Le notizie di oggi:
- SIPRI: Cina prima per ampliamento dell’arsenale nucleare
- Cina, condanna a Israele per attacco all’Iran
- Taiwan inserisce Huawei e SMIC nella lista nera
- Hong Kong, chiude storica ong China Labour Bulletin
- Cina, presentato primo sistema IA di progettazione automatizzata di chip
- Brics, Vietnam nuovo “Paese partner”
- Taiwan, ex presidente Ma Ying-jeou in visita in Cina
- Indonesia, incentivi per vasectomia a Giava Occidentale
La Cina sta ampliando il proprio arsenale nucleare “più velocemente di qualsiasi altro Paese”, tanto che potrebbe arrivare ad eguagliare Russia o Stati Uniti per numero di missili balistici intercontinentali (ICBM) entro la fine del decennio. Secondo l’ultimo rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), presentato oggi 16 giugno, dal 2023 la Repubblica popolare ha aggiunto 100 testate in più al suo arsenale nucleare ogni anno. Oggi ne possiede almeno 600 e si prevede che tale numero “continuerà a crescere nel prossimo decennio”. Il rapporto afferma inoltre che a gennaio erano stati completati o quasi circa 350 nuovi silos per missili balistici intercontinentali (ICBM) in tre grandi aree desertiche nel nord e in tre aree montuose a est, che se riempiti con vettori a testata singola, darebbero a Pechino la capacità di schierare circa 650 testate entro il prossimo decennio, ma questo numero potrebbe salire a oltre 1.200 nel caso di missili a testata multipla.
La pubblicazione del rapporto giunge all’indomani della parata militare organizzata da Trump per i 250 anni dell’esercito americano. L’evento è stato deriso da molti commentatori cinesi sia per il contesto politico di crescenti divisioni interne sia per gli armamenti sfoggiati, che la Cina ha in buona parte eguagliato con lo sviluppo di versioni autoctone.
Cina, condanna a Israele per attacco all’Iran
Venerdì, in occasione di una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU dovuta all’escalation tra Iran e Israele, l’ambasciatore cinese presso le Nazioni Unite Fu Cong ha dichiarato che le crescenti tensioni potrebbero avere “gravi conseguenze” e non servono gli interessi di nessuna delle parti. La Cina, dalle parole dell’alto funzionario citato dalla Xinhua, “condanna le azioni di Israele che violano la sovranità, la sicurezza e l’integrità territoriale dell’Iran”. Il rappresentante di Pechino all’Onu ha affermato che la Cina era profondamente preoccupata per l’impatto negativo del conflitto sui negoziati diplomatici relativi alla questione nucleare iraniana, sostenendo la volontà della Repubblica popolare di impegnarsi in dialoghi e negoziati e opporsi al ricorso della forza, nonché alle sanzioni unilaterali “illegali”. Il commento di Fu ha fatto eco alle dichiarazioni del ministero degli Esteri cinese, che precedentemente nella giornata ha condiviso le preoccupazioni di pechino per le “potenziali gravi conseguenze” delle operazioni israeliane.
Taiwan inserisce Huawei e SMIC nella lista nera
Taiwan ha inserito il colosso tecnologico cinese Huawei e il produttore di semiconduttori Semiconductor Manufacturing International Corp (SMIC), con sede a Shanghai, nella propria lista di controllo delle esportazioni. D’ora in avanti, le aziende taiwanesi dovranno ottenere un’autorizzazione del governo di Taipei prima di poter stipulare accordi di vendita o acquisto con queste società. Nella lista, pubblicata nella versione aggiornata sul sito dell’Amministrazione del Commercio, figurano anche organizzazioni politiche e militari come i Talebani e Al-Qaeda. Taiwan impone già da tempo rigidi controlli sulle esportazioni verso la Cina di apparecchiature per la produzione di chip avanzati. A fine 2024 la società canadese TechInsight ha rilevato la presenza di chip del colosso taiwanese TSMC all’interno del processore 910B di Huawei, considerato il più avanzato acceleratore di intelligenza artificiale prodotto in serie da un’azienda cinese.
Hong Kong, chiude storica ong China Labour Bulletin
China Labour Bulletin (CLB), organizzazione fondata a Hong Kong nel 1994 e punto di riferimento per la ricerca e la mappatura delle lotte sul lavoro in Cina, ha annunciato l’improvvisa chiusura con una dichiarazione pubblicata sul sito giovedì 12 giugno. Il testo chiarisce che a causa di difficoltà finanziarie “l’azienda non può più continuare a operare e ha deciso di sciogliersi”. Sono stati interrotti gli aggiornamenti dei contenuti sul sito e non sono più rintracciabili gli account dell’ong presenti su Facebook e Instagram. Anche dopo la legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nel 2020, CLB ha continuato a monitorare scioperi e proteste in Cina. La chiusura, secondo gli osservatori, è sintomo di un peggioramento delle libertà civili e di stampa a Hong Kong.
Intanto, la settimana scorsa è stato applicato per la prima volta il nuovo Regolamento sulla Salvaguardia della Sicurezza Nazionale, che consente ai funzionari della Cina continentale di operare direttamente all’interno del sistema di Hong Kong. Non è chiaro se l’operazione in questione abbia coinvolto il CLB. Secondo quanto comunicato dalle autorità, il regolamento è stato utilizzato per perquisire le abitazioni di sei sospettati, nonché l’ufficio di un’organizzazione, e sequestrare documenti bancari e dispositivi.
Cina, presentato primo sistema IA di progettazione automatizzata di chip
La Cina ha presentato il primo sistema al mondo di progettazione automatizza di chip basato sulla tecnologia di intelligenza artificiale (IA). Denominato QiMeng e sviluppato dall’Accademia cinese delle Scienze (CAS), congiuntamente all’Institute of Computing Technology e all’Institute of Software della CAS, il sistema è stato pubblicato su arXiv.org, archivio online gratuito dedicato agli studi scientifici. I ricercatori sostengono che QiMeng, che utilizza l’IA per gestire sia gli aspetti hardware che software della creazione del chip, riduce significativamente il coinvolgimento umano e migliora l’efficienza di progettazione accorciando i cicli di sviluppo.
Brics, Vietnam nuovo “Paese partner”
Venerdì 13 giugno il Vietnam è stato ufficialmente ammesso tra i “Paesi partner” dei Brics, il gruppo delle economie emergenti che accoglie ora la decime nazione designata come partner, a fianco di Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malaysia, Nigeria, Thailandia, Uganda e Uzbekistan. L’annuncio è arrivato dal Brasile, che per il 2025 detiene la presidenza di turno e ospiterà il summit dei leader a Rio de Janeiro il prossimo luglio.
Taiwan, ex presidente Ma Ying-jeou in visita in Cina
L’ex presidente di Taiwan, Ma Ying-jeou, è impegnato nella sua quarta visita in Cina dal termine del suo mandato nel 2016. L‘ex leader del Kuomintang, che dal 14 al 27 giugno guiderà un gruppo di giovani in visita nelle province cinesi del Fujian e del Gansu, nella giornata di domenica ha partecipato alla cerimonia di apertura del Forum annuale dello Stretto a Xiamen, dove ha incontrato il numero 4 del partito comunista cinese Wang Huning che, condannando le “forze indipendentiste” di Taipei, ha invece elogiato Ma per “dare l’esempio” nel rimuovere le interferenze e ostacoli agli scambi tra le due sponde dello Stretto”.
Nelle dichiarazioni rilasciate sabato mattina all’aeroporto di Taoyuan, Ma ha espresso la speranza che la visita possa promuovere scambi più stretti e favorire lo “sviluppo della pace” tra le due sponde dello Stretto di Taiwan. Tra le tappe previste figura anche la partecipazione al 17° Forum dello Stretto, che si è tenuto ieri a Xiamen.
Indonesia, incentivi per vasectomia a Giava Occidentale
Nei giorni scorsi la provincia indonesiana di Giava Occidentale ha avviato un programma che prevede di offrire 500 mila rupie in contanti agli uomini che si sottopongono alla vasectomia, nell’ambito degli sforzi governativi per rallentare la crescita demografica. L’iniziativa avrebbe finora coinvolto solo 60 dei 200 uomini richiedenti, ma le autorità hanno fatto sapere che prevedono di stanziare nuovi finanziamenti entro la fine dell’anno. I requisiti richiesti per sottoporsi all’intervento sono aver compiuto 35 anni di età, essere in buona salute, avere almeno due figli e il consenso delle proprie mogli. Non è la prima proposta di questo genere avanzata da Dedi Mulyadi, il governatore della provincia, che lo scorso aprile aveva suscitato polemiche dopo aver proposto la sterilizzazione obbligatoria per gli uomini sotto lo soglia di povertà in cambio dell’accesso a sussidi statali, elettricità, cibo e alloggi. Con una popolazione di circa 50 milioni di persone, Giava Occidentale è la regione più popolosa dell’Indonesia.