I titoli di oggi:
- Taiwan, Pechino aggiorna la sua retorica sulla “riunificazione”
- Rubio spiega la “teoria Nixon al contrario”
- Belgio, avviate indagini su presunto hackeraggio cinese a danno dei servizi segreti del paese
- Nikkei: ByteDance potrebbe cedere parte di TikTok per restare negli Stati Uniti
- Nuova Zelanda: Ministro degli Esteri in Cina cerca chiarimenti sulle esercitazioni militari
- La Cina appoggia le nuove ricerche per il ritrovamento del volo MH370
- I ministri ASEAN spingono per una maggiore cooperazione regionale sulla difesa
- Ucraina: la Corea del Nord ha mandato altri 1000 soldati
- Bangladesh e Pakistan riprendono i commerci diretti per la prima volta dal ’71
Nel secondo e ultimo giorno di una conferenza del Pcc su Taiwan (25-26 febbraio), il responsabile del partito per gli affari taiwanesi, Wang Huning, ha esortato la Repubblica popolare a “dare forma all’inevitabile riunificazione della madrepatria”. Come sottolineato da Bloomberg, è la prima volta che Pechino utilizza questa frase per riferirsi alla propria intenzione di unire politicamente la Cina continentale a Taiwan. Rispetto al passato – in cui si faceva perlopiù riferimento al fatto che la “riunificazione” tra le due parti dello Stretto sarebbe prima o poi arrivata – il concetto utilizzato da Wang di “plasmare l’inevitabile”, enfatizzato dai media di stato cinesi, segnala un approccio più proattivo della Repubblica popolare verso l’unificazione. Wang ha anche sottolineato che “è necessario opporsi fermamente e frenare l’interferenza di forze esterne e consolidare il modello della comunità internazionale di adesione al principio di una sola Cina”. Sempre mercoledì la Cina ha tenuto nuove esercitazioni militari a circa 40 miglia nautiche dalla costa meridionale di Taiwan.
Intanto ieri, interrogato su un possibile intervento americano a difesa di Taiwan, Donald Trump ha schivato la domanda. “Non commento perché non voglio mai mettermi in quella posizione” di impegnarmi in anticipo, ha risposto ai giornalisti durante la prima riunione di gabinetto dall’inizio della nuova amministrazione. E poi ha aggiunto: “Avremo un buon rapporto con la Cina, ma [i cinesi] non potranno approfittarsi di noi”.
Rubio spiega la “teoria Nixon al contrario”
La cosiddetta “teoria Nixon al contrario” continua a far parlare, tanto da aver reso necessario un chiarimento ufficiale. “Potremmo trovarci in una situazione in cui la Russia vuole migliorare le sue relazioni con gli Stati Uniti, ma non può perché è diventata completamente dipendente dai cinesi perché li abbiamo tagliati fuori”, ha dichiarato il segretario di Stato Marco Rubio in un’intervista per il sito conservatore Breitbart News, aggiungendo che “il risultato migliore per noi è avere una relazione” con Mosca. Allo stesso tempo, sarebbe rischioso se i rapporti tra Mosca e Pechino diventassero tesi, dal momento che entrambe sono in possesso di armi nucleari. Deviando dalla posizione sfuggente del presidente, Rubio si è espresso in maniera più chiara su Taiwan. Secondo l’alto funzionario, mostrare la capacità militare americana sotto la guida del suo “forte leader, il presidente Trump” fungerà da deterrente contro un’invasione cinese dell’isola.
Nikkei: ByteDance potrebbe cedere parte di TikTok per restare negli Stati Uniti
ByteDance sta lavorando assieme al governo americano per trovare un accordo che possa permettere a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti. Secondo fonti del Nikkei Asia, la compagnia cinese avrebbe aperto alla possibilità di cedere parte delle quote di TikTok a una società statunitense, senza che questo comporti però la vendita definitiva dell’app né il trasferimento degli algoritmi, che rimarrebbero sotto il controllo di ByteDance. A gennaio era entrata in vigore negli Stati Uniti la legge che obbligava ByteDance a cedere le sue quote di maggioranza di TikTok, pena il divieto all’applicazione di operare nel territorio americano. Il presidente Donald Trump ha però sospeso il provvedimento, dando tempo a ByteDance fino ad aprile per trovare un compromesso, che potrebbe essere questo. La Cina si è sempre opposta alla vendita di TikTok, ma potrebbe accettare un accordo che non comporti la perdita del controllo di ByteDance sugli algoritmi, scrive il Nikkei.
Belgio, avviate indagini su presunto hackeraggio cinese a danno dei servizi segreti del paese
Mercoledì 26 febbraio il procuratore federale del Belgio ha annunciato di aver avviato delle indagini su un hackeraggio subito dai servizi segreti del paese (VSSE), che si ritiene sia stato opera di alcuni gruppi connessi alla Cina. I fatti risalgono al novembre 2023, quando alcuni hacker hanno sfruttato delle falle in un sistema di sicurezza informatico per accedere a circa il 10% delle e-mail del personale del VSSE. A rivelare la vicenda era stata un’inchiesta del quotidiano belga Le Soir. Il caso difficilmente migliorerà lo stato delle relazioni con l’Ue, che tuttavia sta tentando di ricostruire un canale di comunicazione con Pechino alla luce delle prime minacce tariffarie di Donald Trump. Secondo il South China Morning Post, il Commissario europeo per il commercio Maros Sefcovic potrebbe recarsi per la prima volta a Pechino alla fine di marzo.
Nuova Zelanda: Ministro degli Esteri in Cina cerca chiarimenti sulle esercitazioni militari
Secondo il ministro degli Esteri neozelandese, Winston Peters, la Cina ha accettato di prendere in considerazione le preoccupazioni sollevate da Wellington in merito alle esercitazioni militari a fuoco vivo che la marina cinese ha tenuto la scorsa settimana nelle acque tra Nuova Zelanda e Australia. La Repubblica popolare era stata accusata dai due paesi di aver fornito solo “un paio d’ore di preavviso” contro le normali 12-24 ore di avvertimento che richiederebbero questo tipo di esercitazioni, costringendo alcuni voli civili a deviare dalla loro normale rotta per evitare incidenti. In un primo momento Pechino aveva commentato duramente, rifiutando le critiche mosse da Australia e Nuova Zelanda. Ma ora le tensioni sembrano almeno parzialmente rientrate. “Penso che sia corretto affermare che [la Cina] ha preso in considerazione le nostre preoccupazioni”, ha detto il 26 febbraio Peters a seguito di un incontro con l’omologo cinese Wang Yi, avvenuto a Pechino.
Il ministro neozelandese ha poi proseguito per il Vietnam, dove oggi ha siglato un accordo di partnership strategica comprensiva.
La Cina appoggia le nuove ricerche per il ritrovamento del volo MH370
La Cina, tramite il suo ministero degli Esteri, ha dato il suo sostegno all’iniziativa del governo malaysiano di avviare nuove ricerche per trovare l’aereo del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo 2014. A bordo si trovavano 239 passeggeri, di cui 150 cinesi. Martedì il governo malaysiano ha reso noto che le ricerche, annunciate a dicembre, sono ufficialmente ricominciate e che si concentreranno in quattro zone specifiche all’interno di un’area di 15 mila chilometri quadrati situata in una porzione di Oceano Indiano a largo di Perth, nell’Australia occidentale. Due precedenti tentativi di ricerca della carcassa dell’aereo, nel 2017 e nel 2018, non avevano prodotto alcun risultato.
I ministri ASEAN spingono per una maggiore cooperazione regionale sulla difesa
Mercoledì 26 febbraio a Penang, in Malaysia, si è tenuto l’incontro tra i ministri della Difesa dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN). Durante i colloqui i ministri ASEAN si sono impegnati a cooperare per lo sviluppo di una catena di approvvigionamento regionale nell’industria della difesa, così da ridurre la dipendenza della regione dalle forniture di armi e mezzi militari provenienti dall’estero in questa fase di grandi incertezze geopolitiche. La cooperazione si andrebbe a estendere anche alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, con la standardizzazione delle gare d’appalto e l’impegno all’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale in ambito militare.
Il segretario alla Difesa delle Filippine, Gilberto Teodoro Jr, ha anche avanzato l’ipotesi di condividere le informazioni di intelligence a livello ASEAN, aumentando contestualmente pattugliamenti ed esercitazioni congiunte. I ministri regionali si sono poi impegnati a evitare ulteriori escalation nel mar Cinese meridionale e a proteggere i cavi sottomarini utilizzati per le telecomunicazioni. Escluso infine anche un potenziale intervento militare di forze ASEAN per stabilizzare la situazione in Myanmar.
Intanto la Cambogia ha chiesto agli Stati Uniti di ripristinare le esercitazioni militari congiunte Angkor Sentinel, interrotte nel 2017 per volontà di Phnom Penh. La decisione era arrivata a ridosso delle elezioni del 2018 nel tentativo (riuscito) di rafforzare la presa sul potere del Partito Popolare Cambogiano dell’ex premier Hun Sen, preoccupato dalle ingerenze statunitensi per la democratizzazione del paese. Da allora la Cambogia si è avvicinata molto alla Cina: il passo indietro sulle Angkor Sentinel segnala la volontà di Phnom Penh di ribilanciare la propria politica estera, scrive il Diplomat.
Bangladesh e Pakistan riprendono i commerci diretti per la prima volta dal ’71
Bangladesh e Pakistan in questi giorni hanno ripreso il commercio bilaterale diretto per la prima volta da quando Dacca ha ottenuto l’indipendenza nel 1971. Le relazioni tra i due paesi sono notevolmente migliorate da quando il Bangladesh è passato sotto il governo ad interim di Muhammad Yunus, nominato dopo la deposizione dell’ex premier Sheikh Hasina lo scorso agosto. In passato Hasina e i precedenti leader bangladesi avevano preferito mantenere stretti legami con l’India, che a sua volta ha storici attriti con Islamabad. Ma la protezione assicurata da Nuova Delhi alla prima ministra in fuga ha indotto a un ripensamento dei partenariati regionali.
Ucraina: la Corea del Nord ha mandato altri 1000 soldati
La Corea del Nord avrebbe fornito alla Russia oltre 1.000 nuovi soldati, tra gennaio e febbraio. È quanto ha riferito oggi il National Intelligence Service (Nis), l’agenzia di spionaggio di Seul, che in una nota ha aggiunto che “la relativa consistenza numerica è ancora in fase di valutazione”.