I titoli di oggi:
- Pechino affina legge anti-sanzioni
- La Cina nel mirino delle tariffe Usa contro il Venezuela
- BYD supera Tesla per fatturato
- Cina, allarme per fiume contaminato con alti livelli di tallio
- Cina, boom di navi cargo per sostenere l’export di auto: tensioni con gli Usa
- Cina, allarme per fiume contaminato con alti livelli di tallio
- Malaysia, stretta sui chip Nvidia sotto pressione Usa
- Lula in Giappone per rafforzare i legami commerciali
- Giappone, nuova catena di comando unica per le forze di Autodifesa
La Cina ha divulgato lunedì 22 disposizioni per rafforzare l’attuazione della legge anti-sanzioni, approvata a giugno 2021. Secondo le nuove regole, qualsiasi paese straniero che adotti misure restrittive discriminatorie contro organizzazioni e cittadini cinesi, che interferisca negli affari interni della Cina o ne metta a repentaglio la sovranità, può essere soggetto a contromisure specifiche. Chiunque viene inserito nell’elenco anti-sanzioni può essere sottoposto a pene come l’interdizione all’ingresso in Cina, il divieto di fare affari nel paese e la confisca o il congelamento dei beni.
La legge stabilisce tuttavia che qualsiasi individuo o organizzazione soggetta a contromisure può richiedere la sospensione, la modifica o l’annullamento delle misure purché sia in grado di provare di aver corretto il proprio comportamento ed eliminato le conseguenze. I regolamenti sollecitano inoltre un migliore coordinamento tra i dipartimenti, incluso il rafforzamento della condivisione delle informazioni, nonché una maggiore trasparenza nel processo di contromisure. L’Articolo 16 sembra pensato apposta per Marco Rubio, dal momento che permette di condurre attività con gli individui soggetti a restrizioni “in circostanze speciali”, previa segnalazione alle autorità competenti di “fatti e motivazioni”.
BYD supera Tesla per fatturato
Le vendite di BYD nel 2024 hanno oltrepassato la soglia dei 100 miliardi di dollari (107,2 miliardi di dollari), più di Tesla. Nei dodici mesi conclusi il 31 dicembre, il colosso cinese ha registrato un fatturato di 777 miliardi di yuan, in aumento del 29%, rispetto ai 97,7 miliardi di dollari dell’azienda fondata da Elon Musk. È ancora sotto ma quasi a pari merito in termini di numero di auto elettriche vendute: 1,76 milioni contro 1,79 milioni di Tesla, sebbene BYD stravinca se si includono tutte le vendite, comprese quelle dei veicoli ibridi per passeggeri. Il segreto del successo dell’azienda cinese sta nel lancio di nuove auto elettriche e ibride dotate di funzionalità high-tech, che le hanno permesso di dominare il mercato interno, nonostante la competizione sempre più agguerrita.
La Cina nel mirino delle tariffe Usa contro il Venezuela
Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato sulla sua piattaforma Truth una “tariffa secondaria” su Caracas, in base alla quale “qualsiasi paese che acquisti petrolio e/o gas dal Venezuela sarà costretto a pagare una tariffa del 25% agli Stati Uniti su qualsiasi commercio che faccia con il nostro paese”. Sebbene l’ordinanza non specifichi esattamente l’obiettivo delle misure, specifica che se verranno imposte alla Cina saranno applicate anche a Hong Kong e Macao. A parte il Venezuela, la Cina è l’unico paese menzionato nell’ordinanza.
Cina, allarme per fiume contaminato con alti livelli di tallio
Livelli elevati di tallio sono stati registrati in un fiume nella provincia centrale dello Hunan, fondamentale per la vita della popolazione locale. Le autorità hanno riferito che i livelli anomali del metallo pesante tossico hanno reso pericolosa per il consumo la fornitura idrica in diverse città lungo il fiume Leishui, un affluente dello Xiangjiang, il principale corso d’acqua della provincia.
Malaysia, stretta sui chip Nvidia sotto pressione Usa
La Malaysia prevede di inasprire il regolamento sui semiconduttori in seguito alle pressioni degli Stati Uniti per limitare il flusso di chip avanzati verso la Cina. Washington ha chiesto a Kuala Lumpur di monitorare attentamente le spedizioni di chip Nvidia per evitare che finiscano in mani cinesi, ha dichiarato il ministro del Commercio Tengku Zafrul Aziz al Financial Times. Gli Stati Uniti stanno indagando se la società cinese DeepSeek abbia utilizzato chip statunitensi, la cui esportazione nella Repubblica popolare è limitata dalle normative vigenti. Intanto, la Malaysia sta esaminando un caso legato a una frode a Singapore, da cui alcuni server contenenti chip soggetti a restrizioni potrebbero essere stati esportati illegalmente.
Lula in Giappone per rafforzare i legami commerciali
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha raggiunto il Giappone in visita ufficiale e accompagnato da una delegazione di 100 imprenditori. L’incontro con il premier Shigeru Ishiba, previsto per il 26 marzo, verterà sullo sviluppo congiunto di biocarburanti e sul libero scambio, in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti su acciaio e altre importazioni. Un tema strategico per lo sviluppo dei legami commerciali tra i due paesi, con il Brasile che, secondo esportatore di acciaio negli Usa, sta cercando di diversificare i propri partner commerciali, mentre Tokyo mira a bilanciare l’influenza cinese. Lula parteciperà anche a un forum economico e ribadirà le scuse per la persecuzione della diaspora giapponese in Brasile durante la Seconda guerra mondiale.
Giappone, nuova catena di comando unica per le forze di Autodifesa
Il Giappone ha istituito un comando operativo unificato per le sue forze di Autodifesa (SDF, le forze armate giapponesi), garantendo una maggiore coordinamento tra esercito, marina e aeronautica. Il nuovo quartier generale, inaugurato a Tokyo nella giornata di lunedì 24 marzo, ha l’obiettivo di rafforzare la capacità militare del paese di fronte alle sfide poste da Cina e Corea del Nord. Oltre all’aumento della spesa per la difesa, il Giappone ha inaugurato una nuova unità ispirata ai Marine statunitensi. La riforma avvicina Tokyo agli standard operativi di Usa e Cina, mentre proseguono i negoziati con Washington per migliorare l’interoperabilità militare tra i due alleati. Anche se i tagli alla spesa programmati da Trump potrebbero far deragliare il piano per l’istituzione di un comando congiunto nel paese asiatico.
Cina, boom di navi cargo per sostenere l’export di auto
La Cina sta costruendo navi per il trasporto di auto a un ritmo record, con colossi come BYD che investono in flotte proprie per garantire la continuità nelle esportazioni. L’ultima nave, capace di trasportare 8.600 veicoli, è stata assemblata in soli 200 giorni e sarà gestita da COSCO per collegare Shanghai ai porti europei. Questa strategia rientra in un piano più ampio per ridurre la dipendenza dai trasportatori stranieri, ma ha scatenato tensioni con gli Stati Uniti.
Washington ha proposto pesanti dazi sui porti che ospitano navi cinesi, nel tentativo di rilanciare l’industria cantieristica americana. Tuttavia, imprenditori e analisti avvertono che tali misure potrebbero avere un impatto devastante sull’economia statunitense, aumentando i costi di spedizione e spingendo il commercio verso Canada e Messico. La crisi è già evidente: 16 mila tonnellate di tubi d’acciaio destinate a un progetto energetico in Louisiana sono bloccate in Germania per l’incertezza sui nuovi dazi, che potrebbero far raddoppiare i costi di trasporto. Il dibattito sarà al centro di un’audizione della USTR, dove aziende e gruppi commerciali esprimeranno preoccupazioni sull’impatto delle restrizioni sul commercio globale.