I titoli di oggi:
- Trump porta i dazi al 104%, la Cina si coordina con l’Ue
- L’Ucraina cattura due cittadini cinesi arruolati dalla Russia
- Canada: “Canali social legati alla Cina hanno cercato di influenzare le elezioni”
- Cina, convocate le aziende private per coordinare la risposta ai dazi americani
- Thailandia, arrestato accademico americano per lesa maestà
- Corea del Sud: dieci soldati nordcoreani attraversano il confine
- Gli Usa avviano colloqui con il Giappone sui dazi
- Il leader della NATO Rutte chiede maggiore cooperazione tra l’alleanza e il Giappone
Il primo ministro cinese, Li Qiang, ha avuto ieri un colloquio telefonico con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il quale ha condannato l’imposizione “indiscriminata” dei dazi da parte degli Stati Uniti, definita un “tipico caso di unilateralismo, protezionismo e bullismo economico”. Secondo il premier cinese, le misure adottate da Pechino rappresentano una difesa della propria sovranità e dei principi di equità e giustizia nel commercio internazionale. Il premier – che ha invitato Bruxelles a rafforzare la cooperazione con la Cina per salvaguardare la liberalizzazione del commercio e il ruolo dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) – ha inoltre spiegato che gli strumenti economici a disposizione rendono la Cina “pienamente in grado di proteggersi da influenze esterne avverse”. Secondo la lettura fornita da von der Leyen, le due parti si sono impegnate ha istituire un meccanismo di controllo che tenga traccia di una possibile diversione dei flussi commerciali causata dai dazi.
Intanto nella serata italiana, Trump ha annunciato che i dazi complessivi del 104 per cento nei confronti delle merci cinesi rimarranno in vigore fino a che Pechino non “farà un accordo” con gli Stati Uniti. Parlando alla cena di gala del Comitato nazionale dei repubblicani al Congresso (Nrcc), il presidente americano ha detto di credere che “a un certo punto [i cinesi] accetteranno un accordo. Lo vogliono”. Il tema dei dazi, tuttavia, comincia a spaccare l’establishment statunitense e non solo. Secondo due sondaggi del Pew Research Center (condotti dal 24 al 30 marzo), il 52% degli americani ritiene che le misure tariffarie avranno un impatto negativo sul paese, mentre solo il 24% ritiene che avranno un impatto positivo. Un quarto ritiene che non avranno alcun effetto o non ne è sicuro. Il 46% dei rispondenti ritiene inoltre che, in termini commerciali, la Cina trarrà dai dazi maggiori benefici rispetto agli Stati Uniti.
L’Ucraina cattura due cittadini cinesi arruolati dalla Russia
Martedì 8 aprile il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha reso noto tramite i suoi canali social che l’esercito ucraino ha catturato due cittadini cinesi che stavano combattendo al fianco dei militari russi a Donetsk, in Ucraina orientale. “Secondo le informazioni in nostro possesso”, ha dichiarato Zelensky, “nelle unità [russe] sono presenti molti altri cittadini cinesi” oltre ai due che sono stati fatti prigionieri. La Cina è “un altro paese che sta sostenendo militarmente l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia (…) dopo Iran e Corea del Nord”, ha poi aggiunto il presidente ucraino nel corso di una conferenza stampa. Kiev ha convocato l’incaricato d’affari cinese in Ucraina per “protestare e chiedere spiegazioni”. Per ora, né il ministero degli Esteri cinese né quello russo hanno commentato la vicenda.
Cina, convocate le aziende private per coordinare la risposta ai dazi americani
L’8 aprile la Commissione nazionale cinese per lo sviluppo e la riforma (NDRC) ha ospitato a Pechino un incontro con i rappresentanti di varie imprese private, tra cui Trina Solar (che produce pannelli solari) e la società di trasporti e consegne Didi. L’obiettivo del meeting era quello di ascoltare i pareri dei privati su come “stabilizzare l’occupazione” e “affrontare i rischi e le sfide esterne, come l’imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti”, ha detto il presidente del NDRC, Zheng Shanjie. Zheng ha ribadito il sostegno del NDRC ai privati, mentre “il contesto di sviluppo nazionale è stabile e le aziende sono fiduciose di superare le difficoltà”, sostiene la Commissione.
Canada: “Canali social legati alla Cina hanno cercato di influenzare le elezioni”
Secondo l’ufficio del Consiglio privato canadese, che ha citato un report del SITE, la task force che si occupa di individuare le minacce di sicurezza e intelligence connesse alle elezioni, una serie di account social legati alla Cina avrebbero cercato di influenzare l’esito del voto in programma in Canada il prossimo 28 aprile. A marzo il canale WeChat di notizie Youli-Youmian e altri trenta account minori, sostengono le autorità canadesi, avrebbero condiviso in modo coordinato e sistematico vari articoli che presentavano storie false o distorte a sostegno del premier canadese Mark Carney, del Partito Liberale. Il tutto con “l’obiettivo di manipolare” le opinioni della comunità cinese in Canada, ha detto il SITE.
Le autorità canadesi avevano accusato alcuni gruppi legati alla Repubblica popolare di aver tentato di influenzare anche le ultime due elezioni, mentre Youli-Youmian era stato al centro di altre presunte operazioni di manipolazione delle informazioni contro i membri dell’opposizione, tra cui il deputato conservatore Michael Chong. Commentando il report del SITE, Chong ha detto che la Cina vuole far vincere i liberali perché con i conservatori al governo “finirebbe l’influenza [di Pechino] sulla nostra democrazia”.
Thailandia, arrestato accademico americano per lesa maestà
Paul Chambers, docente americano della Naresuan University, è diventato martedì il primo accademico straniero ad essere incriminato ai sensi della legge thailandese sulla lesa maestà. L’uomo, residente in Thailandia da oltre 30 anni, è stato arrestato martedì dopo che un tribunale locale gli ha negato la libertà su cauzione per ben due volte. È inoltre accusato di violazione del Computer Crimes Act. Gli avvocati ritengono che i presunti reati siano collegati alla pubblicità di un webinar dell’ISEAS-Yusof Ishak Institute di Singapore, a cui il professore ha partecipato l’anno scorso e che potrebbe aver pubblicizzato sui suoi social media, ma di cui non è stato autore. Ad agosto era uscito il suo ultimo libro “Praetorian Kingdom: A History of Military Ascendancy in Thailand”.
Corea del Sud: dieci soldati nordcoreani attraversano il confine
L’8 aprile l’esercito della Corea del Sud ha sparato dei colpi di avvertimento dopo che una decina di soldati nordcoreani hanno attraversato la linea di demarcazione militare, il 38° parallelo, nella parte orientale della zona demilitarizzata che separa i due paesi. Secondo un ufficiale dell’esercito sudcoreano, che ha parlato all’agenzia di stampa Yonhap, l’attraversamento potrebbe essere stato frutto di un errore. In questi giorni sono infatti in corso dei lavori nella parte nordcoreana della zona demilitarizzata, con circa 1.500 operai nordcoreani impiegati nell’installazione di filo spinato e in altre attività: i soldati di Pyongyang potrebbero dunque aver superato il confine per sbaglio durante una ricognizione, tornando subito indietro a seguito dei colpi di avvertimento. Già l’anno scorso, a giugno, per tre volte alcuni militari nordcoreani avevano superato il confine in circostanze simili. Anche in quei casi erano arrivati degli spari d’avvertimento, senza che questo portasse a un’escalation.
Gli Usa avviano colloqui con il Giappone sui dazi
Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha ricevuto l’incarico di condurre i negoziati commerciali con il Giappone, durante i quali ci si aspetta che si parlerà soprattutto di dazi e dei tassi di cambio dollaro-yen. L’annuncio, fatto dallo stesso Bessent su X, è arrivato dopo la chiamata del 7 aprile tra il presidente americano Donald Trump e il premier giapponese Shigeru Ishiba: i due leader si erano accordati per nominare membri di alto livello dei rispettivi governi per gestire le trattative commerciali, che solitamente vengono portate avanti da funzionari di rango più basso. Questo, scrive il Nikkei, potrebbe essere segnale del fatto che Washington voglia affrontare la questione della debolezza dello yen rispetto al dollaro. Nel corso della telefonata, Ishiba ha detto a Trump di essere “molto preoccupato” per i dazi del 24% imposti dagli Stati Uniti al Giappone e che i due paesi dovrebbero “sviluppare un approccio volto alla cooperazione che avvantaggi entrambe le parti”.
Secondo Bloomberg, due alti funzionari nipponici – il viceministro per gli Affari internazionali del ministero del Commercio giapponese, Takehiko Matsuo, e il viceministro senior del ministero degli Esteri giapponese, Takeshi Akahori, – si trovano attualmente già negli Stati Uniti.
Il leader della NATO Rutte chiede maggiore cooperazione tra l’alleanza e il Giappone
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, si è recato in Giappone per una visita di due giorni (8-9 aprile) durante la quale ha visitato la base navale di Yokosuka e incontrato il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, e il premier Shigeru Ishiba. A Nakatani, il capo della NATO ha detto che l’alleanza e il Giappone condividono “gli stessi valori” e devono affrontare “molte delle stesse sfide”, chiamando dunque a una maggiore cooperazione tra le parti, definita “necessaria in un mondo sempre più pericoloso”. In un’intervista al Japan Times, Rutte ha dichiarato che l’espansione delle forze armate cinesi è “sconcertante” e che “non bisogna essere ingenui riguardo la Cina”. L’ex premier olandese ha poi affermato che “gli Stati Uniti vogliono che la NATO sia più coinvolta nella regione (…) in un senso di proiezione di potenza, per guardarci le spalle a vicenda”. Tokyo intanto ha espresso il suo interesse a partecipare al comando della NATO per la sua missione ucraina con sede in Germania.