I titoli di oggi:
- Liberati quattro dei “47 di Hong Kong”
- Cina, agevolazioni sulle tasse di partenza per acquisti
- Xi esorta i lavoratori a perseguire la rinascita nazionale
- Ishiba in Vietnam per rafforzare le relazioni commerciali
- Corea del Sud, Lee Jae-myung opta per il pragmatismo economico in vista delle elezioni
- Inchiesta dell’ICIJ rivela campagna di repressione transnazionale di Pechino
- L’ombra dei dazi di Trump sulle elezioni asiatiche
- China Targets: inchiesta rivela campagna di repressione transnazionale di Pechino
- Asia Orientale, spese militari in aumento in risposta al potenziamento bellico cinese
- Brasile, vertice tra ministri BRICS per fronteggiare insieme i dazi USA
È stato liberato oggi il primo gruppo di persone incarcerate nell’ambito dello storico processo contro i “47 democratici”, attivisti, parlamentari e giornalisti di Hong Kong accusati di cospirazione a fini di sovversione ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale. Dopo oltre quattro anni di detenzione, quattro ex parlamentari pro-democrazia, tra cui Claudia Mo, Kwok Ka-ki, Jeremy Tam e Gary Fan, sono stati scortati fuori dalle carceri della città all’alba di martedì. Il caso dei “47 di Hong Kong”, che ha ottenuto ampia eco a livello internazionale, era esploso nel 2020 con il tentativo del fronte democratico di tenere elezioni primarie per ottenere la maggioranza nel Consiglio legislativo locale.
Xi esorta i lavoratori a perseguire la rinascita nazionale
Lunedì, il presidente cinese Xi Jinping ha esortato a unire le forze della classe operaia e dei lavoratori del Paese e a impegnarsi con impegno e concretezza per trasformare in realtà il progetto della grande rinascita della nazione cinese. L’appello è stato diramato lunedì durante un incontro per celebrare il centenario della fondazione della Federazione Sindacale Cinese e onorare i lavoratori modello e le persone esemplari. 1.670 persone sono state insignite del titolo di lavoratori modello a livello nazionale, mentre 756 sono state riconosciute come persone esemplari. Oltre ai lavoratori nei settori tradizionali come l’agricoltura e l’industria manifatturiera, tra i premiati figurano anche rappresentanti di nuove professioni come fattorini e formatori di servizi domestici. “Indipendentemente dall’evoluzione delle condizioni storiche e dei gruppi sociali, lo status e il ruolo della classe operaia in Cina, il principio fondamentale di affidarsi incondizionatamente alla classe operaia e la natura e le funzioni dei sindacati del Paese non possono essere scossi”, ha affermato Xi.
Cina, agevolazioni sulle tasse di partenza per acquisti
La Cina ha introdotto una nuova politica che consente ai visitatori stranieri di richiedere il rimborso delle tasse di partenza per acquisti a partire da 200 yuan (27 dollari) al giorno nello stesso negozio, riducendo significativamente la precedente soglia di 500 yuan. Anche il limite di denaro contante ricevibile con il rimborso aumenterà da 10.000 a 20.000 yuan, senza limiti per quelli effettuati tramite bonifico bancario. Le autorità aumenteranno anche il numero di negozi duty-free dedicati ai visitatori stranieri. La nuova politica – che entra in vigore immediatamente – fa seguito alle misure adottate lo scorso anno per allentare le restrizioni sui visti al fine di attrarre turisti internazionali e rilanciare i consumi interni.
Ishiba in Vietnam per rafforzare le relazioni commerciali
Lunedì 28 aprile il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha incontrato il suo omologo vietnamita Pham Minh Chinh, con l’obiettivo di rafforzare il commercio bilaterale e sostenere la libera circolazione delle merci tra i due paesi. La visita, la prima di Ishiba in Vietnam, avviene mentre entrambi i paesi negoziano con gli Usa per evitare nuovi dazi sulle esportazioni. Attualmente la Casa Bianca ha annunciato tariffe del 46% sui prodotti vietnamiti e del 24% su quelli giapponesi, temporaneamente sospese fino a luglio. “L’economia mondiale sta diventando più incerta”, ha dichiarato il premier giapponese durante la conferenza stampa congiunta. Nella giornata di lunedì Vietnam e Giappone hanno firmato in tutto quattro accordi di cooperazione, tra cui uno per il commercio di tecnologie per la transizione energetica e un altro per la ricerca sui semiconduttori. Incontri separati con il segretario del Partito Comunista del Vietnam To Lam hanno confermato l’interesse di Hanoi ad incrementare gli investimenti giapponesi nelle infrastrutture, inclusa la futura linea ferroviaria ad alta velocità tra Hanoi e Ho Chi Minh City.
Intanto oggi il premier nipponico è arrivato nelle Filippine, dove ci si attende siglerà con Manila un accordo sullo scambio di intelligence che sembra rispondere alle preoccupazioni per l’assertività della Cina nel mar Cinese meridionale e intorno a Taiwan.
Corea del Sud, Lee Jae-myung opta per il pragmatismo economico in vista delle elezioni
Lee Jae-myung, leader dell’attuale opposizione sudcoreana, ha vinto le primarie del Partito Democratico, candidandosi ufficialmente alle presidenziali del 3 giugno. Ex governatore della provincia di Gyeonggi, la più popolosa della penisola, Lee propone una politica economica pragmatica per rilanciare il paese, colpito da inflazione e recessione sotto l’amministrazione conservatrice di Yoon Suk Yeol. Liberale, favorevole a instaurare rapporti più distesi con la Corea del Nord, Lee è ora il favorito per la scalata alla presidenza del paese. “Ora mi è stata data l’opportunità di costruire una nuova Corea del Sud”, ha dichiarato Lee in un discorso televisivo dopo l’annuncio della sua candidatura.
L’ombra dei dazi di Trump sulle elezioni asiatiche
In un anno caratterizzato da diversi appuntamenti elettorali in tutta l’Asia, l’incertezza creata dai nuovi dazi statunitensi imposti da Donald Trump sta influenzando le dinamiche di voto in modo significativo. A Singapore, il premier Lawrence Wong ha avvertito che la crisi globale potrebbe minacciare la prosperità del paese, mentre in Australia il tema dei costi della vita domina il dibattito, con i partiti cauti nel criticare direttamente Washington. In Corea del Sud, dove si voterà a giugno dopo la destituzione di Yoon Suk Yeol, il favorito Lee Jae-myung non ha ancora chiarito la sua posizione sui dazi, che minacciano settori chiave come l’automotive e i semiconduttori. In Giappone, il premier Shigeru Ishiba ha definito la situazione una “crisi nazionale”, ma ha ribadito la volontà di negoziare senza inasprire le tensioni con gli Stati Uniti.
Inchiesta dell’ICIJ rivela campagna di repressione transnazionale di Pechino
“China Targets”, l’ultima indagine del Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (ICIJ) ha rivelato come Pechino utilizza organismi internazionali come l’ONU e l’Interpol per reprimere il dissenso dei propri cittadini all’estero. Per l’inchiesta, durata 10 mesi, sono state intervistate 105 persone in 23 Paesi che hanno subito molestie, sorveglianza o minacce per aver criticato la Cina, rivelando una vera e propria campagna di repressione transnazionale. Impiegate anche diverse fonti classificate, tra cui documenti ad uso interno dell’ONU, Interpol, e delle autorità cinesi. I bersagli più colpiti sono dissidenti politici, attivisti di Hong Kong ed esponenti di spicco delle minoranze uigure e tibetane. Le tattiche repressive variano dall’uso politico dei “red notice” dell’Interpol e delle ONG cinesi legate all’ONU, agli atti intimidatori contro le famiglie dei dissidenti in Cina, fino alle pressioni su governi stranieri per reprimere le manifestazioni durante le visite di Xi Jinping.
Asia Orientale: spese militari in aumento in risposta al potenziamento bellico cinese
Il potenziamento militare della Cina e le conseguenti preoccupazioni regionali stanno facendo lievitare la spesa militare in Asia orientale. Lo rivela il nuovo report dell’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI), secondo il quale, nel 2024, la Cina ha rappresentato la metà dei 629 miliardi di dollari di spesa militare in Asia, portando il suo budget a 314 miliardi di dollari, o l’1,7% del PIL nazionale. Si tratta di un aumento del 7%, il più ingente dal 2015. Secondo il ricercatore del SIPRI Xiao Liang, “gli Stati Uniti e i loro alleati, tra cui Giappone, Taiwan, India e Australia, hanno esplicitamente citato la Cina come fattore principale nella loro pianificazione della difesa”. Il bilancio militare del Giappone è aumentato del 21%, raggiungendo i 55,3 miliardi di dollari, il livello più alto dal 1958. Taiwan, invece, ha aumentato la spesa dell’1,8%. A livello globale, la spesa militare ha raggiunto i 2.72 trilioni di dollari, di cui il 37% è rappresentato dagli Stati Uniti. Gli USA rimangono quindi il paese con il budget militare più ingente, equivalente al 3,4% del PIL nazionale.
Brasile: ministri degli Esteri dei BRICS discutono fronte unito contro i dazi USA
Il 28 aprile i ministri degli Esteri dei Paesi BRICS si sono riuniti a Rio de Janeiro, dando il via ad un vertice di tre giorni per formare un fronte unito in reazione ai dazi statunitensi. Il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira ha sottolineato che “il ruolo dei Brics è più importante che mai”, specie in questo momento di “crisi umanitarie, conflitti armati, instabilità politica ed erosione del multilateralismo”. Le importazioni brasiliane sono stati fino ad ora risparmiati dalla furia tariffaria degli USA, con dazi fermi al 10%. Discusso anche l’aumento delle transazioni in valute locali anziché in dollari, anche se Vieira nega l’intenzione di creare una valuta unificata dei BRICS. Per l’omologo russo Sergei Lavrov, invece, l’dea è “prematura.” Tra i temi toccati anche la Palestina, su cui Vieira ha auspicato il “ritiro completo” di Israele da Gaza, ed il cambiamento climatico, tema centrale in vista della COP30, che si terrà a luglio proprio in Brasile.