I titoli di oggi:
-Riprende l’export USA di software per la progettazione di chip in Cina
-Accordo Vietnam-USA, Hanoi stretta tra pressioni americane e cinesi
-Cina: “Il Pentagono provoca lo scontro, ma guerra evitabile”
-Cina-UE, Wang Yi rassicura la Germania su terre rare e Ucraina
-Seul, Lee Jae-myung risponde su dazi, Corea del nord e diritti del lavoro
-Corea del Sud, 180 carri armati venduti alla Polonia
-Indonesia, traghetto affonda vicino a Bali: 6 morti e decine di dispersi
-Cina, aumenta l’uso di conduttori televisivi generati dall’IA
Commercio, riprende l’export USA di software per la progettazione di chip in Cina
Gli Stati Uniti hanno revocato le restrizioni all’export di software per la progettazione di chip verso la Cina. Aziende chiave come Synopsys, Cadence e Siemens, che insieme detengono il 70% del mercato dei software di progettazione di chip, stanno ripristinando l’accesso ai loro prodotti in Cina. La mossa rientra negli accordi stipulati durante i recenti colloqui commerciali di Londra, riguardanti anche terre rare e altri beni. Tra questi spicca l’etano, per cui nel 2024 quasi il 50% delle esportazioni statunitensi erano state verso la Cina.
Accordo Vietnam-USA, Hanoi stretta tra pressioni americane e cinesi
L’accordo commerciale del Vietnam con gli Stati Uniti, celebrato come un successo, mette il Vietnam in una posizione scomoda con la Cina, dicono gli analisti. Il fattore di rischio principale è la tassa del 40% annunciata da Trump sui beni trasbordati, i beni per cui il Vietnam fa solo da transito, soprattutto se dovesse essere applicata anche su beni vietnamiti con componenti cinesi. L’obiettivo USA è colpire le triangolazioni commerciali, con cui Pechino ha ampiamente aggirato i dazi americani. Questo scenario ha già scatenato reazioni dure da Pechino. “Ci opponiamo fermamente a qualsiasi tentativo di trovare un accordo a scapito degli interessi della Cina”, ha dichiarato il portavoce del Ministero del Commercio cinese He Yongqian.
Cina: “Hegseth provoca lo scontro” ma “guerra Cina-USA inconcepibile ed evitabile”
Un alto funzionario cinese ha definito la guerra tra Stati Uniti e Cina “inconcepibile” ed “evitabile”. Parlando dal World Peace Forum tenutosi a Pechino il 3 luglio, Liu Jianchao, capo del Dipartimento internazionale del Partito comunista cinese, ha risposto alle recenti dichiarazioni del segretario della Difesa americano Pete Hegseth, definendole una “nuova incarnazione di una mentalità egemonica”. “Quello che [Hegseth] vuole veramente è la forza, non il dialogo, e provocare lo scontro, non la pace e l’armonia”, ha continuato. Su Taiwan, Liu ha ribadito la posizione cinese, aggiungendo che “gli Stati Uniti devono rispettare la sovranità della Cina su questo tema”.
“La Cina non consegna armi alle parti in guerra”: Wang Yi rassicura l’UE su terre rare e Ucraina
“La Cina non consegna armi alle parti in guerra”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi durante la sua visita a Berlino, in conferenza stampa con l’omologo tedesco Johann Wadephul. La dichiarazione è arrivata in risposta a Wadephul, che ha chiesto alla Cina “sforzi credibili e concreti” per usare la sua “significativa influenza” per la pace tra Russia e Ucraina, facendo “tutto il possibile” affinchè materiali cinesi non finiscano a “sostenere questa guerra.”
Wadephul ha anche criticato restrizioni cinesi all’export di terre rare, definendole “pratiche distorsive del mercato unilaterali e spesso opache” che causano “grande preoccupazione” per le aziende tedesche. Wang ha minimizzato, dicendo che le restrizioni, essendo le terre rare sono “comuni a livello internazionale” per tutti i beni a duplice uso militare e civile, comprese le terre rare, ma che il “anche nell’interesse della pace e della stabilità mondiale”, ma che il “normale” fabbisogno tedesco ed europeo di terre rare verrà soddisfatto.
Seul, Lee Jae-myung parla di dazi, Corea del nord e diritti sul lavoro
Nella prima grande conferenza stampa da presidente della Corea del sud, Lee Jae-myung ha dato segnali di discontinuità rispetto al predecessore Yoon Suk-yeol, che non ha nominato. Affrontando la stampa con toni distesi, Lee ha sottolineato la necessità di risanare le divisioni interne dopo il terremoto politico degli ultimi mesi. Parlando dei colloqui commerciali con gli USA, che ha definito “difficilissimi”, Lee ha ammesso la difficoltà di trovare un accordo prima del 9 luglio, quando le tariffe dovrebbero entrare in vigore. Sulla Corea del Nord, il presidente ha sottolineato l’importanza di combinare diplomazia e deterrenza, paragonando le tensioni a un matrimonio in crisi. Più caute ed evasive invece le risposte sulla potenziale riduzione della settimana lavorativa.
Corea del Sud, 180 carri armati venduti alla Polonia
La Polonia e la Corea del Sud hanno concluso un accordo da 6 miliardi di dollari per 180 carri armati K2, di cui il primo lotto sarà consegnato entro la fine del 2025. 63 carri, infatti, saranno assemblati in Polonia con il supporto sudcoreano, così da accelerare le consegne, consentendo alla Polonia di inviare il prima possibile un maggior numero dei suoi carri armati più vecchi come i T-72 e PT-91 all’Ucraina. L’accordo segue un contratto del 2022 per altri 180 K2, e rientra nel piano della Polonia prevede di acquistare circa 1.000 carri armati K2. Il ruolo di Seul come esportatore di armi e dispositivi militari è sempre più importante a livello globale.
Cina, aumentano i conduttori televisivi generati con l’intelligenza artificiale
In Cina si sta sperimentando l’uso di conduttori generati dall’intelligenza artificiale (IA), anche su grandi reti come CCTV e Hangzhou Culture Radio Television Group. Quest’ultima, durante lo scorso Capodanno lunare, ha per la prima volta sostituito completamente gli esseri umani con conduttori IA. Il loro realismo ha impressionato il pubblico, ma ha suscitato ansia tra i giornalisti e gli studenti di giornalismo. Le scuole di giornalismo si stanno adattando, aggiornando i programmi per aiutare i futuri conduttori a rimanere competitivi in un campo sempre più automatizzato.
Indonesia, traghetto affonda vicino a Bali: almeno 6 morti e 30 dispersi
Almeno sei persone sono morte e circa 30 risultano disperse dopo che un traghetto con 65 persone a bordo è affondato mercoledì scorso vicino a Bali, in Indonesia. Il KMP Tunu Pratama Jaya era in viaggio dal porto di Banyuwangi (Giava orientale), verso Bali quando è affondato circa 30 minuti dopo la partenza. Finora sono state tratte in salvo 29 persone. Le ricerche sono state interrotte giovedì sera a causa della scarsa visibilità e riprenderanno venerdì. Le autorità sospettano che a bordo potessero esserci più passeggeri di quelli elencati ufficialmente. Le cause sono ancora oggetto di indagine.