I titoli di oggi:
- Pechino annuncia centro internazionale dello yuan digitale
- Da Pechino 1,5 miliardi di yuan all’Asia centrale
- Cina, vietato mangiare fuori in più di tre: regole più rigide per contenere corruzione e spesa pubblica
- G7, von der Leyen critica la Cina su terre rare e sovrapproduzione industriale
- Israele-Iran, Xi Jinping chiede de-escalation
- Cina, testata con successo prima interfaccia cervello-computer
- Anche l’India intravede il futuro calo demografico
- Asia-Pacifico: esercitazione congiunta tra le guardie costiere di Giappone, Filippine e Stati Uniti
- Corea del Nord, Kim incontra Shoigu per la seconda volta in due settimane
- Continuano le tensioni tra Thailandia e Cambogia
Il governatore della Banca centrale cinese, Pan Gongsheng, ha annunciato oggi, 18 giugno, la creazione di un centro operativo internazionale dedicato allo yuan digitale. Lo riporta l’agenzia di stampa statale Xinhua, secondo la quale l’obiettivo del centro sarà promuovere l’internazionalizzazione della valuta digitale e sviluppare servizi finanziari di mercato. “La situazione in cui un’unica valuta sovrana domina i pagamenti transfrontalieri sta cambiando gradualmente”, ha affermato Pan alludendo alla posizione traballante del dollaro, che sta risentendo della guerra tariffaria avviata da Trump. L’annuncio, avvenuto durante il Forum di Lujiazui a Shanghai, fa seguito agli sforzi del presidente cinese Xi Jinping per trasformare la Cina in una potenza finanziaria con una valuta sufficientemente stabile da svolgere un ruolo crescente nel commercio globale.
Da Pechino 1,5 miliardi di yuan all’Asia centrale
“La Cina è disposta a fornire 1,5 miliardi di yuan di sovvenzioni ai paesi dell’Asia centrale quest’anno per sostenere progetti di sostentamento e sviluppo di interesse comune per ciascun paese”. Lo ha dichiarato il presidente cinese Xi Jinping nel discorso tenuto ieri in occasione del vertice Cina-Asia Centrale ospitato dalla capitale del Kazakistan, Astana. Il leader cinese ha aggiunto che verranno inoltre offerte “3.000 opportunità di formazione ai paesi dell’Asia centrale nei prossimi due anni”. L’incontro, che segue la prima edizione del 2023 tenuta a Xi’an, si è concluso con la firma del Trattato di Buon Vicinato Permanente e Cooperazione Amichevole, definito da Xi “un’iniziativa innovativa nella diplomazia di vicinato della Cina”. Oltre alla promozione di sinergie nei settori energetico e infrastrutturale, i bilaterali con gli omologhi di Tajikistan e Turkmenistan hanno permesso al leader cinese di rinnovare l’invito a rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza con rimandi espliciti alla lotta contro il terrorismo e alla necessità di prevenire “rivoluzioni colorate”.
Cina, vietato mangiare fuori in più di tre: regole più rigide per contenere corruzione e spesa pubblica
Vietato mangiare fuori in più di tre persone, bere alcol durante i banchetti o tenere piante in ufficio. Sono alcune delle direttive a cui sono sottoposti i dipendenti pubblici cinesi dallo scorso mese per limitare la spesa pubblica e mantenere la disciplina tra i funzionari. Le regole, applicate con una certa discrezionalità dalle varie province del paese, integrano le “norme in otto punti”, il codice di condotta introdotto da Xi Jinping nel 2012 volto a frenare la corruzione dilagante nell’apparato amministrativo cinese. La missione del presidente è diventata ancora più importante da quando le incertezze economiche hanno lasciato le casse dei governi locali a corto di fondi. Con il risultato che il numero di quadri sanzionati a livello nazionale per aver violato le norme sul risparmio è aumentato vertiginosamente dalle 9.292 di febbraio alle oltre 16.500 di aprile, l’ultimo mese per cui sono noti i dati.
G7, von der Leyen critica la Cina su terre rare e sovrapproduzione industriale
Il 16 giugno, durante il suo discorso al summit del G7, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha criticato duramente la Cina, accusandola di “inondare i mercati con la sovrapproduzione industriale che il mercato cinese non può assorbire” e di sfruttare in modo non concorrenziale il suo dominio nel settore delle terre rare. “Nessun singolo paese dovrebbe controllare l’80-90% delle materie prime essenziali”, ha detto von der Leyen, che ha definito quello di Pechino uno “schema di dominio, dipendenza e ricatto”. La presidente della Commissione Europea ha poi detto che la Cina non può continuare a definirsi un paese in via di sviluppo e che Pechino “ha ampiamente dimostrato di non essere disposta a vivere all’interno dei vincoli del sistema internazionale basato sulle regole”. Le parole di von der Leyen non si discostano troppo dal comunicato del G7 sulle terre rare, dove si definiscono le “politiche non concorrenziali” della Repubblica popolare come “una minaccia” per le economie del gruppo.
Il tono delle dichiarazioni di von der Leyen non corrisponde però a quello tenuto negli ultimi mesi, durante i quali l’Ue si era mostrata più accomodante con Pechino a seguito del ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump. È possibile che von der Leyen abbia voluto mandare un messaggio alla Cina, considerata troppo restia nel fare concessioni commerciali all’Unione. A conferma di questo, secondo fonti del Financial Times, Bruxelles avrebbe rifiutato di tenere un incontro economico di alto livello con Pechino prima del vertice Cina-Ue del 24 e 25 luglio. “Non vediamo progressi”, ha detto un funzionario europeo al quotidiano britannico.
Israele-Iran, Xi Jinping chiede de-escalation
Durante il suo incontro con il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, a margine del vertice Cina-Asia Centrale del 17 giugno, il leader cinese Xi Jinping ha detto che Israele e Iran “dovrebbero lavorare per attenuare il conflitto il prima possibile ed evitare un’ulteriore escalation delle tensioni”. La Cina è pronta a rivestire un “ruolo costruttivo”, ha dichiarato Xi, aggiungendo che Pechino è “preoccupata” dall’aumento delle tensioni in Medio Oriente provocate dall’attacco di Tel Aviv a Teheran. Intanto la Repubblica popolare ha iniziato a evacuare i cittadini cinesi residenti in Iran.
Cina, testata con successo prima interfaccia cervello-computer
Secondo il Global Times, alcuni ricercatori cinesi avrebbero impiantato con successo su un paziente tetraplegico una interfaccia cervello-computer (BCI), una tecnologia che permette ai segnali del cervello di controllare un dispositivo esterno, scollegato dal corpo. A completare questo primo test clinico è stato il Centro di eccellenza per la scienza del cervello e la tecnologia dell’intelligenza, con sede a Shanghai, in collaborazione con l’ospedale Huashan dell’Università Fudan. I ricercatori sostengono che il paziente sia stato in grado di giocare a videogame di corse e di scacchi a poche settimane di distanza dall’impianto della BCI. L’impianto utilizzato sarebbe inoltre molto più piccolo e flessibile di quelli di Neuralink, l’azienda co-fondata da Elon Musk considerata finora la più all’avanguardia nel settore. Il prossimo passo sarà consentire ai pazienti di azionare un braccio robotico per compiere azioni complesse, sostiene il team di ricercatori, che pensa di poter lanciare il prodotto sul mercato entro il 2028.
Anche l’India intravede il futuro calo demografico
Secondo un report del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), nel 2025 il tasso di fecondità medio delle donne indiane è sceso a 1,9, cioè al di sotto della soglia di sostituzione (2,1). Ciò significa che anche l’India ha imboccato la strada del calo demografico, sebbene l’UNFPA preveda che la popolazione indiana continuerà a crescere fino a 1,7 miliardi di abitanti (contro gli attuali 1,46 miliardi) prima di iniziare a diminuire tra circa 40 anni. Il calo nel tasso di fecondità indiano riflette un fenomeno di transizione demografica proprio di tutte le società in fase di sviluppo, dove il miglioramento del livello di istruzione, assistenza sanitaria e parità di genere comporta una riduzione del numero dei nuovi nati, dovuta anche ad altri fattori come l’urbanizzazione e l’aumento dei costi da sostenere per crescere un bambino. A dire il vero, già da tempo molte delle zone più ricche dell’India viaggiano al di sotto della soglia di sostituzione: se il tasso di fecondità è ancora su buoni livelli lo si deve alle aree più povere del paese, che alzano la media.
Asia-Pacifico: esercitazione congiunta tra le guardie costiere di Giappone, Filippine e Stati Uniti
Il 16 giugno sono iniziate delle nuove esercitazioni congiunte tra le guardie costiere di Giappone, Filippine e Stati Uniti, che condurranno varie simulazioni di ricerca e soccorso a largo della costa sud-occidentale del Giappone. Si tratta della seconda esercitazione di questo tipo tra le guardie costiere dei tre paesi dopo la prima organizzata nel 2023. Negli ultimi anni le Forze di Autodifesa del Giappone hanno iniziato a lavorare a più stretto contatto con gli eserciti di Stati Uniti e Filippine, in quella che viene considerata una risposta alle rivendicazioni della Cina nel mar Cinese meridionale e orientale.
Intanto, a margine del G7, il nuovo presidente della Corea del Sud, Lee Jae Myung, e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba si sono impegnati ad approfondire le relazioni bilaterali. Si tratta del primo incontro tra i due dopo la vittoria schiacciante di Lee alle presidenziali sudcoreane. Investito del nuovo ruolo, l’ex leader del partito democratico ha assunto una posizione più centrista rispetto al passato anticipando una continuità con la politica estera di Yoon Suk-yeol, che ha rafforzato i rapporti con Stati Uniti e Giappone.
Corea del Nord, Kim incontra Shoigu per la seconda volta in due settimane
Il 17 giugno il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, ha incontrato a Pyongyang per la seconda volta in due settimane il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un. I due avevano già tenuto un colloquio il 4 giugno, che si somma a un altro incontro risalente allo scorso 21 marzo. Secondo un comunicato del Consiglio di Sicurezza russo, Shoigu ha incontrato Kim su “istruzione speciale” del presidente Vladimir Putin per parlare di alcune questioni relative al trattato di Partenariato Strategico Globale firmato dai due paesi a giugno 2024, che prevede anche un accordo di mutua difesa. I due hanno tenuto delle consultazioni di sicurezza su vari temi, riportano i media russi, ed è quindi probabile che abbiano parlato della guerra in Ucraina. Tra le altre cose, la Corea del Nord si è impegnata a inviare una “divisione di costruttori, due brigate militari [di] 5.000 persone”, nonché 1.000 sminatori per fornire aiuto nella “ricostruzione” della regione di Kursk. Secondo l’intelligence britannica, più di 6 mila soldati nordcoreani sarebbero morti nel tentativo di riconquistare la regione russa di Kursk.
Continuano le tensioni tra Thailandia e Cambogia
Non accennano a placarsi le tensioni tra Thailandia e Cambogia dopo lo scontro a fuoco tra i due eserciti che lo scorso 28 maggio ha provocato al morte di un soldato cambogiano. Le parti sono in disaccordo su come gestire le dispute territoriali in varie zone del confine, e il 17 giugno la Cambogia ha deciso di impedire il transito dei prodotti agricoli thailandesi nel paese in ritorsione alla decisione di Bangkok di chiudere alcuni dei valichi di frontiera. La misura di Phnom Penh segue, tra le altre, la decisione di tagliare la connessione internet ed elettrica con la Thailandia, di ridurre la durata massima del visto concesso ai cittadini thailandesi (misura poi reciprocata da Bangkok) e di bloccare i programmi televisivi thai in Cambogia.
Un incontro di due giorni tra le parti, organizzato il 14 e 15 giugno, non ha prodotto alcun risultato concreto, e un altro colloquio che era in programma nelle prossime settimane è stato rimandato. Nei giorni scorsi, invece, il governo cambogiano ha chiesto alla Corte Internazionale di Giustizia di decidere sulla sovranità di almeno quattro zone contese (maggiori dettagli nella rubrica L’Altra Asia).