Il premier indiano Narendra Modi a Pechino, accolto da Li Keqiang. Stretta sulla libertà di movimento degli abitanti dello Xinjiang. L’80 per cento dei cinesi è preoccupato di ciò che mangia. Il governo giapponese approva le nuove linee guida per la difesa, a breve il passaggio alle Camere. La lunga marcia della pace da nord a sud per il disarmo nella penisola coreana. CINA – Modi in Cina: oggi a Pechino con Li Keqiang
Il premier indiano è giunto a Pechino, dove è stato accolto dal pari grado Li Keqiang. Modi ha poi dichiarato che i due giganti asiatici continueranno a esplorare soluzioni positive per entrambi rispetto ai problemi di confine, che sia India sia Cina sono preoccupate dal terrorismo internazionale e che puntano a una stabilizzazione dell’Afghanistan, mentre molto più concretamente si è proceduto sulla strada degli accordi commerciali per quanto riguarda Internet Technology, settore farmaceutico, agricoltura e settore manifatturiero.
Domani, tappa a Shanghai.
CINA – Xinjiang, stretta sulla libertà di movimento
La polizia dello Xinjiang, la regione autonoma a forte presenza uigura, ha chiesto ai residenti di alcune contee di restituire tutti i passaporti entro due settimane, pena la cancellazione. L’avvocato attivista Liu Xiaoyuan sostiene che non ci sia nella legge sui passoporti alcuna norma che dia alla polizia questo potere. Intanto in tutta la Cina gli uiguri e i tibetani che alloggiano in albergo sono sottoposti a controlli speciali delle forze di polizia. Le autorità sembrano precoccupate non solo del rischio attentati, come quello di due giorni fa che ha fatto 6 vittime nella contea di Lop, in Xinjiang, ma anche del recente flusso di uiguri che lascia il paese.
CINA – Preoccupati da cibo e acqua
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Circa l’80 per cento dei cinesi si preoccupa per quello che mangia e beve. Alla radice, la catena di scandali alimentari che da anni colpiscono il Paese. Ma non solo: tutti sanno dell’inquinamento del suolo e delle acque (il 40 per cento dei fumi e il 20 per cento dei terreni agricoli sarebbero contaminati, secondo cifre ufficiali). Per questo motivo, chi può – cioè il nuovo ceto medio urbano – si dà al cibo organico, facendo la fortuna di imprese specializzate nella sua produzione. È il segno della Cina che cambia.
GIAPPONE – il governo da il via libera alla riforma della ‘filosofia di difesa’: pacifisti ma anche no
In attesa del passaggio alla camera, il disegno di legge approvato ieri dal governo Abe per modificare l’atteggiamento del Giappone in materia di difesa (a dispetto della costituzione pacifista del paese) fa già discutere. Gli elettori sembrano confusi dalle parole del premier che pur avendo dato l’ok a misure che fanno delle Forze di autodifesa giapponesi un esercito quasi a pieno titolo – i militari potranno essere coinvolti in scontri che interessano paesi alleati o amici degli alleati – in nome deell’autodifesa colettiva, ha dichiarato c’è il Giappone continuerà a rimanere un paese pacifico come negli ultimi 70 anni. In molti giudicano la mossa di Abe come un nuovo favore agli Usa che in caso di nuove guerre avranno bisogno del supporto del suo alleato numero uno in Asia orientale. Intanto ieri si sono tenute le prime proteste a tutela della costituzione: il potenziale divisivo del provvedimento del governo è alto e il dibattito parlamentare potrebbe essere lungo e complesso.
COREE – In marcia per il disarmo
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Seul ha dato l’ok al passaggio di una marcia internazionale per la pace da nord a sud delle zona demilitarizzata. L’appuntamento del 24 maggio, cui parteciperà anche il Nobel per la pace Meguire, è stata accolta con entusiasmo da Pyongyang. I sudcoreani non hanno voluto essere da meno, pur proponendo un attraversamento secondario rispetto al villaggio della tregua di Panmunjon.
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