I titoli di oggi:
- Takaichi è la prima donna a diventare premier del Giappone
- Nexperia: previsto incontro ministeriale Cina-Olanda, ma la tensione rimane
- USA-Cina: terre rare, fentanyl e soia al centro dei prossimi colloqui
- Nvidia e TSMC avviano la produzione dei primi chip AI “Made in USA”
- Bilaterale Australia-USA: sul tavolo maxi accordo su minerali critici, AUKUS, Cina
- Mongolia, crisi politica dopo il veto presidenziale contro sfiducia al premier
- Indonesia, proteste studentesche per un anno di governo Prabowo
Ora è ufficiale: Sanae Takaichi è la prima donna a diventare premier del Giappone. La conferma è arrivata oggi dopo che la leader del Partito Liberal-democratico ha ottenuto la maggioranza dei voti alla Camera bassa della Dieta convocata in sessione straordinaria. Takaichi formerà il suo governo più tardi in giornata e succederà formalmente a Ishiba dopo la nomina da parte dell’imperatore presso il palazzo imperiale. Secondo l’agenzia Kyodo, che cita fonti governative, la leader del Partito Liberal-democratico si prepara a ordinare un riesame di documenti risalenti al 2022 sulla sicurezza nazionale, sancendo un ulteriore allontanamento dalla costituzione pacifista adottata dal paese alla fine della seconda guerra mondiale. Sul suo sito ufficiale, Takaichi ha recentemente affermato che la soglia del 2% sarà “inevitabilmente superata” per far fronte “alle crescenti minacce nell’area Asia-Pacifico“.
Per sostenere l’aumento dei fondi destinati alla difesa, l’esecutivo sta valutando un incremento fiscale in tre settori: imposte sulle imprese, sul reddito e sul tabacco. Un ulteriore colpo alle tradizioni potrebbe arrivare proprio dal ministero delle Finanze dove, secondo i media nipponici, la leader del PLD ha intenzione di posizionare Satsuki Katayama, che diventerebbe la prima donna a ricoprire l’incarico di ministro delle Finanze. Nel tentativo di superare le divergenze interne al partito, saranno invece i rivali Shinjiro Koizumi e Toshimitsu Motegi a guidare Difesa ed Esteri.
Nvidia e TSMC avviano la produzione dei primi chip AI “Made in USA”
Nvidia e il leader dei semiconduttori taiwanese TSMC hanno dato inizio in Arizona alla produzione su larga scala dei chip Blackwell, la più avanzata generazione di processori per l’intelligenza artificiale. Si tratta della prima volta che un chip di questo livello viene realizzato negli Stati Uniti e rappresenta l’impianto più avanzato al di fuori di Taiwan. Il progetto fa parte di un investimento da 165 miliardi di dollari che il gruppo prevede di aumentare per soddisfare la crescente domanda di semiconduttori per l’AI e contribuire alla strategia Usa per il ritorno della manifattura high tech in casa. L’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, ha definito l’iniziativa “un momento storico”.
Mongolia, crisi politica dopo il veto presidenziale contro sfiducia al premier
La Mongolia è entrata in una nuova fase di instabilità dopo che il presidente Khurelsukh Ukhnaa ha posto il veto alla decisione parlamentare di destituire il primo ministro Zandanshatar Gombojav, in carica da soli quattro mesi. La presidenza ha definito il voto del 17 ottobre “incostituzionale”, accusando il Parlamento di aver violato le procedure legali e ignorato una precedente decisione di commissione contraria alla rimozione. Il veto, che potrà essere superato solo con una maggioranza dei due terzi, acuisce le divisioni interne al Partito del Popolo mongolo, già segnato dalle dimissioni del presidente del Parlamento, Amarbayasgalan Dashzegve, rivale del premier.
Indonesia, proteste studentesche a un anno dal governo Prabowo
Centinaia di studenti hanno manifestato a Jakarta nel primo anniversario del governo di Prabowo Subianto, criticando la scarsa trasparenza e il controverso programma di pasti gratuiti, accusato di aver causato intossicazioni alimentari. Le proteste, più contenute rispetto a quelle di agosto, criticano il crescente accentramento del potere e chiedono maggiore partecipazione pubblica.
Nexperia: previsto incontro ministeriale Cina-Olanda, ma la tensione rimane
Prosegue lo stallo tra Cina e Paesi Bassi sul produttore di chip Nexperia, affiliata della cinese Wingtech sequestrata dal governo olandese il 30 settembre scorso per motivi di “sicurezza nazionale” circa il possibile trasferimento di proprietà intellettuale in Cina. Il ministro olandese dell’Economia, Vincent Karremans, ha annunciato un imminente incontro con “il ministro cinese responsabile” per risolvere la questione. Rassicurando il settore automobilistico, che teme ripercussioni sulle catene di approvvigionamento di chip, Karremans ha sottolineato la dipendenza reciproca tra i due Paesi e l’urgenza di trovare una soluzione condivisa.
Dalla Cina non è arrivato lo stesso segnale di distensione: durante lo scorso weekend, Nexperia China ha esortato i propri dipendenti a ignorare le istruzioni della sede centrale nei Paesi Bassi e a rispondere solo alla dirigenza locale, scrive il SCMP. In una lettera diffusa sui social cinesi, l’azienda si è definita un’entità cinese “indipendente”, sottolineando che stipendi e operazioni sono gestiti internamente, in aperta sfida all’autorità della sede olandese.
USA-Cina: i colloqui commerciali in Malaysia verteranno su terre rare, fentanyl e soia
Il presidente americano Donald Trump ha indicato terre rare, fentanyl e soia come principali questioni da affrontare con la Cina durante i colloqui commerciali previsti per la settimana prossima in Malaysia, in attesa del possibile incontro con Xi Jinping a margine del vertice APEC il mese prossimo. Sul Fentanyl, gli ultimi progressi risalgono a giugno, quando la Cina ha stretto i controlli su due sostanze contenute nel farmaco, pur continuando a sostenere che la crisi sia un affare interno americano. Per quanto riguarda le terre rare, su cui Trump non vuole che la Cina “faccia giochi”, i dati di settembre mostrano che le esportazioni cinesi, soprattutto di magneti, sono diminuite sia verso l’UE che verso gli USA, dove sono calate a 421 tonnellate, dalle 590 in agosto.
Intanto, le dichiarazioni di Trump sulla soia sono bastate per causare ripercussioni sui mercati, facendo salire i futures della soia alla Borsa di Chicago al massimo dell’ultimo mese: 10,50 dollari per bushel (+1,28%). Le dichiarazioni, unite ai dati inaspettatamente positivi sulla crescita cinese e alle voci di un possibile imminente incontro tra Trump e Xi, hanno infatti riacceso le speranze di ripresa del commercio agricolo USA-Cina, il cui rallentamento sta pesando molto sui produttori statunitensi.
Bilaterale Australia-USA: sul tavolo maxi accordo su minerali critici, AUKUS, Cina
Durante la prima visita ufficiale del premier australiano Anthony Albanese alla Casa Bianca del Trump 2.0, USA e Australia hanno stretto un accordo strategico sui minerali critici e terre rare da 8,5 miliardi di dollari. L’accordo, che include investimenti congiunti di 1 miliardo ciascuno per nuovi progetti di estrazione e lavorazione, riflette il tentativo di Canberra di usare le sue vaste risorse come leva commerciale con Washington. Sul tavolo dell’incontro c’è anche il patto di sicurezza trilaterale AUKUS, per cui l’Australia si è già impegnata a spendere oltre 2 miliardi di dollari, principalmente su progetti riguardanti l’acquisto e lo sviluppo di sottomarini nucleari. Per Canberra, collaborare con Washington su terre rare e sicurezza nel Pacifico è un rischio, date le possibili ripercussioni sulle relazioni con Pechino. Dal bilaterale l’Australia cerca quindi anche rassicurazioni sulla solidità del rapporto con gli USA, e quanto valga la pena di sacrificare per esso.
