I titoli di oggi:
- Trilaterale Cina, Russia e Iran sul nucleare iraniano
- Taiwan, stretta su propaganda e attività di spionaggio cinesi
- Ue, giro di vite contro lobbysti Huawei per corruzione
- Pechino critica la vendita dei porti di Panama
- India, pronto il debutto di Starlink
- Vietnam, indagine su giocattoli made in China per “propaganda pro-Pechino”
- Usa, pronto nuovo ente per la difesa informatica nazionale in ottica anticinese
Cina e Iran “hanno condotto discussioni approfondite” riguardo l’accordo sul nucleare iraniano e Pechino ha interesse “a mantenere una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo attivamente il dialogo e i negoziati e svolgendo un ruolo costruttivo nella risoluzione politica della questione”. Lo ha riferito il ministero degli Esteri cinesi, facendo riferimento all’incontro avvenuto ieri tra il viceministro cinese Ma Zhaoxu e l’omologo iraniano Ryabkov Sergey Alexeevich, e che nella giornata di oggi è continuato con la partecipazione della controparte russa. Nel comunicato congiunto, le parti chiedono “la fine di tutte le sanzioni unilaterali illegali”, ribadiscono che “il dialogo politico e diplomatico, basato sul rispetto reciproco, è l’unica soluzione efficace”, e sostengono la centralità della risoluzione 2231 dell’Onu.
Il meeting di Pechino si inserisce in un contesto geopolitico particolarmente acceso: da una parte Trump prova a creare un canale diretto con l’ayatollah Ali Khamenei per trovare una soluzione americana al dossier nucleare. Dall’altra, cresce l’allineamento tra Cina, Iran e Russia, che solo la scorsa settimana, hanno tenuto la loro quinta esercitazione navale congiunta dal 2019.
Parlando mercoledì ai giornalisti prima della riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul programma nucleare iraniano, l’ambasciatore cinese all’Onu Fu Cong ha dichiarato di sperare ancora in un’intesa prima della scadenza di ottobre.
Taiwan, stretta su propaganda e attività di spionaggio cinesi
Il governo taiwanese ha chiesto il ritorno dei processi per spionaggio e collaborazione con le autorità cinesi presso la corte marziale. La mossa rientra nel quadro dalla legge anti-infiltrazione, che ora include anche la Cina tra le cosiddette “forze straniere ostili” contro le quali andranno adottate delle misure di contenimento e prevenzione. L’annuncio fa parte di una strategia in 17 punti annunciata dal presidente Lai Ching-te nella giornata di giovedì 13 marzo. Il piano prevede anche il monitoraggio della propaganda pro-Cina, una scelta che Taipei non aveva mai adottato con tanta severità come adesso: le autorità hanno deciso di revocare la residenza una influencer cinese in quanto aperta sostenitrice dell’appartenenza di Taiwan alla Repubblica popolare.
Ue, giro di vite contro lobbysti Huawei per corruzione
Le autorità belghe hanno convalidato l’arresto di diversi lobbysti dopo che le indagini avrebbero rivelato un giro di tangenti all’interno del Parlamento Ue. Sette degli individui fermati lavorano per il gigante delle telecomunicazioni cinese Huawei. Lo scopo dell’operazione “Generazione” è stato quello di verificare le accuse di corruzione, organizzazione criminale, falsificazione, riciclaggio di denaro e adozione di documenti falsi che avrebbero permesso a Huawei di entrare sui mercati Ue a condizioni vantaggiose.
Pechino critica la vendita dei porti di Panama
L’ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao ha ripubblicato un articolo del Ta Kung Pao che critica aspramente la decisione della CK Hutchison Holdings Ltd. di cedere le sue quote nei porti di Panama all’americana BlackRock. La testata, molto vicina a Pechino, fa notare come sui social media cinesi il conglomerato fondato dal miliardario hongkonghese Li Ka-shing sia stato definito “senza spina dorsale” per aver ignorato gli interessi della Cina. L’invettiva rischia di complicare l’operazione di vendita, che nonostante le smentite di CK Hutchison sembra rispondere alle minacce di Trump, che proprio ieri ha ribadito di voler riannettere Panama.
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India, pronto il debutto di Starlink
La società di servizi satellitari Starlink si prepara a debuttare sul mercato indiano. I primi annunci sono arrivati da due aziende che hanno stipulato accordi per fornire servizi Internet via satellite tramite la società di Elon Musk, la Jio Platforms, controllata dal miliardario Mukesh Ambani, e la sua concorrente Bharti Airtel, di Sunil Bharti Mittal. Si tratta di una svolta storica per Starlink, che per anni ha tentato di accedere all’enorme mercato indiano senza successo. Manca, tuttavia, ancora l’approvazione del governo indiano, che sottopone il settore a normative piuttosto rigide per motivi di sicurezza nazionale. Musk potrebbe beneficiare dell’intesa tra il premier indiano Narendra Modi e Donald Trump.
Vietnam, indagine su giocattoli made in China per “propaganda pro-Pechino”
Hanoi sta rimuovendo dal mercato una serie di giocattoli prodotti in Cina perché riportano una mappa del mar Cinese meridionale con la cosiddetta “linea a nove tratti”, che circonda lo spazio rivendicato dalla Repubblica popolare ma ampiamente contestato dai vicini regionali. Negli ultimi anni si sono intensificate le iniziative per arginare la propaganda pro-Cina.Come aveva segnalato nel 2023 la portavoce del ministero degli Esteri Pham Thu Hang “la diffusione e l’uso di prodotti e stampe contenenti la mappa [del mar Cinese meridionale] con la linea a nove tratti violano le normative vietnamite” e pertanto “non sono accettati”. In passato Hanoi aveva vietato la proiezione del film Barbie per le stesse ragioni.
Usa, pronto nuovo ente per la difesa informatica nazionale in ottica anticinese
La Federal Communications Commission (FCC) sta lavorando alla creazione di un ente ad hoc per rafforzare le difese degli Stati Uniti contro gli attacchi informatici stranieri, contrastando la “minaccia persistente e costante degli avversari stranieri, in particolare del Partito comunista cinese”. Secondo quanto riportato dal nuovo presidente della FCC Brendan Carr, l’obiettivo non sarà solo quello di incrementare la sicurezza informatica nazionale, ma anche di garantire che gli Usa “vincano la competizione strategica con la Cina sulle tecnologie critiche”.