Le notizie di oggi:
- Usa: Trump impone tariffe a Cina, Canada e Messico
- Panama rassicura Rubio con un possibile ritiro dalla BRI
- Capodanno cinese, record di incassi al box office
- Ucraina, ritiro dei soldati nordcoreani dopo gravi perdite
- Corea del Sud, nuova assoluzione per il presidente di Samsung
- Giappone, nuove misure per limitare l’export di chip e tecnologie di calcolo quantistico
- Usa, i colossi tech adottano DeepSeek
- India, aumento spesa per la difesa
Tariffe: la Cina vuole trattare con Trump
Come previsto, il primo febbraio Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo per imporre tariffe del 25% sulle importazioni dal Canada e dal Messico e tariffe extra del 10% sui prodotti cinesi, che entreranno in vigore il 4 febbraio. Il nuovo presidente Usa ha giustificato la mossa dichiarando un’emergenza nazionale ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), legge federale promulgata nel 1977, citando la “minaccia eccezionale” del fentanyl e dell’immigrazione illegale negli Stati Uniti. La IEEPA, che conferisce alla massima carica Usa ampi poteri per imporre sanzioni economiche in caso di crisi, non è stata mai utilizzata per applicare dazi sulle importazioni. Pechino si è affrettata a comunicare l’intenzione di contestare i nuovi dazi presso l’Organizzazione mondiale del commercio e di adottare “contromisure”.
Secondo fonti del Wall Street Journal, tuttavia, il governo di Pechino sarebbe pronto a negoziare con Donald Trump per prevenire l’imposizione di nuove tariffe commerciali e restrizioni tecnologiche. La proposta iniziale avanzata dalla Cina si concentrerà sul ripristino del cosiddetto “accordo di fase uno” firmato nel 2020 durante la prima amministrazione Trump, ma mai implementato completamente a causa del sopraggiungere della pandemia. ln base ai termini dell’intesa la Cina avrebbe dovuto aumentare l’acquisto di beni e servizi americani di 200 miliardi di dollari in due anni. Pechino si starebbe quindi preparando a discutere i settori in cui incrementare le importazioni. Obiettivo: alleviare il deficit commerciale degli Stati Uniti, che l’inquilino della Casa Bianca considera tra le questioni più dirimenti nei rapporti con la Repubblica popolare. L’offerta della Cina non sarà tuttavia a senso unico. Stando al quotidiano finanziario, i negoziatori cinesi chiederanno di poter acquistare – oltre a prodotti agricoli e industriali – ciò di cui hanno davvero bisogno; ovvero quella tecnologia avanzata, sottoposta negli ultimi anni a severe restrizioni.
Panama rassicura Rubio con un possibile ritiro dalla BRI
Capodanno cinese, record di incassi al box office
Ucraina, ritiro dei soldati nordcoreani dopo gravi perdite
Secondo il governo ucraino, le truppe nordcoreane che combattono a fianco dell’esercito russo nella regione di Kursk si sarebbero “ritirate” dopo aver subito pesanti perdite. È quanto dichiarato dal portavoce delle Forze per le operazioni speciali ucraine, Oleksandr Kindratenko, che all’agenzia Afp ha affermato di non aver “visto o rilevato alcuna attività o scontro militare con i nordcoreani” nelle ultime tre settimane. Lo scorso ottobre Kiev, Seoul e Washington hanno accusato Pyongyang di aver inviato più di 10 mila soldati a sostegno di Mosca. Nelle scorse settimane l’Ucraina ha anche sostenuto di aver catturato soldati nordcoreani nella regione. Dalle informazioni emerse sembrerebbe che i soldati inviati da Pyongyang sarebbero stati schierati in prima linea senza supporto logistico.
Corea del Sud, nuova assoluzione per il presidente di Samsung
Giappone, nuove misure per limitare l’export di chip e tecnologie di calcolo quantistico
Il governo giapponese sta rafforzando i controlli sulle esportazioni degli articoli dual use. Come affermato dai funzionari del ministero dell’Economia, le aziende di chip e quelle che producono apparecchiature litografiche, crio-refigeratori e altre tecnologie correlate ai computer quantistici dovranno munirsi di licenze per l’esportazione. Le misure, che entreranno in vigore il 5 febbraio, prevedono anche l’aggiunta di 42 nuove entità alla lista di aziende e istituti di ricerca le cui attività di export sono soggette a supervisione. Di queste, 110 sono cinesi. Secondo Pechino, i nuovi controlli potrebbero avere un impatto sulla sicurezza e sulla stabilità delle catene di fornitura (ai passi avanti compiuto dalla Cina nella scienza quantistica abbiamo dedicato la newsletter di questa settimana. Qui per sapere come ottenerla).
Usa, i colossi tech adottano DeepSeek
Malgrado le preoccupazioni suscitate dalla rapida ascesa di DeepSeek , le maggiori aziende tech statunitensi stanno già utilizzando il chatbot prodotto in Cina, capace in breve tempo di superare ChatGPT di Open Ai per numero di download. Come riporta il South China Morning Post, il colosso dei chip Nvidia (a cui DeepSeek non può rivolgersi per il rifornimento dei chip più avanzati a causa delle restrizioni imposte da Washington) ha reso disponibile il modello R1 di DeepSeek agli utenti di NIM, il suo microservizio di modelli di intelligenza artificiale. Dietro la decisione la sua “capacità di ragionamento all’avanguardia” e l’accuratezza nelle attività che richiedono ragionamento, matematica, codifica e comprensione del linguaggio. R1, che vanta costi di produzione di molto inferiori dei suoi competitor e anche il fatto di essere open source, è stato anche reso disponibile per gli sviluppatori Amazon e per le piattaforme di cloud computing di OpenAI Microsoft Azure e GitHub.
India, aumenta la spesa per la difesa
Il primo febbraio Nirmala Sitharaman, la ministra delle Finanze e degli Affari Societari dell’India, ha presentato al Parlamento il bilancio federale per l’anno fiscale 2025-2026. Si tratta del secondo bilancio completo del terzo mandato del primo ministro Narendra Modi e prevede una spesa totale di oltre 500 miliardi di euro. Il budget dedicato ai sussidi per beni alimentari, fertilizzanti e occupazione nelle aree rurali ammonta a quasi 53 miliardi di euro, una cifra pressoché invariata rispetto allo scorso anno. Come riporta Hindustan Times, è invece aumentato del 9,5% dal bilancio 2024-2025 il budget destinato al settore della difesa: degli oltre 80 miliardi di euro stanziati, circa 22 miliardi saranno dedicati alla modernizzazione dell’esercito. Il governo ha anche pianificato fondi per promuovere il settore imprenditoriale nel paese, che vanta il terzo più grande ecosistema di startup al mondo. La ministra ha evidenziato la necessità di misure per rafforzare le capacità di spesa della crescente classe media indiana, a fronte di una crescita che si prospetta essere la più debole del post Covid.