I titoli di oggi:
- Putin aggiorna Xi sui negoziati con Trump
- Cina, pubblicato il Documento n.1 per lo sviluppo rurale
- Cina, spesa pubblica per previdenza sociale ancora troppo bassa
- Tesla lancia nuovo software di guida autonoma per la Cina
- Russia, Shoigu in visita ufficiale in Malesia e Indonesia
- Cina-Usa: Trump annuncia maxi-tariffe su navi cinesi
- Corea del Sud, scontri nelle università tra pro e contro Yoon
- Indonesia, nasce secondo fondo sovrano tra le polemiche
Xi Jinping e Vladimir Putin hanno avuto ieri la loro seconda telefonata dall’inizio del nuovo anno. Secondo Xinhua, la “lunga” conversazione ha visto i due leader confermare il valore strategico delle relazioni bilaterali. Il presidente cinese ha detto all’omologo russo che il partenariato ha “un forte slancio endogeno e un valore strategico unico” e di “lungo periodo”, anche per via della vicinanza geografica. “Le relazioni Cina-Russia andranno avanti con calma nonostante le vicissitudini internazionali” ha dichiarato Xi, ribadendo che il partenariato non è mirate a colpire “terze parti”. Da parte sua Putin ha aggiornato il leader cinese sulle interlocuzioni con gli Stati Uniti in merito alla guerra in Ucraina. La telefonata con Xi sembra voler smentire la possibilità che la mediazione di Trump nel conflitto possa portare a una rottura tra Russia e Cina. Secondo questa teoria, l’obiettivo del tycoon sarebbe quello di calmare le acque in Europa per dedicare tutti i suoi sforzi a contenere Pechino, considerato la vera minaccia per gli Stati Uniti. Ma ci sono molti buoni motivi per ritenere questa strategia inapplicabile. Già solo il fatto che i due “veri amici” si siano parlati il giorno dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina prova quanto siano allineati gli interessi geopolitici dei due paesi, a prescindere dalle preoccupazioni dell’Ue.
Intanto sempre ieri Pechino si è espressa a favore di una risoluzione sull’Ucraina presentata dagli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in cui Mosca non figura come aggressore. Regno Unito, Francia, Danimarca, Grecia e Slovenia si sono astenuti.
Cina, pubblicato il Documento n.1 per lo sviluppo rurale
Domenica 23 febbraio il governo cinese ha pubblicato il Documento n.1, testo che delinea le priorità per lo sviluppo agricolo e la rivitalizzazione delle aree rurali per il 2025. Quasi un terzo del testo è dedicato alla sicurezza alimentare, declinata per la prima volta nel concetto di “nuova produttività agricola di qualità“. Inoltre, il documento sottolinea che ai residenti urbani non è consentito acquistare case e fattorie rurali e che ai quadri in pensione è vietato occupare terreni nelle aree rurali per costruire case. Sul piano degli investimenti a beneficiare sarà la meccanizzazione agricola, la diffusione dell’intelligenza artificiale nel settore e il rafforzamento della ricerca sulle biotecnologie applicate all’agricoltura. A questo proposito il documento promuove l’uso di strumenti finanziari, come obbligazioni speciali e prestiti agevolati per sostenere progetti nelle aree rurali. Previsto anche un rafforzamento del sistema di credito agricolo e della supervisione sui fondi destinati allo sviluppo rurale. Centrale anche il discorso sulla povertà rurale, con l’obiettivo di sostenere dei progetti sostenibili sul lungo termine.
Cina-Usa: Trump annuncia maxi-tariffe su navi cinesi
Washington sta valutando delle maxi-tariffe sulle navi cinesi e su quelle costruite nei cantieri cinesi. Se approvate le misure renderanno ogni scalo portuale negli Stati Uniti, per qualsiasi nave gestita da interessi cinesi, soggetto o a una tariffa di un milione di dollari per nave, per qualsiasi nave di qualsiasi dimensione, dai rimorchiatori alle Vlcc, oppure di 1.000 dollari per tonnellata di portata lorda. Ogni scalo in un porto statunitense per ogni nave costruita in Cina, ma gestita da interessi non cinesi, sarà soggetto a una tariffa fino a 1 milione di dollari, a seconda della percentuale di navi costruite in Cina nella flotta di quell’operatore. Gli operatori che hanno nuove costruzioni in ordine in Cina dovranno affrontare tariffe aggiuntive fino a 1 milione di dollari per scalo in un porto. Se un operatore possiede una nave costruita negli Stati Uniti, ogni scalo in un porto di quella nave negli Stati Uniti potrebbe generare un rimborso fino a 1 milione di dollari per ingresso. La decisione, che potrebbe avere un impatto importante su colossi come Cosco, Maersk e MSC, punta a “contrastare pratiche sleali della Cina nel settore del commercio marittimo”. La misura, ancora in consultazione fino al 24 marzo, si aggiunge ai nuovi dazi sulle importazioni dalla Cina.
Tesla lancia nuovo software di guida autonoma per la Cina
Tesla ha annunciato martedì che sono disponibili aggiornamenti software per i clienti cinesi, che includono la funzione Autopilot per le strade urbane, migliorando l’attuale funzione di guida assistita automatizzata. Grazie a questa nuova funzionalità, i veicoli saranno in grado di percorrere rampe di uscita e incroci, riconoscere i semafori ed eseguire azioni come andare dritti, svoltare o fare inversioni a U. Il sistema cambierà anche automaticamente corsia in base alla velocità e al percorso. Se non è impostato alcun percorso di navigazione, il veicolo selezionerà la strada migliore in base alle condizioni attuali. Secondo fonti di Us News, il software fornito in Cina è una versione meno avanzata della funzione “full self-driving” disponibile negli Stati Uniti, a causa dell’insufficiente quantità di dati circa strade e regole del traffico cinesi. Si tratta comunque di un importante vittoria per Elon Musk, che durante le sue ultime visite a Pechino aveva espresso il desiderio di vedere approvata la tecnologia nonostante le restrizioni imposte dal governo cinese.
Cina, bassa spesa pubblica per la previdenza sociale ostacola la ripresa economica
ll governo cinese spende meno per i consumi individuali rispetto alla maggior parte dei Paesi con livelli di reddito simili, e questo potrebbe ostacolare gli sforzi per rilanciare l’economia. Lo rivela il Financial Times analizzando dati della Banca Mondiale, secondo cui la spesa di Pechino per servizi come la sanità e la previdenza sociale ammonta solo al 6% del PIL, mentre le famiglie destinano alle stesse spese il 38% del loro reddito. Questa percentuale, sebbene in aumento, è ancora troppo bassa: secondo diversi economisti interpellati dal FT, occorre riorientare la spesa verso le famiglie piuttosto che verso le infrastrutture. Robin Xing di Morgan Stanley, per esempio, ha sottolineato che ampliare la previdenza sociale ridurrebbe la tendenza delle famiglie cinesi ad accumulare “risparmi precauzionali invece di consumare.” Questo stimolerebbe anche la domanda interna, che come ha ribadito il premier Li Qiang, ha un “ruolo dominante” nella crescita economica. A causa della mancanza di tutele sociali, ad oggi il consumo interno cinese è più basso di Paesi che spendono una percentuale del PIL comparabile in previdenza sociale, come Messico e USA.
Russia, Shoigu in visita ufficiale in Malaysia e Indonesia
Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu ha iniziato una visita ufficiale in Indonesia e Malaysia, che durerà dal 24 al 28 febbraio. L’ex ministro della difesa, stretto alleato del presidente Putin, userà questo viaggio per discutere di sicurezza, difesa e cooperazione bilaterale. La sua visita si allinea con i più ampi sforzi della Russia per rafforzare i suoi legami in Asia, soprattutto in risposta al congelamento dei rapporti con l’Occidente in seguito all’invasione dell’Ucraina. Per l’Indonesia, la visita potrebbe rappresentare un passo importante verso l’obiettivo di entrare nei BRICS, il blocco anti-occidentale di cui la Russia è un importante membro. Per la Malaysia, la visita di Shoigu è un nuovo segnale di avvicinamento alla Russia, a solo pochi mesi dal viaggio a Mosca del primo ministro Anwar Ibrahim, che a settembre 2024 aveva incontrato Putin durante un forum economico. Shoigu verrà ricevuto oggi dal presidente indonesiano Prabowo Subianto presso il palazzo presidenziale, dando seguito agli sviluppi che a novembre hanno visto Russia e Indonesia tenere le prime esercitazioni navali congiunte.
Corea del Sud, scontri nelle università tra pro e contro Yoon
Le manifestazioni pro e contro l’impeachment dell’ex presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol continuano a diffondersi nei campus universitari sudcoreani. Dopo le proteste all’Università Nazionale di Seoul e all’Università Yonsei, il 21 febbraio le tensioni hanno causato scontri anche alla Korea University. Due manifestazioni opposte, una a favore e una contro l’ex presidente, si sono tenute contemporaneamente. Secondo la polizia, i sostenitori di Yoon erano circa 340, mentre i manifestanti pro-impeachment erano solo 165. In entrambi i casi, tuttavia, la maggioranza dei partecipanti non erano studenti, bensì cittadini esterni all’università, tra cui diversi Youtuber. L’incontro tra i due gruppi è sfociato nello scontro fisico, costringendo l’università a chiamare i soccorsi e a valutare l’intervento della polizia per le proteste future. Si sta inoltre considerando di applicare anche nei campus l’Assembly and Demonstration Act, da cui le proteste studentesche sono generalmente esentate. Anche gli organi studenteschi hanno espresso preoccupazione per la sicurezza nei campus, in particolare riguardo alle interferenze esterne infiltratesi tra i manifestanti.
Intanto oggi Yoon è atteso in tribunale per l’ultima udienza del processo per impeachment, la cui sentenza è prevista per la seconda settimana di marzo.
Indonesia, nasce secondo fondo sovrano tra le polemiche
Lunedì 24 febbraio il governo indonesiano ha lanciato il suo secondo fondo sovrano, suscitando accese polemiche dovute al fatto che i finanziamenti richiederanno ingenti tagli alla spesa pubblica, pari a 25 miliardi di dollari. Danantara, questo il nome del fondo, gestirà asset per 900 miliardi di dollari, collocandosi tra i maggiori al mondo. L’obiettivo del presidente Prabowo Subianto è di alzare il tasso di crescita economica al +8%, che segue il trend di molte economie asiatiche nel rafforzare il controllo sugli asset statali.