Le notizie di oggi:
- La Cina avvia esercitazioni intorno a Taiwan
- Wang Yi a Mosca: “Russia e Cina amici per sempre”
- Gli Usa annunciano sanzioni contro funzionari accusati di repressione a Hong Kong e in Tibet
- WTO, nel 2024 numero record di controversie contro la Cina
- Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, primo vertice trilaterale e accordo sui confini
- Cina, progetto di chip cerebrale accelera le sperimentazioni umane
- Il Giappone punta a classificare le criptovalute come prodotti finanziari
- Huawei, nel 2024 sestuplicato fatturato settore automobilistico
- Colosso cinese Xpeng punta alle auto volanti
Il comando del teatro orientale del PLA ha annunciato oggi l’inizio di esercitazioni militari intorno a Taiwan. Le operazioni, che coinvolgono esercito, marina, forze aeree e missilistiche, prevedono attacchi aerei e terrestri simulati, nonché il controllo delle principali rotte marittime per testare la prontezza al combattimento congiunto delle truppe. Secondo le autorità di Taipei, una flottiglia, guidata dalla portaerei Shandong, è entrata “nell’area di risposta” taiwanese già nella giornata di lunedì.
“Questo è un severo avvertimento e un forte deterrente per le forze separatiste dell’indipendenza di Taiwan, ed è un’azione legittima e necessaria per difendere la sovranità nazionale e salvaguardare l’unità nazionale”, ha affermato il colonnello Shi Yi, portavoce del comando, in un video rilanciato dai media cinesi, che in aggiunta hanno diffuso video satirici in cui il presidente taiwanese William Lai viene dipinto come un “demone”. Come spiegato dall’ufficio per gli Affari taiwanesi Pechino, le esercitazione sono da considerarsi una risposta alle presunte velleità indipendentiste di Lai, che il 13 marzo ha definito ufficialmente la Cina “forza straniera ostile”.
Wang Yi a Mosca: “Russia e Cina amici per sempre”
“Il principio ‘amici per sempre, mai nemici’ … costituisce una solida base giuridica per promuovere la cooperazione strategica a un livello superiore”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri cinesi Wang Yi all’inizio della sua visita di tre giorni a Mosca. In un’intervista pubblicata oggi da Ria Novosti, il capo della diplomazia cinese ha lodato i negoziati di pace in corso tra Russia e Stati Uniti, definendoli “positivi” per “stabilizzare l’equilibrio di potere tra le grandi potenze e ispira ottimismo in una situazione internazionale deludente”. Oltre a incontrare l’omologo Sergei Lavrov, Wang sarà ricevuto da Vladimir Putin.
WTO, nel 2024 numero record di controversie contro la Cina
Secondo una ricerca della professoressa di economia dell’Università di Pechino, Lu Feng, nel 2024 la Cina è stata coinvolta in un numero record di controversie commerciali presso l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Lo scorso anno le indagini commerciali contro la sovrapproduzione e le pratiche commerciali cinesi sono state 198, il doppio del 2023 e quasi la metà del totale delle controversie presentate al WTO. L’impennata dell’export, su cui il governo cinese ha fatto affidamento per sostenere la ripresa economica e compensare la debole domanda interna, lo scorso anno ha fatto lievitare il surplus commerciale globale record di quasi 1 trilione di dollari. Più della metà di queste controversie (117) sono state avviate da economie emergenti come India, Brasile e Turchia. La Commissione europea ne ha presentate 21, che hanno coinvolto prodotti come cilindri di acciaio, compensato e candele. Ma dallo studio di Lu Feng emerge che l’ondata di prodotti a basso costo ha infastidito anche alcuni paesi vicini alla Repubblica popolare, come la Russia, che ha recentemente imposto “tasse di riciclaggio” per limitare le importazioni di automobili cinesi che hanno assorbito quasi due terzi del mercato locale. Le nuove tariffe imposte da Trump, secondo gli analisti, sta contribuendo a peggiorare le pressioni commerciali, in quanto le aziende cinesi stanno puntando ad altri mercati.
Gli Usa annunciano sanzioni contro funzionari accusati di repressione a Hong Kong e in Tibet
Gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro sei alti funzionari per aver minato l’autonomia di Hong Kong, privato gli abitanti di Hong Kong delle loro libertà e per essere stati coinvolti in atti di repressione transnazionale contro attivisti sul suolo statunitense. Lo ha annunciato ieri il dipartimento di Stato americano, specificando che le misure colpiranno, tra gli altri, Dong Jingwei, direttore dell’Ufficio di Pechino per la salvaguardia della sicurezza nazionale a Hong Kong e fino al 2023 viceministro della Sicurezza dello Stato. Secondo il comunicato, i sei avrebbero “utilizzato le leggi sulla sicurezza nazionale di Hong Kong in modo extraterritoriale per intimidire, mettere a tacere e molestare 19 attivisti pro-democrazia costretti a fuggire all’estero, tra cui un cittadino statunitense e altri quattro residenti negli Stati Uniti”. Provvedimenti analoghi saranno applicati anche ai danni dei “funzionari cinesi che hanno adottato misure sistematiche per limitare l’accesso alle aree tibetane“, a cui saranno imposte restrizioni sui visti. “La Cina deve ripristinare la reciprocità affinché i nostri diplomatici e altri possano accedere alle aree tibetane, allo stesso modo in cui i diplomatici cinesi godono di ampio accesso negli Stati Uniti”, ha dichiarato Marco Rubio.
Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, primo vertice trilaterale e accordo sui confini
Lunedì 31 marzo i presidenti del Kirghizistan, Sadyr Japarov, del Tagikistan, Emomali Rahmon, e dell’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev, si sono riuniti nella città tagika di Khujand. I capi di stato hanno partecipato al loro primo vertice trilaterale, durante il quale hanno firmato un accordo storico sui confini nazionali, risolvendo definitivamente controversie di lunga data. L’incontro giunge a più di due settimane dalla firma di un accordo tra Kirghizistan e Tagikistan che definisce i loro confini e che è stato raggiunto principalmente grazie a negoziati interni. Con i confini finalmente stabiliti, il commercio regionale potrebbe espandersi. Nelle scorse settimane i capi di stato kirghizo e tagiko hanno delineato l’obiettivo ambizioso di far crescere gli scambi commerciali a 500 milioni di dollari entro il 2030. Prima del Covid il commercio tra i due paesi era di 50 milioni di dollari e nel 2023 è sceso a 12 milioni.
Cina, progetto di chip cerebrale accelera le sperimentazioni umane
Il Chinese Institute for Brain Research (CIBR) con sede a Pechino e la società cinese NeuCyber NeuroTech intendono proseguire con gli esperimenti di impianto di chip nel cervello umano. È quanto rivelato il 31 marzo a margine del Forum Zhongguancun di Pechino, il più rilevante sull’innovazione tecnologica in Cina, da Luo Minmin, direttore del CIBR e scienziato capo di NeuCyber. Il progetto utilizza il chip cerebrale wireless semi-invasivo Beinao No. 1, che il mese scorso è stato impiantato in tre pazienti e dovrebbe coinvolgerne altri dieci entro la fine dell’anno. Una volta ottenuta l’approvazione normativa, si procederà a lavorare su circa 50 pazienti entro il 2026. Un progetto che se andrà in porto supererà i risultati ottenuti da Neuralink di Elon Musk, che finora ha condotto esperimenti su tre persone con chip cerebrali wireless inseriti all’interno del cervello. I chip semi-invasivi (BCI), come Beinao n. 1 o quelli messi a punto dalla statunitense BCI Synchron, i cui investitori includono Jeff Bezos e Bill Gates e che ad oggi ha condotto sperimentazioni su dieci pazienti, vengono posizionati sulla superficie del cervello: sebbene in questo modo si sacrifichi la qualità del segnale, vi è un rischio minore di danni al tessuto cerebrale e altre complicazioni post-operatorie.
Il Giappone punta a classificare le criptovalute come prodotti finanziari
Il Giappone classificherà le criptovalute come prodotti finanziari ai sensi della legge per frenare l’insider trading. È quanto riferisce il Nikkei, secondo cui l’Agenzia giapponese per i servizi finanziari (FSA) intende presentare un disegno di legge in parlamento entro il 2026: la proposta mira ad aggiornare gli attuali regolamenti sugli strumenti finanziari e i pagamenti, che ad oggi classificano le criptovalute come il bitcoin come un mezzo di pagamento invece che come veicolo di investimento. Presentando emendamenti al Financial Instruments and Exchange Act (FIEA), la FSA intende riclassificare la criptovalute anche per limitare l’insider trading nel mercato delle attività digitali. I dati riportano che a gennaio 2024 in Giappone c’erano circa 7,34 milioni di account attivi per transazioni in criptovaluta, più del triplo rispetto a cinque anni prima. Negli ultimi anni gli enti regolatori hanno dovuto affrontare un numero crescente di consumatori che hanno lamentato di essere stati traffati nel tentativo di investire in criptovalute.
Huawei, nel 2024 sestuplicato fatturato settore automobilistico
Lunedì 31 marzo Huawei ha dichiarato che i ricavi del settore automobilistico sono aumentati di circa sei volte nel 2024. Lo scorso anno il fatturato del colosso cinese ha superato i 862 miliardi di yuan (circa 118 miliardi di dollari), un aumento di oltre il 22% rispetto all’anno precedente. Huawei, che ha ribadito di non intendere produrre auto con un proprio marchio, ha registrato i guadagni più consistenti con la vendita di soluzione integrate per auto, come controllo intelligente e capacità a guida autonoma: nel 2024 ne ha venduti 23 milioni di set, oltre sei volte il livello del 2023. Malgrado sia stata la più colpita dai controlli sulle esportazioni dagli Usa, anche la sua unità di elettronica di consumo (il cui mercato principale resta la Cina) è stata interessata da ricavi consistenti, pari a 339 miliardi di yuan. Rispetto al 2023 l’utile netto del colosso è sceso del 28% a 62,6 miliardi di yuan: un calo, secondo un commento di un portavoce, legato a continui investimenti “orientati al futuro” e motivati da una spesa record per la ricerca e sviluppo, pari al 20,8% del suo fatturato totale.
Colosso cinese Xpeng punta alle auto volanti
In occasione del China EV100 Forum a Pechino, l’amministratore delegato del colosso automobilistico cinese Xpeng, He Xiaopeng, ha dichiarato che entro la fine dell’anno l’azienda intende investire su auto volanti e robotaxi oltre 3 miliardi di yuan (413 milioni di dollari), puntando a un’industria considerata più proficua dei veicoli elettrici, il cui mercato è ormai prossimo alla saturazione: “sebbene le aeromobili a bassa quota ad oggi contribuiscano con solo il 3-5 percento del volume di vendite automobilistiche odierno”, ha chiarito He, “rappresentano il 20 percento in termini di fatturato”. Xpeng sta costruendo una fabbrica a Guangzhou, città che ospita la sede della società, e prevede di raggiungere una capacità produttiva annuale di 10 mila aeromobili entro il 2026.
Nei giorni scorsi due aziende cinesi, la EHang Holdings Limited del Guangdong e la Hefei Hey Airlines Co., Ltd., nello Anhui, hanno ottenuto il certificato di operatività per droni passeggeri autonomi dall’Amministrazione dell’aviazione civile della Cina (CAAC). È la prima serie di certificati operativi di questo tipo rilasciati nella Repubblica popolare e serve a confermare che il mezzo di trasporto soddisfi gli standard di sicurezza e i requisiti operativi. Le aziende potranno ora lanciare il servizio di voli a bassa quota, sia per scopi turistici che di pendolarismo.