I titoli della rassegna di oggi:
– La presidentessa Park vicina alle dimissioni
– Pechino impone un limite agli investimenti all’estero
– Metallica per la prima volta a Pechino nel 2017, censura compresa
– Samsung vuole smembrarsi per sopravvivere
– La Russia adotta il «Great Firewall» con l’aiuto tecnico di Pechino
La presidentessa Park vicina alle dimissioni
Dopo settimane di scandalo e proteste in Corea del Sud per i legami controversi tra Park Geun-hye e Choi Son-sil, l’amica «sciamana» accusata di manipolarla, la presidentessa sudcoreana ha annunciato in diretta tv la volontà di dimettersi «quando i parlamentari troveranno una modalità di trasferimento del potere che minimizzi il vuoto di potere e il caos nella governance». Non si tratta di dimissioni ufficiali e, secondo le opposizioni, il discorso di Park non è altro che «un trucchetto» per evitare l’esito auspicato dalla popolazione: dimissioni immediate.
Pechino impone un limite agli investimenti all’estero
Secondo un’esclusiva del quotidiano di Hong Kong South China Morning Post, il governo di Pechino sarebbe pronto a imporre un limite alle acquisizioni estere da parte di aziende cinesi: una misura per fermare l’uscita di capitali dalla Repubblica popolare cinese e tenere sotto controllo il valore dello yuan.
Le fonti consultate dal Scmp hanno spiegato che da oggi fino a settembre 2017, tutti gli investimenti in uscita superiori a 10 miliardi di dollari, le fusioni e acquisizioni fuori dalla Cina superiori a 1 miliardo di dollari e gli acquisti nel mercato del real estate di proprietà superiori a 1 un miliardo di dollari saranno bloccati.
La misura andrà a collidere con le «spese pazze» di diversi big dell’imprenditoria cinese come Dalian Wanda.
Metallica per la prima volta a Pechino nel 2017, censura compresa
La band statunitense ha annunciato la data della prima esibizione in assoluto nella capitale cinese, fissata per il prossimo 17 gennaio. Il tour asiatico per promuovere l’uscita dell’ultimo album Hardwired…To Self-Destruct toccherà anche Hong Kong, Seul e Singapore. Con ogni probabilità, riporta The Nanfang, la scaletta dovrà piegarsi alle esigenze censorie del governo cinese, che già nel 2013 – prima data dei Metallica in Cina, a Shanghai – aveva imposto a Kirk Hammet e i suoi di non suonare Master of Puppets, giudicata troppo «sovversiva». Un’imposizione a cui hanno dovuto sottostare tutte le star internazionali durante le proprie esibizioni in Cina, da Bob Dylan ai Rolling Stones.
Samsung vuole smembrarsi per sopravvivere
La Samsuns Electronics, congolmerato sudcoreano, ha confermato l’ipotesi di una divisione della compagnia in due entità in risposta alla crisi attraversata nell’ultimo anno, che sta facendo scappare gli investitori internazionali. La divisione in due società, una «operativa» e una «gestionale» dovrebbe aiutare a chiarire agli investitori internazionali i legami tra la casa madre Samsung e le centinaia di controllate nei settori più disparati, dal commercio navale alle assicurazioni.
La Russia adotta il «Great Firewall» con l’aiuto tecnico di Pechino
I tecnici del Cremlino sono da mesi in contatto con gli architetti del Great Firewall cinese, il sistema di censura adottato dalla Repubblica popolare sulla rete internet nazionale, con l’obiettivo di creare una copia da introdurre nella Rete russa. Il mese scorso, spiega il Guardian, Mosca ha introdotto la «legge Yarovaya», che oltre ad aumengare il controllo statale sulle strutture hardware della rete in Russia impone ai provider di conservare tutti i dati degli utenti russi per sei mesi e tutti i metadata per tre anni. Una mole di dati enorme che il Cremlino intende gestire avvalendosi della tecnologia cinese.