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In Cina e Asia – L’Ue restringe alle aziende cinesi le gare nel settore medicale

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • L’Ue restringe alle aziende cinesi le gare nel settore medicale 
  • Cina, inaugurato nuovo organismo di risoluzione delle controversie internazionali
  • Corea del Sud, si vota per le presidenziali
  • Malaysia, cancellato incontro sui diritti delle persone LGBTQ+ mentre in Thailandia si festeggia il Pride Month
  • Filippine e Unione Europea rafforzano il dialogo sulla Difesa 
  • Crisi politica in Mongolia dopo la sfiducia del premier

Il 2 giugno l’Unione Europea ha interdetto le aziende cinesi dalle gare per le forniture nel mercato unico di dispositivi medici superiori ai 5 milioni di euro: è la prima volta in assoluto che l’UE ha impiegato il nuovo regolamento sugli appalti internazionali contro un paese straniero. La Camera di Commercio Cinese presso l’Unione ha espresso “profonda delusione” per l’utilizzo del nuovo regolamento: “La sua applicazione mirata contro le imprese cinesi invia un segnale preoccupante, non solo aggiungendo ulteriore complessità alle relazioni economiche e commerciali tra Cina e UE, ma anche contraddicendo i principi dichiarati dell’UE di apertura, equità e non discriminazione nell’accesso al mercato”. L’UE aveva avviato un’indagine sugli appalti cinesi nell’aprile 2024, che a gennaio ha determinato l’utilizzo di pratiche discriminatorie contro le aziende straniere.

Cina, inaugurato nuovo organismo di risoluzione delle controversie internazionali

Venerdì 30 maggio i rappresentanti di oltre trenta paesi si sono incontrati a Hong Kong per ufficializzare la nascita della International Organization for Mediation (IOMed), un nuovo organismo giuridico intergovernativo che si occuperà di mediare le controversie internazionali. Alla cerimonia di firma per l’istituzione dell’IOMed era presente anche il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che nel suo discorso ha detto che l’IOMed “può contribuire a superare la mentalità a somma zero (…) e promuovere relazioni internazionali più armoniose”. Il numero uno della diplomazia cinese ha poi elogiato il sistema politico di Hong Kong, dove avrà sede l’organizzazione: nelle idee di Pechino, la regione amministrativa speciale diventerà così un centro per la risoluzione delle controversie a livello globale.

Nonostante non sia ancora chiaro come opererà IOMed nello specifico, rispetto alla Corte Internazionale di Giustizia o alla Corte Permanente di arbitrato l’organizzazione offrirà “una forma strutturata e istituzionalizzata di risoluzione delle controversie attraverso la mediazione”, sostengono gli esperti. L’IOMed dovrebbe iniziare le sue attività entro l’inizio del 2026.

Corea del Sud, si vota per le presidenziali

Martedì 3 giugno sono iniziate le votazioni per eleggere il prossimo presidente della Corea del Sud. I principali candidati alla presidenza sono due: il progressista Lee Jae-myung del Partito Democratico, considerato strafavorito dai sondaggi, e il conservatore Kim Moon-soo del Partito del Potere Popolare (PPP). Insieme a loro corre anche Lee Jun-seok, candidato conservatore del Partito Riformista: pur essendo molto staccato dagli altri due, la sua presenza è importante perché potrebbe sottrarre diversi voti a Kim. L’obiettivo dichiarato di tutti i candidati è quello di risollevare l’economia sudcoreana e ridare stabilità al paese, scosso da mesi di caos politico causato dall’ex presidente Yoon Suk-yeol, che lo scorso dicembre ha dichiarato la legge marziale (revocata dopo qualche ora) in un tentativo di colpo di stato. Yoon è poi stato messo sotto impeachment e rimosso ufficialmente dal suo incarico ad aprile, aprendo così la strada a elezioni anticipate.

Dobbiamo decidere “se continuare a essere una repubblica democratica o diventare un paese di dittatori”, ha detto Lee Jae-myung nel corso del suo ultimo comizio a Seul. Gli osservatori ritengono che Lee, definito “un uomo pericoloso” dal suo rivale Kim, vorrebbe rafforzare le relazioni con la Cina e ricucire i rapporti con la Corea del Nord. I risultati del voto dovrebbero arrivare già il 4 giugno.

Malaysia, cancellato incontro sui diritti delle persone LGBT+ mentre in Thailandia si festeggia il Pride Month

Un incontro dedicato ai diritti delle persone LGBTQ+ in Malaysia è stato rinviato a tempo indeterminato dopo che i suoi organizzatori hanno ricevuto insulti e minacce di morte online. Alle critiche si era aggiunto anche il ministro malaysiano per gli affari religiosi, Mohd Na’im Mokhtar, che aveva definito l’incontro come “promotore di una cultura deviante”. L’evento avrebbe dovuto tenersi nel mese di giugno ed era stato organizzato dalla Pemuda Sosialis, l’ala giovanile del Partito Socialista all’opposizione, per instaurare una discussione sulla realtà della vita quotidiana in Malaysia per le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+. In Malaysia (paese a maggioranza musulmana) gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso sono illegali e da tempo il governo, nonostante le posizioni “progressiste” sposate in passato dal premier Anwar Ibrahim, sta corteggiando gli elettori più conservatori per cercare di togliere voti all’opposizione.

Molto diverso il clima in Thailandia, dove sono iniziati i festeggiamenti per il Pride Month. A Bangkok si è tenuta nel weekend la consueta parata a sostegno dei diritti delle persone LGBTQ+, a cui partecipano ogni anno centinaia di migliaia di manifestanti. Tra loro quest’anno c’era anche la prima ministra Paetongtarn Shinawatra. Per la Thailandia i diritti civili legati alla comunità LGBTQ+ sono diventati anche un asset economico: turismo e investimenti legati al settore sono in aumento, e il paese è la prima destinazione al mondo per le operazioni chirurgiche di affermazione di genere.

Filippine e Unione Europea rafforzano il dialogo sulla Difesa

Le Filippine e l’Unione Europea si sono impegnate ad avviare, attraverso una “piattaforma dedicata”, un dialogo sulla Difesa che affronti le nuove minacce di sicurezza, come gli attacchi informatici e le ingerenze straniere negli affari interni dei paesi. L’annuncio è arrivato a margine della visita nelle Filippine dell’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, che nei giorni precedenti era stata anche allo Shangri-La di Singapore. Di fatto Manila e Bruxelles rafforzeranno la propria cooperazione in termini di Difesa, con la possibilità di condividere le rispettive competenze nel settore e organizzare iniziative comuni.

Crisi politica in Mongolia dopo la sfiducia del premier

Il Primo Ministro mongolo Oyun-Erdene Luvsannamsrai è stato estromesso dal governo martedì 2 giugno dopo non essere riuscito a ottenere un numero sufficiente di voti in una mozione di fiducia presentata in parlamento. I voti a favore sono stati solo 44 su 126. Da settimane Oyun-Erdene era al centro di accese proteste popolari, scatenate dalle accuse di corruzione a carico del figlio. Ma sulla caduta dell’ex premier paiono avere influito anche le rivalità con il presidente Khurelsukh Ukhnaa che, secondo i sostenitori di Oyun-Erdene, starebbe orchestrando una manovra per consolidare il proprio potere e orientare la Mongolia verso un sistema presidenziale.