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In Cina e Asia – Il Partito democratico di Hong Kong annuncia scioglimento

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Il Partito democratico di Hong Kong annuncia scioglimento
  • Wang Yi incontra Lavrov, atteso “presto” a Mosca
  • Cina, le energie pulite contano per il 10% del PIL
  • Prima telefonata tra il Segretario al Tesoro Usa e la controparte cinese
  • Papua Nuova Guinea e Australia avviano negoziati per trattato di difesa
  • Cittadini cinesi rimpatriati dopo mesi nei centri di truffe online
  • Corea del Sud: Yoon indagato per ostruzione dell’ordine pubblico
  • Cambogia, il freno agli aiuti esteri di Trump rallenta il processo di sminamento
Il Partito democratico di Hong Kong ha annunciato giovedì sera di aver avviato la procedura di scioglimento. La decisione, presa dopo un incontro della leadership, dovrà essere messa al voto dei membri, di cui è necessario il 75% dei consensi. Non sono note le tempistiche dell’iter, che sarà supervisionato da un’apposita task force. Fondato nel 1994 in vista del ritorno della città alla Cina, il Partito democratico è cresciuto fino a diventare la principale forza politica di opposizione, nonché un simbolo delle libertà e della pluralità per cui si è distinta per decenni Hong Kong. L’introduzione della legge sulla sicurezza nazionale nel 2020 ha definitivamente messo fine al movimento pro-democrazia. Molti membri del partito, tra cui gli ex parlamentari Wu Chi-wai, Lam Cheuk-ting, Helena Wong e Andrew Wan, sono stati incarcerati per sovversione. Ted Hui è invece stato costretto all’esilio e sulla sua testa incombe una taglia di 1 milione di dollari di Hong Kong (130.000 di dollari americani). “Sviluppare la democrazia a Hong Kong è sempre difficile, e lo è stato in modo particolare negli ultimi anni – ha dichiarato il presidente Lo Kin-hei ai giornalisti – non è questo che volevamo vedere”.
Wang Yi incontra Lavrov, atteso “presto” a Mosca
Le relazioni Russia-Cina “sono diventate e rimangono un fattore sempre più importante per la stabilizzazione della situazione internazionale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in occasione di un incontro con l’omologo cinese Wang Yi, avvenuto a Johannesburg, a margine della ministeriale Esteri del G20. ”Le relazioni Russia-Cina sono diventate e rimangono un fattore sempre più importante per stabilizzare la situazione internazionale ed evitare che si arrivi a un conflitto totale”, ha detto Lavrov secondo cui il prossimo incontro tra i politici si terrà “presto” a Mosca. Da parte sua, Wang ha ribadito la posizione coerente della Cina sulla crisi ucraina, sottolineando che Pechino continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere la pace e facilitare i colloqui per una risoluzione politica della crisi. “La Cina sostiene tutti gli sforzi volti alla pace (in Ucraina), compreso il recente consenso raggiunto tra Stati Uniti e Russia”, ha spiegato il capo della diplomazia cinese. Le due parti hanno inoltre scambiato opinioni e coordinato posizioni su questioni internazionali e regionali di reciproco interesse, tra cui la situazione in Medio Oriente, scrive Xinhua.
 Il South China Morning Post ha raccolto l’opinione di diversi esperti sul possibile ruolo di Pechino nei negoziati di pace tra Trump e Putin. Victor Gao, analista molto vicino ai leader cinesi, ha affermato che la Cina “promuoverà sicuramente i colloqui”, ma che invece di andare in Arabia Saudita sarebbe meglio per il governo cinese “ospitare Trump, il presidente Putin e [il presidente ucraino Volodymyr] Zelensky a Pechino. Anche i leader dei paesi europei possono essere invitati”.
Cina, le energie pulite contano per il 10% del PIL

Il settore dell’energia pulita costituisce ora oltre il 10% del prodotto interno lordo cinese. Lo ha rilevato la società di analisi Carbon Brief sulla base dei dati governativi che includono la produzione e la vendita di tecnologie per la transizione energetica, ma anche i veicoli elettrici, la mobilità pubblica e le reti elettriche. L’analisi afferma anche che senza il contributo di questo settore, che per la prima volta supera la vendita di immobili, nel 2024 la Cina non sarebbe riuscita a raggiungere l’obiettivo di crescita del PIL del 5%, rimanendo invece al 3,6%.

Prima telefonata tra il Segretario al Tesoro Usa e la controparte cinese

Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato che oggi terrà la sua prima telefonata introduttiva con la controparte cinese. Senza specificare l’identità dell’interlocutore (probabilmente il vicepremier He Lifang), Bessent ha spiegato che “vogliamo lavorare insieme” a Pechino per fermare il traffico di fentanyl, ma anche per convincere i cinesi a “riequilibrare la loro economia a favore dei consumi”.

Papua Nuova Guinea e Australia avviano negoziati per trattato di difesa

A poco più di un anno dalla firma di un accordo per la sicurezza i governi di Australia e Papua Nuova Guinea hanno annunciato l’avvio dei negoziati per un trattato di difesa. L’accordo potrebbe portare a conseguenze importanti per gli equilibri di potere nel Pacifico, ostacolando i tentativi della Cina di diventare un partner strategico per lo stato insulare. Negli ultimi anni anche gli Stati Uniti si sono avvicinati al governo papuano, arrivando alla firma di un accordo per la sicurezza nel 2023.

Cittadini cinesi rimpatriati dopo mesi nei centri di truffe online

Centinaia di cittadini cinesi stanno tornando a casa dopo che si sono intensificate le operazioni di tracciamento delle vittime dei centri per le truffe online in Myanmar. Sono aumentati gli interventi nei confronti delle cosiddette “scam cities”, aree dove vengono avviate delle attività di truffe telefoniche e online che utilizzano la manodopera di asiatici raggirati o portati con la forza. Nella Repubblica popolare, nel frattempo, è già iniziato l’iter processuale nei confronti di 23 persone coinvolte nel giro delle scam cities e del traffico di droga. Il caso ruota intorno alla gang della famiglia Ming, di etnia cinese e residente a Kokang, nello stato Shan. Oltre alla Cina, anche la Thailandia sta lavorando per chiudere tali centri, per esempio bloccando la fornitura elettrica oltreconfine.

Corea del Sud: Yoon indagato per ostruzione dell’ordine pubblico

La polizia sudcoreana sta formalmente avviando un nuovo caso contro Yoon Suk Yeol. Stavolta l’accusa è di aver ostacolato l’esecuzione del mandato di arresto, emesso il 31 dicembre ma eseguito solo il 15 gennaio, dopo un prolungato scontro con il personale di sicurezza. Secondo quanto dichiarato oggi da un portavoce della polizia, dal 3 gennaio le forze dell’ordine stanno accertando se il comportamento mantenuto da Yoon rappresenta ostruzione speciale del dovere pubblico, reato punibile fino a cinque anni di carcere. Yoon gode ancora dell’immunità presidenziale, ma potrebbe perdere tutti i privilegi qualora la Corte costituzionale dovesse confermare la richiesta di impeachment del parlamento. La prossima udienza, probabilmente l’ultima, è prevista per il 25 febbraio.

Cambogia, il freno agli aiuti esteri di Trump rallenta il processo di sminamento

Il freno agli aiuti esteri voluto dall’amministrazione Trump sta mettendo in difficoltà il lavoro di bonifica dei terreni dagli ordigni bellici in Cambogia. Tale decisione, denuncia AFP, rischia di mettere a repentaglio la vita dei cittadini cambogiani che vivono nelle aree rurali. Qui rimangono costanti le segnalazioni di incidenti dovuti agli ordigni inesplosi che posso essere accidentalmente calpestati e portare a gravi ferite, se non alla morte.