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In Cina e Asia – Trump a Pechino: “Accordo su TikTok o tariffe”

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Trump a Pechino: “Accordo su TikTok o tariffe”
  • L’UE presenta reclamo contro la Cina all’OMC
  • Corea del Sud: Yoon compare per la prima volta al processo per impeachement
  • Myanmar, Cina media cessate il fuoco tra il MNDAA e la giunta militare
  • Vietnam, pronte nuove riforme per attirare più investimenti stranieri
  • A Washington il primo incontro Quad della nuova amministrazione Trump
  • Indonesia, dopo 100 giorni il tasso d’approvazione del presidente Prabowo supera l’80%

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che concede a TikTok altri 75 giorni prima che entri in vigore una legge che bandisce la popolare piattaforma di condivisione video. Il presidente americano ha tuttavia lasciato intendere che si tratti di una proroga finalizzata a raggiungere un accordo con l’azienda. Se Pechino non approverà l’affare “applicheremo tariffe del 25, 30, 40, 50 per cento, persino del 100 per cento”, ha chiarito Trump confermando l’intenzione di voler sfruttare la situazione per ottenere dalla Cina qualche concessione. Negli scorsi giorni, l’inquilino della Casa Bianca aveva ipotizzato una joint venture per il 50% di proprietà americana. Per ora tuttavia la minaccia dei dazi è  stata rinviata.

L’UE presenta reclamo contro la Cina all’OMC

La Commissione Europea ha chiesto all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) di aprire delle consultazioni allo scopo di portare la Cina a cancellare alcune pratiche commerciali definite “sleali”. Pechino, dice Bruxelles, ha dato potere ai tribunali di stabilire dei tassi di royalty vincolanti a livello mondiale per i brevetti standard dell’UE, una misura che sarebbe volta a “costringere le aziende dell’UE a concedere ai produttori cinesi un accesso più economico alle tecnologie europee”, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni. Come si può leggere nel comunicato della Commissione, Bruxelles ritiene che la decisione di Pechino interferisca con le competenze dei tribunali europei e violi le disposizioni contenute nell’accordo interno all’OMC sui diritti di proprietà intellettuale (il TRIPS). La richiesta dell’UE è arrivata dopo il mancato raggiungimento di un accordo negoziale sulla questione tra Bruxelles e Pechino. Ora l’OMC ha 60 giorni per trovare una soluzione, altrimenti la prassi è che si apra un contenzioso vero e proprio tra le parti.

Intanto, scrive Bloomberg, l’UE sta pensando di lasciare cadere un’altra indagine a carico di Pechino per le restrizioni commerciali imposte alla Lituania a seguito dell’apertura di un ufficio di rappresentanza di Taiwan a Vilnius, nel 2022. Il commercio tra i due paesi è tornato a livelli stabili e Bruxelles sembra ritenere che non ci siano più le basi per proseguire con il caso. La possibilità, oltre a generare divisioni interne all’Unione, non piace però agli Stati Uniti. Sia la ormai passata amministrazione Biden che il nuovo governo Trump la ritengono un segnale di debolezza verso Pechino.

Corea del Sud: Yoon compare per la prima volta al processo per impeachement

Yoon Suk-yeol è comparso oggi per la prima volta al processo per impeachment presso la Corte costituzionale sudcoreana. “Da quando sono diventato maggiorenne, ho vissuto con una ferma convinzione nella democrazia liberale fino a questo giorno, e in particolar modo durante il mio periodo al servizio pubblico”, ha dichiarato il presidente esautorato, chiedendo alla Corte costituzionale, “un’istituzione che esiste per difendere la Costituzione”, di “considerarmi favorevolmente sotto vari aspetti.” I giudici hanno 180 giorni dal giorno in cui hanno ricevuto il caso (14 dicembre) per confermare l’impeachment o restituire a Yoon pieni poteri. In quest’ultimo caso, saranno tenute elezioni presidenziali anticipate entro 60 giorni.

Intanto Donald Trump, appena riassunto l’incarico presidenziale, ieri ha definito la Corea del Nord una “potenza nucleare” e si è detto convinto che il leader nordcoreano Kim Jong-un sia “felice” di averlo visto tornare alla Casa Bianca.

Myanmar, Cina media cessate il fuoco tra il MNDAA e la giunta militare

Lunedì 20 gennaio il ministero degli Esteri cinese ha annunciato di aver mediato con successo un accordo di cessate il fuoco tra il Myanmar National Democratic Alliance Army (MNDAA) e la giunta militare birmana. Il cessate il fuoco, firmato a Kunming (Yunnan), è entrato in vigore il 18 gennaio. Pechino non ha fornito ulteriori dettagli, ma secondo fonti di Myanmar Now l’accordo prevederebbe la ritirata del MNDAA da Lashio, la città più importante del nord dello Stato Shan, che l’esercito ribelle controllava dalla scorsa estate. Lashio era la sede del comando nordorientale dell’esercito regolare birmano e la sua conquista ha rappresentato una delle più grandi vittorie della resistenza nel corso del 2024.

A seguito dell’accordo Pechino avrebbe anche riaperto alcune delle frontiere per il commercio transfrontaliero con il Myanmar, chiuse negli scorsi mesi per fare pressioni sui ribelli, impedendo l’entrata nelle zone liberate di cibo e medicinali (dell’ultimo anno di guerra civile e del ruolo della Cina avevamo parlato qui). Il MNDAA è solo uno dei tanti gruppi etnici armati che stanno combattendo contro la giunta militare, salita al potere con il colpo di stato del 1° febbraio 2021.

Nel frattempo un nuovo attacco aereo dell’esercito, che da anni bombarda regolarmente i civili, ha ucciso 28 persone nel Rakhine, il 18 gennaio. Lo stato è ormai quasi completamente nelle mani dell’Arakan Army (AA) e le vittime del bombardamento sarebbero tutte donne e bambini familiari di soldati appartenenti all’esercito regolare: secondo l’AA, al momento dell’attacco si trovavano in custodia all’interno di un centro di detenzione.

Vietnam, pronte nuove riforme per attirare più investimenti stranieri

Il Vietnam ha in programma una serie di riforme per attirare un maggior numero di investimenti stranieri nel mercato azionario del paese. Come riportato da Bloomberg, Hanoi ha intenzione di introdurre agevolazioni fiscali, incentivi sulle commissioni per le società che si occupano della gestione dei fondi e altre semplificazioni burocratiche. Le nuove misure si vanno a sommare ad altre riforme già presentate a tale scopo negli ultimi anni, ma c’è chi sostiene che il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump potrebbe rendere diffidenti gli investitori americani, preoccupati dal potenziale impatto delle politiche economiche protezioniste promesse dal nuovo presidente degli Stati Uniti.

A Washington il primo incontro Quad della nuova amministrazione Trump

È in programma martedì 21 gennaio, a Washington, un incontro tra i rappresentanti dei paesi membri del Quad, il dialogo quadrilaterale sulla sicurezza nell’Asia-Pacifico che comprende Stati Uniti, Australia, India e Giappone. Il 20 gennaio la ministra degli Esteri australiana (Penny Wong) e gli omologhi indiano (Subrahmanyam Jaishankar) e giapponese (Takeshi Iwaya) erano tutti presenti alla cerimonia d’insediamento del nuovo presidente americano Donald Trump, che ha nominato come segretario di Stato Marco Rubio. Si tratterà dunque del primo incontro del Quad per la nuova amministrazione repubblicana, che ha chiesto ad amici e alleati di aumentare le proprie spese militari. La ministra australiana Wong ha confermato che Canberra si adeguerà alle richieste di Trump, sottolineando la centralità del rapporto con gli Stati Uniti per la sicurezza e la crescita economica dell’Australia.

Indonesia, dopo 100 giorni il tasso d’approvazione del presidente Prabowo supera l’80%

Secondo un sondaggio di Kompas, effettuato su un campione di mille persone, a cento giorni dal suo insediamento il tasso d’approvazione del presidente indonesiano Prabowo Subianto si attesta all‘80,9%. Si tratta di un valore superiore a quello registrato dieci anni fa per il suo popolarissimo predecessore Joko Widodo, che all’epoca si era fermato al 65,1%. Per il portale indonesiano, l’alto livello di gradimento sarebbe dovuto alla rapida implementazione di alcune promesse elettorali, su tutte l’avvio del programma per fornire pranzi gratuiti a decine di milioni di studenti e donne incinta (anche se per ora il piano ha raggiunto poche centinaia di migliaia di persone). Prabowo ha inoltre fermato l’aumento dell’IVA su gran parte dei beni di consumo e si è impegnato a fornire visite mediche gratuite e a costruire case e scuole, tutte promesse che, secondo gli analisti, sul lungo periodo dovranno fare i conti con i limiti del budget.