In Cina e Asia – Tiananmen e il futuro di Hong Kong

In by Gabriele Battaglia

L’effetto sul lungo periodo del movimento Occupy a Hong Kong sulle celebrazioni hongkonghine di piazza Tian’anmen. Update sull’affondamento della Stella d’Oriente sullo Yangtze: 97 corpi recuperati. Pulizia su Internet: l’amministrazione cinese del cyberspazio ha pubblicato una serie di parole bandite da Internet. La Cina stringe i controlli sui combattenti di ritorno dalla Siria. Ok dalla Camera bassa del parlamento giapponese all’abbassamento dell’età di voto da 20 a 18 anni. CINA – Tiananmen e il futuro di Hong Kong
L’effetto di lungo periodo del movimento Occupy e il dibattito sul futuro di HK hanno condizionato la tradizionale celebrazione hongkonghina di piazza Tian’anmen. A differenza degli altri anni, i gruppi “localisti” e “nativisti” – soprattutto all’interno della Federazione degli Studenti – non hanno partecipato alla consueta fiaccolata che celebra i morti dell”89 e chiede democrazia per la Cina. Il motivo? Vogliono rimarcare il fatto di non essere “cinesi” e intendono rivendicare prima e soprattutto la democrazia per HK. Il movimento appare sempre più spaccato.

CINA – Aggiornamenti sul battello Stella d’Oriente affondato nello Yangtze
97 morti recuperati e 14 sopravvissuti, questo il bilancio finale del disastro della “Stella d’Oriente”, affondata lunedì nello Yangtze. Il ministero dei Trasporti ha comunicato che non ci sono più speranze di trovare altre persone vive, tra i 456 passeggeri che erano a bordo della nave. Ora cominciano le polemiche, sul ritardo nei soccorsi o sul perché non si sia riusciti ad aprire prima la lamiera del battello. Il governo sta facendo di tutto per trattare bene i familiari delle vittime, sia per ovvie ragioni umanitarie, sia perché teme le ricadute politiche del disastro: Pechino “coccola” da anni il nuovo ceto medio cinese e ha promesso meravigliose sorti e progressive in cambio del consenso. Una nave che si ribalta non può destabilizzare questo obiettivo

CINA – Vietate le parolacce su internet

Foto credit: wsj.com

Nell’ambito dell’operazione per “la pulizia di Internet”, l’amministrazione per il Cyberspazio cinese ha pubblicato una lista di parole che vanno rimosse dalle chiacchiere in Rete.
In cima alla lista c’è "sua madre", un’imprecazione con significato simile al quasi corrispettivo italiano “tua madre”. Anche le variazioni sul tema, "sua sorella" e "fotti sua madre", sono sconvenienti. Altra parola da tagliare è "diaosi" ("perdente", “sfigato”). Ma la lista non si ferma qui, in tutto sono venticinque.

CINA – Estremismo religioso internazionale. Il contributo Cinese
Anche la Cina si prepare per il ritorno dei combattenti dalla Siria. Il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese ha pubblicato un rapporto sul contributo dell’estremismo islamico cinese alla Jihad internazionale e ai combattimenti in Siria, circa 300 i jihadisti attivi all’estero. Per la Cina la questione non è legata solo alla politicizzazione dell’Islam, ma si lega al separatismo uiguro, minoranza musulmana dello Xinjiang. Il principale indiziato di Pechino è il Movimento Indipendentista dell’Est Turkestan, un gruppo di cui pochissimo è noto, ma con una storia di molti decenni. E Pechino annuncia un nuovo pugno di ferro.

Giappone – Più giovani al voto

Foto credit: japantimes.co.jp

La Camera bassa del parlamento ha approvato ieri all’unanimità l’abbassamento dell’età di voto per le elezioni nazionali da 20 a 18 anni. Era da 70 anni che l’età di voto per gli elettori giaponesi non veniva modificata: l’ultima volta nel 1945, quando passò dai 25 agli attuali 20. I 18/19enni giapponesi potranno andare a votare già a partire dal prossimo anno con le elezioni per la Camera alta del Parlamento, a meno di scioglimento anticipato delle camere e nuove elezioni generali. Ancora una volta la riforma è conseguenza della volontà chiara del governo Abe a riformare la costituzione pacifista giapponese, per cui sarà necessario un referendum. E una base più ampia di elettori.

[Foto credit: msnbcmedia.msn.com]