La Cina pensa di concedere libertà di figlio alle coppie entro 2, 3 anni. Rinviato il processo all’ex numero 9 del Politburo Zhou Yongkang. Divieto di uso dello smartphone per i militari. Tolte le restrizioni per l’accesso a West Papua dall’Indonesia. Libera l’ex star del cinema Jayalaalitha. CINA – Libertà di figlio in 2-3 anni
Nel giro di poco tempo, la Cina metterà fine alla politica del figlio unico che ha contraddistinto e condizionato l’andamento demografico del Paese negli ultimi 40 anni. È questa la voce sempre più insistente, rilanciata anche dai media di Stato.
A oggi, esistono già molte eccezioni al controllo delle nascite (nelle campagne, per le minoranze etniche) e nell’ambito delle riforme decise a fine 2013 si stabilì che anche le coppie urbane possono avere due figli se uno dei genitori è figlio unico. Si va verso la totale “liberalizzazione” perché la Cina invecchia e la forza lavoro diminuisce.
CINA – Zhou Yongkang, processo rinviato
La tigre morde. Il processo a Zhou Yongkang, l’ex zar della sicurezza caduto in disgrazia, sarà probabilmente rimandato perché l’accusa vuole raccogliere più prove contro di lui. L’indiscrezione, emersa in questi giorni, lascia presupporre che il più importante imputato cinese degli ultimi 40 ani (dai tempi della banda dei quattro) si stia difendendo con le unghie e con i denti, invece di controfirmare la (quasi) consueta confessione.
Dopo il precedente di Bo Xilai, che ribattè colpo su colpo all’accusa, potremmo assistere a un discreto spettacolino anche in questo processo che, ricordiamolo, vede Zhou imputato di corruzione, abuso di potere e divulgazione di segreti di Stato.
CINA – Militari, non usate lo smartphone
Foto: AP/Ng Han Guan
L’Esercito Popolare di Liberazione invita i propri membri a lasciare a casa smartphone e altri “portable device” (come i nuovi smartwatch) quando in servizio. I gingilli elettronici rendono infatti identificabile la posizione del soldato attraverso la geolocalizzazione e le forze armate cinesi, così come altre istituzioni di Stato, sono ormai da un paio d’anni alla ricerca di contromisure tecnologiche per non essere “spiate” da potenze straniere (leggi Usa).
All’origine dei timori, la descrizione fatta da Edward Snowden delle tecniche di spionaggio da parte della NSA statunitense.
INDONESIA – Niente più restrizioni a Papua
Il presidente indonesiano Joko Widodo ha tolto le restrizioni per i giornalisti stranieri a West Papua. La provincia, ricca di materie prime, è attraversata da un movimento secessionista bersaglio della repressione militare e governativa, denunciata dai gruppi per la tutela dei diritti umani.
I giornalisti stranieri avevano bisogno di un visto speciale. Il presidente ha inoltre graziato cinque prigionieri politici papuani, in carcere per un assalto a una struttura militare.
INDIA – Libera Jayalalithaa in Tamil Nadu
Foto credit: bbc.com
Nella mattinata di oggi la leader del DMK ed ex eroina del grande schermo Jayalalithaa è stata assolta in secondo grado dalle accuse di fondi illeciti durante l’ultimo mandato a capo del governo locale del Tamil Nadu. 20 mesi fa la corte di Chennai l’aveva accusata, assieme a tre compagni di partito, di essersi appropriata di oltre 10 milioni di dollari attraverso fondi neri all’interno della propria attività politica.
La notizia dell’assoluzione è stata accolta da festeggiamenti per strada di migliaia di sostenitori, in linea col culto della personalità che permea la maggioranza dei leader politici indiani. La sentenza ha anche alimentato una certa insofferenza da parte dell’opinione pubblica rivolta al sistema giudiziario indiano, criticato per la disparità di trattamento riservata ai "potenti". Solo pochi giorni prima, la megastar di Bollywood Salman Khan era stata condannata a 5 anni di reclusione per un omicidio colposo, pena sospesa dopo nemmeno 48 ore.
[Foto credit: telegraph.co.uk]