Le notizie di oggi:
- Il chatbot di DeepSeek al primo posto nell’Apple Store americano
- Gli ex leader cinesi ricevono gli auguri per il Capodanno lunare
- Giappone, si dimette il conduttore televisivo accusato di violenza sessuale
- La Cambogia approva una bozza di legge contro i negazionisti del genocidio
- Cina, protesta sui problemi di qualità dei farmaci
- Cia, fuga di laboratorio “più probabile” origine del Covid
- L’università del Sichuan supera Oxford e il MIT in ricerca scientifica
- Yoon incriminato per “insurrezione”
L’app chatbot realizzato dalla start-up cinese di intelligenza artificiale (IA) DeepSeek ha spodestato ChatGPT di OpenAI conquistando il primo posto nell’App Store iOS degli Stati Uniti. L’app, disponibile gratuitamente, era stata introdotta in America il 10 gennaio e ha subito attirato l’attenzione per le sue alte prestazioni a fronte di costi più bassi rispetto a quelli dei competitor: si basa su un modello open source R1 che, secondo l’azienda è stato addestrato utilizzando chip Nvidia H800, quelli meno avanzati, ovviando alle restrizioni sull’export di tecnologia introdotte dall’amministrazione Biden. Il chatbot di DeepSeek è stato anche l’app gratuita più scaricata sull’App Store cinese iOS, che prima di lunedì vedeva in testa Doubao di ByteDance e Kimi di Moonshot AI. Giorni fa il fondatore dell’azienda, Liang Wenfeng, aveva partecipato a un incontro con il premier Li Qiang, segno dell’importanza attribuita dal governo cinese all’astro nascente dell’IA.
Rubio a Wang YI: “nei rapporti con la Cina prevale la linea America First”
Venerdì 24 gennaio il nuovo segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha tenuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. Secondo il comunicato, Rubio ha riferito a Wang che l’intenzione del nuovo presidente Usa Donald Trump è quella di perseguire un rapporto con la Cina che “promuova gli interessi degli Stati Uniti e metta al primo posto il popolo americano“. L’omologo cinese ha invece sottolineato come la Cina non abbia intenzione di “sorpassare nessuno” ma “difenderà il proprio diritto allo sviluppo”. L’interlocuzione ha anche toccato le tensioni nello Stretto di Taiwan e nel mar Cinese meridionale. Ha fatto molto discutere un’espressione utilizzata da Wang, che ha intimato a Rubio di “好自为之 (hǎo zì wéi zhī)”, traducibile come “fare la scelta giusta”, “essere molto prudenti su ciò che si dice o si fa”, o “agire di conseguenza”. Qui l’analisi di Wang Zichen autore della newsletter Pekignology.
Nello stesso giorno l’Ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) ha annunciato di aver avviato una revisione per determinare se la Cina “sta agendo in conformità con gli impegni assunti nell’accordo”, senza chiarire maggiori dettagli. L’accordo menzionato potrebbe riferirsi a quello citato nei giorni scorsi dal nuovo segretario al Tesoro Scott Bessent, che al Senato ha detto che Trump intende basare le relazioni commerciali con Pechino sull’accordo commerciale di Fase 1 firmato con la Cina nel 2020 allo scopo di porre fine alla guerra dei dazi.
Gli ex leader cinesi ricevono gli auguri per il Capodanno lunare
I leader cinesi, compreso il presidente Xi Jinping, hanno esteso gli auguri a oltre 100 ex alti funzionari governativi e membri del Partito Comunista in vista del prossimo Capodanno lunare, che comincia il 29 gennaio. A ricevere le visite sono stati, tra gli altri, l’ex presidente Hu Jintao, e gli ex premier Zhu Rongji e Wen Jiabao, nonché Tung Chee-hwa, il primo capo dell’esecutivo di Hong Kong, dopo la restituzione dell’ex colonia britannica alla Cina continentale. Secondo Xinhua, i funzionari in pensione hanno elogiato il lavoro del partito e hanno affermato che il Comitato Centrale è riuscito a “rispondere con calma alle sfide … [e] ha raggiunto con successo i principali obiettivi di sviluppo economico e sociale per l’anno”. Come notato da alcuni analisti, nella lista delle visite non compare Qin Gang, l’ex ministro degli Esteri sparito nell’estate del 2023 e poi rimosso dal Comitato centrale – ufficialmente – “su sua richiesta”.
Giappone, si dimette il conduttore televisivo accusato di violenza sessuale
Un noto conduttore televisivo giapponese, Masahiro Nakai, ha annunciato le sue dimissioni dopo le accuse avanzate lo scorso dicembre dal settimanale Shukan Bunshun. Secondo quanto riportato dalla rivista, Nakai, che è anche un ex membro della band di J-pop SMAP, avrebbe raggiunto un accordo del valore di 90 milioni di yen (quasi 600 mila euro) per comprare il silenzio di una donna abusata sessualmente dal conduttore nel 2023, durante una cena organizzata dalla Fuji TV. A inizio gennaio la stessa emittente, colpevole secondo il settimanale di spingere le annunciatrici a intrattenere i suoi conduttori più noti, ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto da mesi. L’annuncio di Nakai segue il ritiro degli spot dall’emittente da parte di Toyota, Nissan e altri 50 inserzionisti. Non molto tempo fa il settore dell’intrattenimento giapponese è stato scosso dal caso di Johnny Kitagawa, fondatore di una delle agenzie più celebri di talent scout per la scena musicale pop e deceduto nel 2019. Nel 2023 la sua società ha ammesso gli abusi sessuali perpetrati dall’uomo a danno di giovani del settore.
Cina, protesta sui problemi di qualità dei farmaci
Le autorità cinesi stanno indagando sulle segnalazioni di medici e dirigenti ospedalieri, che nei giorni scorsi hanno riportato problemi di qualità in alcuni dei farmaci distribuiti nelle strutture sanitarie pubbliche. Dopo denunce di noti chirurghi riguardo anestetici che non addormentano i pazienti e farmaci per la pressione sanguigna non idonei, c’è anche chi ha accusato le case farmaceutiche cinesi di frode. Ora la National Healthcare Security Administration ha dichiarato che un team di Shanghai sta approfondendo le pratiche di acquisto all’ingrosso di medicinali, messe a punto nel 2018: un programma lanciato da Pechino in quell’anno, infatti, ha puntato a rafforzare la concorrenza tra i produttori di farmaci per ridurre drasticamente i prezzi dei farmaci, a spese della qualità. Il risultato è che la maggior parte dei medicinali a disposizione degli ospedali pubblici sono farmaci generici di produzione cinese o prodotti di aziende estere ma fuori brevetto.
Cia, fuga di laboratorio “più probabile” origine del Covid
Come riportato sabato 25 gennaio da un portavoce della Cia, secondo l’agenzia di intelligence statunitense sarebbe “più probabile” che la pandemia di Covid-19 abbia avuto origine in laboratorio piuttosto che da una trasmissione naturale. Malgrado si ripeta che entrambi gli scenari “restino plausibili”, l’agenzia ha anche ammesso che la totalità delle prove raccolte fino ad oggi sono carenti, inconcludenti o contraddittorie. Si tratta in ogni caso di una valutazione che sposa l’opinione di John Ratcliffe, confermato a inizio della scorsa settimana come nuovo direttore della Cia
L’università del Sichuan supera Oxford e il MIT in ricerca scientifica
La Sichuan University (SCU), con base a Chengdu, ha superato la Stanford University, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), l’Università di Oxford e l’Università di Tokyo in termini di produzione scientifica. Secondo la prestigiosa rivista accademica Nature, la SCU si classifica all’11° posto tra le principali istituzioni accademiche al mondo in base alla produzione di ricerca effettuata tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024. L’università, che solo nel 2023 era ancora al 26° posto, si è distinta soprattutto nel settore chimico. I rapidi progressi sono imputabili all’aumento dei finanziamenti per la ricerca, la promozione di partnership tra industria e ricerca e l’incremento di scambi e collaborazioni accademiche internazionali.
Yoon incriminato per “insurrezione”
Il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol è stato incriminato per insurrezione, stando ai procuratori competenti. I procuratori sudcoreani hanno dichiarato di aver incriminato il presidente Yoon per essere stato “alla guida” di un’insurrezione dopo la sua proclamazione della legge marziale, e hanno confermato la detenzione. La decisione della pubblica accusa, riassume l’agenzia Yonhap, arriva il giorno prima che scadesse il periodo di carcerazione preventiva seguito all’arresto, eseguito il 19 gennaio. Un termine che una corte di Seul ha rifiutato per due volte di estendere, sul ruolo che Yoon ha avuto nell’imposizione della legge marziale del 3 dicembre, che ha causato una crisi politica senza precedenti nel paese asiatico. Il verdetto del primo processo è previsto al massimo per fine luglio, termine del periodo massimo di detenzione previsto per legge (6 mesi). Se il verdetto non sarà raggiunto entro quella data, Yoon verrà rilasciato mentre il processo continuerà.
La Cambogia approva una bozza di legge contro i negazionisti del genocidio
Il 24 gennaio il governo della Cambogia ha approvato una bozza di legge che prevede una pena fino a cinque anni di carcere e una multa pecuniaria fino a 125 mila dollari per chiunque neghi le atrocità commesse dai Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979, periodo nel quale si stima abbiano perso la vita due milioni di cambogiani a causa del lavoro forzato, la malnutrizione e le esecuzioni di massa. Se approvato dal parlamento, il disegno di legge, che giunge a pochi mesi dal 50esimo anniversario dalla presa del potere dei Khmer Rossi, rafforzerà i regolamenti attuali, che ad oggi prevedono fino a due anni di carcere per chi nega i crimini commessi dal governo di Pol Pot.