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In Cina e Asia – L’Ucraina cattura due soldati nordcoreani a Kursk

In Notizie Brevi by Redazione

Le notizie di oggi:

  • Ucraina cattura due soldati nordcoreani a Kursk
  • Cina, export e import crescono grazie a Trump
  • La Cina punta sull’industria interfacce cervello-computer
  • Indonesia-Giappone, nuova collaborazione in materia di difesa ed energia
  • Vietnam, il Partito aumenta il controllo con una nuova massiccia riforma statale
  • Cina-Regno Unito, ripristinato il dialogo economico
  • USA, Giappone e Filippine tengono trilaterale virtuale
  • Cina, progetto mastodontico per una centrale solare nello spazio
  • Cina, laurea all’estero svantaggio nei concorsi pubblici
Ucraina, catturati due soldati nordcoreani a Kursk

L’Ucraina ha catturato due soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk, secondo quanto dichiarato l’11 gennaio dal presidente Volodymyr Zelensky. La notizia è stata confermata il giorno seguente dalla National Intelligence Service della Corea del Sud. Si tratta della prima volta che l’Ucraina annuncia la cattura di soldati nordcoreani vivi dallo scorso ottobre, quando Kiev, Seoul e Washington hanno accusato Pyongyang di aver inviato più di 10 mila soldati a sostengo della Russia. Il servizio di intelligence ucraino SBU ha diffuso un video che mostra i due uomini sui lettini dell’ospedale, condividendo anche alcune delle affermazioni rilasciate durante l’interrogatorio: uno dei due, nato nel 2005 e in possesso di una carta d’identità russa, ha detto che prima di arrivare nella Federazione era  convinto che avrebbe partecipato a un semplice addestramento e non a vere azioni di guerra. 

Se nei primi mesi dal loro arrivo i soldati nordcoreani hanno offerto prevalentemente supporto logistico, di recente sono stati schierati in prima linea e senza particolare riguardo: i filmati dei droni ucraini li mostrano spesso in campo aperto, a piedi e senza artiglieria di supporto. Il Wall Street Journal ha diffuso le immagini delle pagine di un diario appartenente a un militare nordcoreano morto in battaglia, dove si leggono note personali che spiegano macabre tattiche di combattimento ma esprimono anche fervore ideologico in supporto a Kim Jong Un.

Cina, export e import crescono grazie a Trump

Nel mese di dicembre la Cina ha registrato una solida crescita delle esportazioni mentre le importazioni hanno segnato una lieve ripresa. Secondo i dati pubblicati oggi dall’ufficio doganale del paese. Le spedizioni totali all’estero calcolate in dollari sono aumentate del 10,7% su base annua, confermando un’espansione per il nono mese consecutivo e battendo la crescita del 6,7% di novembre; i sondaggi della Reuters avevano previsto un aumento del 7,3%. Buono anche l’andamento dell’import, in salita dell’1,0% su base annua rispetto al calo registrato nei primi due mesi dell’ultimo trimestre. La cifra è anche superiore alla flessione dell’1,5% attesa dagli analisti. Con l’imminente ritorno di Donald Trump, la performance positiva può essere imputata in parte alla minaccia di nuove tariffe sulle transazioni dalla Cina, ma non è escluso che abbiano contribuito anche le misure economiche lanciate da Pechino a partire da settembre e che avranno effetti tangibili solo sul medio lungo termine. Qui l’analisi dell’economista Brad Setser.

Intanto domenica il Ministero del Commercio ha delineato gli obiettivi chiave per il 2025, tra cui una maggiore apertura del mercato cinese. Il dicastero si altresì impegnato ad approfondire la collaborazione internazionale per stabilizzare la catena di fornitura globale, nonché a regolarizzare il commercio estero e i flussi di capitale.

Cina-Regno Unito, ripristinato il dialogo economico

L’11 gennaio, in occasione dell’Undicesimo dialogo economico e finanziario Cina-Regno Unito, il vicepremier cinese He Lifeng ha dichiarato al ministro delle Finanze britannico Rachel Reeves che Pechino è disposta ad approfondire la collaborazione con Londra in settori come i servizi finanziari, la biomedicina e l’intelligenza artificiale. Le relazioni economiche reciprocamente vantaggiose potrebbero fungere da “ancora di stabilizzazione” dei rapporti bilaterali, secondo He. Il Dialogo, che si è tenuto a Pechino, è stato ripristinato dopo la sospensione nel 2019 a causa della pandemia ma anche dei legami sfilacciati a causa di una serie di questioni sensibili, tra cui la stretta di Pechino su Hong Kong. La salita al potere del governo laburista di Keir Starmer nel 2024 ha avviato una fase distensiva nonostante permangano nodi da sciogliere in materia di sicurezza nazionale e diritti umani.

Cina, progetto mastodontico per una centrale solare nello spazio

Pechino punta a costruire centrali solari nello spazio. Lo ha dichiarato Long Lehao, scienziato missilistico e membro della Chinese Academy of Engineering (CAE), che ha rivelato un ambizioso piano che prevede l’utilizzo di razzi super pesanti per dare vita a un progetto mastodontico, pari a “una diga delle Tre Gole in un’orbita geostazionaria a 36.000 km sopra la Terra”. Il paragone è con la centrale idroelettrica più potente al mondo, situata nel corso medio dello Yangtze, il fiume più lungo della Cina, e completata nel 2020 dopo 26 anni di interventi. Le centrali solari spaziali permettono di risolvere i problemi del fotovoltaico tradizionale, perché producono energia in maniera costante raccogliendola dal sole nell’orbita terrestre.

Cina, laurea all’estero svantaggio nei concorsi pubblici

Concludere un percorso di studi all’estero sembra non essere più un vantaggio per i giovani cinesi. Un articolo del South China Morning Post riporta che, in molte province, per chi ha conseguito una laurea presso un’università straniera è ormai impossibile accedere ai programmi di reclutamento per dipendenti di alto livello nella pubblica amministrazione. Nel Guangdong, ad esempio, un avviso pubblico condiviso a dicembre specifica che coloro in possesso di una laurea presa fuori dalla Cina continentale, anche se in università prestigiose, nel 2025 non saranno ritenuti idonei per presentare la domanda. Il motivo, secondo gli osservatori, si legherebbe anche alle crescenti tensioni geopolitiche e alle preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Ormai l’integrità ideologica è tra le principali qualifiche richieste per i dipendenti statali.

La Cina punta sull’industria interfacce cervello-computer

Le città di Shanghai e Pechino hanno lanciato ambiziosi piani d’azione per l’industria delle interfacce cervello-computer (BCI), puntando a far diventare la Cina un leader globale nel settore entro il 2030. La tecnologia BCI permette la comunicazione diretta tra il cervello e dispositivi esterni, offrendo potenziali applicazioni nel trattamento di condizioni come la cecità e la paralisi. Entrambi i piani prevedono anche la creazione di aziende con “influenza globale” e una catena di produzione in gran parte autosufficiente, integrando tecnologie come intelligenza artificiale e realtà virtuale. Attualmente, il mercato globale delle BCI vale 2,4 miliardi di dollari e si prevede crescerà a 6,5 miliardi entro il 2030; tuttavia, al momento gli Stati Uniti dominano il settore, possedendo il 44% delle aziende di neurotecnologia BCI di tutto il mondo.

USA, Giappone e Filippine tengono trilaterale virtuale

Il primo ministro del Giappone, Shigeru Ishiba, ha sollevato la questione dell’acquisizione di Us Steel da parte di Nippon Steel, durante la videoconferenza odierna con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e quello delle Filippine, Ferdinand Marcos, sulla questione trilaterale. I tre leader hanno anche affrontato le crescenti tensioni militari nel mar Cinese meridionale, confermando la necessità di cooperare per mantenere la regione indopacifica libera e aperta. L’interlocuzione giunge a pochi giorni dall’insediamento di Trump, che potrebbe adottare un approccio meno collaborativo nei confronti degli alleati asiatici.

Indonesia-Giappone, nuova collaborazione in materia di difesa ed energia

Primo leader straniero a visitare l’Indonesia nel 2025, l’11 gennaio il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha incontrato il presidente indonesiano Prabowo Subianto nel palazzo di presidenziale di Bogor, a Jakarta. I due leader hanno concordato di rafforzare la cooperazione bilaterale nel settore delle energie rinnovabili e nella difesa in tema di sicurezza marittima e nel trasferimento di tecnologia. Il Giappone fornirà all’Indonesia anche motovedette ad alta velocità tramite una sovvenzione della Japan International Cooperation Agency, secondo un accordo risalente allo scorso dicembre che prevede che Tokyo garantisca equipaggiamento di difesa anche a Filippine, Mongolia e Gibuti, per rispondere alla presenza militare cinese nel Mar cinese meridionale. La trasferta estera di Ishiba, iniziata giovedì 9 gennaio, lo ha condotto per primo proprio in Malaysia, che quest’anno ospiterà la presidenza ASEAN.

Vietnam, il Partito aumenta il controllo con una nuova massiccia riforma statale

Il Vietnam ha in programma la più grande revisione dello Stato dall’adozione del Doi Moi, le riforme orientate al mercato implementate a partire dal 1986. Il piano prevede di ridurre di circa il 20% le dimensioni di ministeri, agenzie governative e personale del servizio civile. Verranno aboliti cinque dicasteri e si opererà la fusione dei ministeri di Finanza, Pianificazione e Investimenti, mentre Difesa, Sicurezza pubblica, Giustizia, Affari esteri e Industria e Commercio saranno preservati senza particolari modifiche. Ritenuta da molti una mossa necessaria per abbattere i costi e snellire una burocrazia farraginosa, da sempre vista come un ostacolo alla crescita, il rimpasto segue la lunga campagna anti-corruzione che a marzo 2024 ha portato alle dimissioni dell’ex presidente Vo Van Thuong. Come fa notare Bloomberg, si tratta di un approccio simile a quello adottato dai leader di Argentina e Stati Uniti. Immediatamente dopo l’insediamento, Javier Milei ha operato tagli ministeriali nel tentativo di eliminare i deficit, mentre Donald Trump promette tagli drastici sotto il Dipartimento per l’efficienza governativa di recente creazione co-diretto da Elon Musk.