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In Cina e Asia – Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in Italia

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Cina, il ministro degli Esteri Wang Yi in visita in Italia
  • La Cina a Trump: meno restrizioni in cambio di grandi investimenti
  • Taiwan, inviato a Washington un funzionario della sicurezza nazionale
  • Cina, nel 2024 allontanati due caccia stranieri durante un’esercitazione
  • L’Ucraina accusa la Cina di fornire intelligence alla Russia
  • Myanmar, il figlio di Aung San Suu Kyi chiede alla Cina pressioni per il rilascio
Cina, il ministro degli Esteri Wang Yi in visita in Italia

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi visiterà l’Italia e la Svizzera dal 7 al 12 ottobre, come riferito dal ministero degli Esteri cinese. Wang parteciperà alla dodicesima riunione congiunta del comitato governativo Cina-Italia e al quarto round del dialogo strategico tra i ministri degli Esteri di Cina e Svizzera, ha spiegato il ministero. Il suo viaggio arriva a un anno di distanza dalla visita della premier Giorgia Meloni a Pechino e segue la distensione offerta da Palazzo Chigi al gruppo cinese Sinochem International Corp, sostenuto dallo Stato e principale azionista del produttore italiano di pneumatici Pirelli.

La Cina a Trump: meno restrizioni in cambio di grandi investimenti

Secondo quanto riportato da Bloomberg, la Cina ha chiesto al governo americano di rivedere le restrizioni di sicurezza nazionale sulle operazioni cinesi negli Stati Uniti in cambio di un’ingente promessa di investimenti nel paese, pari ad almeno mille miliardi di dollari. La richiesta sarebbe stata presentata a settembre durante i colloqui commerciali di Madrid e prevede, tra le altre cose, che Washington riduca i dazi sui fattori produttivi provenienti dalla Repubblica popolare e utilizzati dalle fabbriche di proprietà cinese negli Stati Uniti. Per gli esperti si tratterebbe di una grande concessione alla Cina, che ha bisogno di allargare il proprio accesso al mercato americano anche per mitigare gli effetti della debole domanda interna. Al momento nessuna delle due parti ha voluto commentare l’indiscrezione.

Taiwan, inviato a Washington un funzionario della sicurezza nazionale

La scorsa settimana Taiwan ha inviato a Washington Vincent Chao, il nuovo vice segretario generale del Consiglio di Sicurezza Nazionale taiwanese, per sondare il terreno e migliorare il dialogo con l’amministrazione Trump. Lo riporta il Nikkei Asia. Secondo la rivista giapponese, Chao avrebbe incontrato varie persone vicine alla Casa Bianca, alle quali avrebbe sottolineato l’impegno di Taipei nell’aumentare le proprie spese militari (che nel 2026 ammonteranno al 3,32% del PIL).

La visita arriva in un momento non facile per le relazioni tra le parti. A fine mese Donald Trump potrebbe incontrare Xi Jinping al forum dell’APEC in Corea del Sud, mentre recentemente, nell’ambito dei colloqui commerciali, Pechino avrebbe chiesto a Washington di “opporsi” formalmente all’indipendenza taiwanese. Vista anche la possibile visita di Trump in Cina nel 2026, gli esperti ritengono che nel prossimo futuro sarà complicato vedere la Casa Bianca prendersi dei rischi sul dossier Taiwan.

Cina, nel 2024 allontanati due caccia stranieri durante un’esercitazione

Due caccia stealth stranieri sono stati allontanati dallo spazio aereo sopra la costa della Repubblica popolare durante un’esercitazione dell’aeronautica cinese, nel 2024. Lo ha raccontato alla CCTV uno dei due piloti cinesi coinvolti, Li Chao, nel corso di un documentario (intitolato “Invincibili”) sulla parata militare dello scorso 3 settembre, andato in onda la scorsa settimana. I due caccia “si sono diretti dritti verso di noi, è stata una chiara provocazione”, ha detto Li, descrivendo la manovra con la quale, al comando di un jet cinese J-16, ha poi spinto i velivoli alla ritirata (“ero solo a 10-15 metri da loro”). Non è stato rivelato a quale paese appartenessero i caccia allontanati.

L’Ucraina accusa la Cina di fornire intelligence alla Russia

“Ci sono prove di un alto livello di cooperazione tra Russia e Cina nel condurre ricognizioni satellitari del territorio ucraino al fine di identificare gli obiettivi strategici da colpire”. Lo ha dichiarato Oleh Alexandrov, funzionario dell’intelligence ucraina, all’agenzia di stampa Ukrinform. Le immagini satellitari fornite da Pechino starebbero quindi aiutando Mosca nel rendere più efficaci i bombardamenti, anche colpendo “siti che appartengono a investitori stranieri”, ha detto Alexandrov. Non si tratta della prima accusa di questo tipo di Kiev a Pechino: negli ultimi mesi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che la Cina starebbe fornendo armi e munizioni alla Russia.

Myanmar, il figlio di Aung San Suu Kyi chiede alla Cina pressioni per il rilascio

Kim Aris, figlio di Aung San Suu Kyi, ha chiesto alla Cina di fare pressioni sulla giunta militare birmana per favorire il rilascio di sua madre, in carcere dal colpo di Stato del 1° febbraio 2021. “Mia madre aveva relazioni positive con Pechino” e la Repubblica popolare è il paese con “maggiore influenza” sul regime, ha detto Aris, ma da anni nemmeno ai funzionari cinesi è permesso di visitare la Lady, rinchiusa in un luogo segreto probabilmente a Naypyidaw (ma non ai domiciliari come falsamente diffuso più volte dai media statali birmani).

Suu Kyi, simbolo dei movimenti birmani pro-democrazia fin dagli anni Ottanta e leader de facto del paese dal 2016 al 2021, soffre di seri problemi di salute che si sono aggravati durante la sua detenzione, e si teme che possa morire in carcere. Le Nazioni Unite e numerose associazioni per la tutela dei diritti umani denunciano da tempo le condizioni degradanti e le torture alle quali sono sottoposti i prigionieri politici in Myanmar: dal golpe del 2021 più di 120 detenuti sono morti nelle prigioni birmane.