In Cina e Asia — Pechino smentisce voci su base cinese nel Pacifico

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Pechino smentisce voci su base cinese nel Pacifico

L’abasciata cinese smentisce la possibilità di aprire una base nel paese del Pacifico, sul modello di quella già aperta in Gibuti, Africa orientale. Ridicolo, dice l’ambasciatore cinese. La notizia è stata diffusa dall’agenzia australiana Fairfax Media. Sull’isola sono presenti numerosi progetti infrastrutturali finanziati da Pechino, tra cui la costruzione di un molo appaltata ad una società con sede a Shanghai. Canberra sembra però poco intenzionata ad assistere inerme a un’ascesa cinese nel Pacifico meridionale. È così invita Vanuatu e tutti i piccoli stati isolani dell’area a considerare l’Australia come primo partner per la sicurezza e lo sviluppo. Intanto continuano le tensioni sul Mar cinese meridionale dove a seguito di un’esercitazione militare cinese alcuni caccia f18 Usa si sono alzati in volo dalla portaerei Theodore Roosevelt per ricognizione.

Cina, delegazione di artisti in Corea del Nord

Una delegazione di artisti cinesi sarà in Corea del Nord per un festival primaverile a Pyongyang a poche settimane dalla visita di Kim Jong-un a Pechino. La delegazione sarà guidata dal capo del dipartimento internazionale del partito comunista cinese Song Tao. Quest’ultimo viaggio diplomatico è segno di un riavvicinamento tra Cina e Corea del Nord dopo mesi di tensione seguiti ai test balistici e nucleari di Pyongyang.

I problemi di Abe alla vigilia del viaggio negli Usa

Il primo ministro Shinzo Abe è coinvolto in uno scandalo duplice che riguarda la vendita di un terreno dismesso dallo stato a prezzi scontati a un operatore scolastico nazionalista vicino alla famiglia del premier. Lo scandalo si è allargato al ministro delle finanze Taro Aso da cui secondo indiscrezioni sarebbe partito l’ordine di falsificare alcuni documenti ufficiali relativi al caso. Per gli osservatori ci sono tutti gli elementi per un cambio al vertice a Tokyo. I tassi di approvazione sono ai livelli del 2009 — anno in cui il partito liberal-democratico perse la maggioranza- e Abe sembra tagliato fuori anche dai tavoli delle trattative internazionali sulla Corea del Nord.