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In Cina e Asia – Da Pechino sussidi a tutte le famiglie con figli piccoli

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Cina, nuovi aiuti alle famiglie con figli piccoli per contrastare il calo demografico
  • Negoziati Cina-Usa: niente scalo negli Usa per Lai
  • Cina, Shenzhen lancia regole per tutelare i fallimenti nell’innovazione
  • Ue avverte la Spagna per l’uso di Huawei in settori chiave
  • Thailandia-Cambogia, raggiunto accordo di cessate il fuoco in Malesia
  • Filippine: Marcos parla alla Nazione per ricucire la propria immagine
  • Commissione Europea: “Temu viola norme UE”
Cina, nuovi aiuti alle famiglie per contrastare il calo demografico

Il governo cinese ha annunciato l’introduzione di un sussidio nazionale da 500 dollari l’anno per ogni bambino sotto i tre anni nel tentativo di contrastare il calo delle nascite. La misura – con applicazione retroattiva dal 1° gennaio 2025 – mira a ridurre i costi per le famiglie e incentivare la natalità, in un contesto di crescente invecchiamento della popolazione. Nel 2024 si sono registrate solo 9,54 milioni di nascite, la metà rispetto al 2016, mentre la popolazione totale è calata per il terzo anno consecutivo. Secondo l’Onu il numero degli abitanti potrebbe scendere sotto gli 800 milioni entro il 2100. Più di venti amministrazioni provinciali offrono già sussidi locali, fino a 100 mila yuan per i terzi figli, ma gli analisti avvertono che tali incentivi avranno effetti limitati nel breve termine.

Negoziati Cina-Usa: niente scalo negli Usa per Lai

È cominciato ieri a a Stoccolma il terzo round di negoziati commerciali tra Cina e Stati Uniti. I rispettivi team negoziali si sono incontrati per oltre cinque ore ed è previsto riprendano i colloqui nelle prossime ore. Il rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer ha dichiarato di non aspettarsi “una svolta radicale”: “Ciò che mi aspetto è un monitoraggio continuo e una verifica dell’attuazione del nostro accordo finora, assicurandoci che i minerali essenziali fluiscano tra le parti e gettando le basi per un commercio rafforzato e bilanciato in futuro”. Qui la nostra analisi.

La distensione tra Pechino e Washington parrebbe avere già ripercussioni sulla politica estera della Casa Bianca. Secondo Financial Times e Bloomberg, l’amministrazione Trump avrebbe invitato il presidente taiwanese Lai Ching-te a non fare scalo negli Stati Uniti durante la trasferta (non confermata dal governo) che lo dovrebbe portare in America Latina, regione dove Taipei può contare ancora sul riconoscimento di diversi paesi amici.

Il clima negli States resta comunque teso. Un gruppo di senatori statunitensi bipartisan presenteranno questa settimana tre disegni di legge per esercitare pressioni sulla Cina in materia di diritti umani e sicurezza, anticipa Reuters. L’iniziativa rifletterebbe la diffusa preoccupazione che la concentrazione del presidente Trump sul commercio ammorbidisca troppo la linea americana sugli altri aspetti del rapporto con Pechino. I tre DDL riguarderebbero, rispettivamente, il divieto di ingresso negli USA ai funzionari cinesi coinvolti nei rimpatri forzati degli uiguri, misure a sostegno degli alleati diplomatici di Taiwan, e contrasto alla “repressione transnazionale” di Pechino verso dissidenti e attivisti all’estero.

Cina, Shenzhen lancia regole per tutelare i fallimenti nell’innovazione

Le autorità della metropoli meridionale di Shenzhen hanno varato nuove linee guida che escludono sanzioni per università, ospedali e aziende che falliscono in progetti finanziati dallo stato, a condizione che non emergano abusi o negligenze a essi correlati. Si tratta della prima dichiarazione ufficiale di questo tipo mai avvenuta in Cina, dove si percepiscono tensioni davanti alla crescente rivalità tecnologica con gli Stati Uniti. Le nuove regole prevedono che errori dovuti a difficoltà tecniche, cambiamenti di mercato o necessità di esplorare approcci innovativi non pregiudichino la possibilità di accedere in futuro a fondi pubblici. L’obiettivo è incentivare la sperimentazione e ridurre la paura dell’insuccesso tra i ricercatori. Shenzhen, da tempo tra i centri dell’high-tech cinese, ha già avviato piani per rafforzare l’industria dell’intelligenza artificiale e della robotica, con sussidi fino al 60% per lo sviluppo di modelli intelligenti.

Ue avverte la Spagna per l’uso di Huawei in settori chiave

Bruxelles ha ammonito la Spagna dopo che è stata diffusa la notizia di un contratto da 12 milioni di euro siglato con il gigante tech Huawei per fornire hardware destinato all’archiviazione delle intercettazioni giudiziarie. La Commissione europea ha ribadito che il colosso cinese rappresenta un fornitore “ad alto rischio”, in contrasto con le raccomandazioni Ue che invitano gli stati membri a limitarne l’accesso alle reti 5G. La scelta di Madrid ha suscitato anche l’allarme di due esponenti del Congresso Usa, che hanno chiesto di riesaminare la condivisione di dati di intelligence con la Spagna. Il governo Sanchez, tra i più aperti verso la Cina tra i 27 paesi membri, difende l’accordo sostenendo l’assenza di rischi per la sicurezza. Huawei, da parte sua, afferma che i dati resteranno sotto esclusivo controllo del cliente.

Thailandia-Cambogia, raggiunto accordo di cessate il fuoco in Malaysia

Dopo diversi giorni di scontri al confine, la Thailandia e la Cambogia hanno concordato un cessate il fuoco incondizionato, attivo dalla mezzanotte tra lunedì e martedì ora locale. L’accordo è stato negoziato in Malaysia, durante dei colloqui tra il primo ministro cambogiano Hun Manet e il primo ministro ad interim thailandese Phumtham Wechayachai mediati dal premier malaysiano, Anwar Ibrahim. Presenti anche rappresentanti cinesi e americani. Questa mattina c’è stato un incontro tra i comandanti militari di entrambe le parti, mentre per il 4 agosto è stata indetta una sessione congiunta del comitato di frontiera.

Anwar, in qualità di presidente annuale dell’ASEAN, si è offerto di coordinare una squadra di osservatori per monitorare l’attuazione dell’accordo. Il cessate il fuoco rappresenta una vittoria per l’ASEAN, seppur fragile. Secondo diversi analisti, interpellati dallo Straits Times, il risultato è in larga parte attribuibile alla leadership della Malaysia e alla volontà politica delle parti coinvolte, piuttosto che alla solidità istituzionale dell’ASEAN. Importante anche il contributo delle pressioni esterne, soprattutto della Cina e degli Stati Uniti: Trump aveva minacciato di sospendere le trattative commerciali con entrambi i paesi fino al cessate il fuoco. 

Filippine: Marcos parla alla Nazione per ricucire la propria immagine

Ferdinand Marcos Jr. ha utilizzato il suo quarto discorso sullo stato della nazione per rivendicare la propria autorità in un momento di difficoltà interne. Durante il suo intervento, il 28 luglio, il presidente filippino ha presentato una serie di promesse di stampo populista volte a migliorare i programmi di welfare per i cittadini, come la dialisi gratuita nei centri sanitari statali, il pagamento degli straordinari non ancora versati agli insegnanti, la fornitura di elettricità e acqua nelle aree più remote e il potenziamento dei servizi di trasporto per i principali centri urbani.

Ma il momento più significativo del discorso è arrivato alla fine, quando Marcos ha messo in guardia i membri del parlamento dal contestare il bilancio da lui proposto per l’anno fiscale 2026. Ha inoltre promesso di reprimere la corruzione e di indagare su progetti anomali di controllo delle inondazioni, a lungo considerati da alcuni come fonti di finanziamenti “a fondo perduto” o discrezionali.

L’invettiva segue un calo dei consensi dopo la batosta delle elezioni di medio termine che hanno visto gli alleati del predecessore Rodrigo Duterte e alcune figure dell’opposizione aggiudicarsi più seggi in Senato dei candidati sostenuti da Marcos. A questo si aggiunge la mezza vittoria della vicepresidente Sara Duterte: il 25 luglio la Corte Suprema ha definito incostituzionale la richiesta di impeachment a suo carico per alcuni vizi di forma. Se il nuovo Congresso vorrà avviare nuovamente un processo di impeachment contro Duterte, potrà farlo solo nel 2026.

Gli esperti considerano Commissione Europea: “Temu viola norme UE”, possibili multe per 6% del fatturato

La Commissione europea ha accusato Temu di violare le norme UE non impedendo la vendita di prodotti illegali, minacciando di infliggere alla piattaforma multe fino al 6% del suo fatturato globale. L’indagine della Commissione ha rilevato che i consumatori “trovano spesso prodotti non conformi [alle norme UE]”, tra cui giocattoli per bambini ed elettronica. La Commissione ha criticato la valutazione dei rischi di Temu, giudicandola inadeguata e basata su dati generici. Temu si è impegnata a “collaborare pienamente” con la Commissione. I risultati fanno parte di un’indagine più ampia dell’UE che esamina anche altri aspetti delle operazioni di Temu, come l’uso di “design che creano dipendenza” e la trasparenza degli algoritmi e dei dati della piattaforma.