-Pacifico dalla Georgia alle Samoa – escludendo il Giappone, l’Australia e la Nuova Zelanda – cresceranno del 4,9% quest’anno e del 4,8% il prossimo, leggermente meno rispetto ai pronostici del 5,0% e del 4,9% divulgati a settembre. Stando all’istituto di credito, bisognerà attendere il 2026 perché il ritorno di Trump cominci ad evidenziare un impatto concreto sulla performance economica del continente.

India e Russia rafforzano la cooperazione

Nonostante le tensioni internazionali, Nuova Delhi sta portando avanti le sue iniziative di approfondimento della cooperazione militare con Mosca. Il ministro della Difesa Rajnath Singh è appena tornato dalla Russia, dove ha presenziato alla 21esima India-Russia Inter-Governmental Commission on Military & Military Technical Cooperation (IRIGC-M&MTC). Nonostante i ritardi legati alla guerra in Ucraina, la Russia sta onorando gli accordi di vendita a Nuova Delhi di sistemi di difesa e fregate, mentre alcune delle navi sono già entrate in servizio presso la Marina indiana. Novità importanti anche sul fronte della cooperazione energetica, con la firma del più ampio accordo per l’approvvigionamento di petrolio russo mai stipulato dai due paesi: la russa Rosfnet invierà 500 mila barili di greggio al giorno verso la raffineria indiana gestita da Reliance.