In Cina e Asia – Hong Kong indipendente? «Scordatevelo»

In by Gabriele Battaglia

I titoli di oggi della nostra rassegna:

-Indipendenza di Hong Kong? Neanche tra mille anni
-La Cina manda le viti nello spazio
-Sfida Cina-Giappone su Cuba
-Decine di navi container alla deriva, interviene la Banca coreana per lo sviluppo
-L’India compra jet dalla Francia Indipendenza di Hong Kong? Neanche tra mille anni

Per il responsabile legale dell’Ufficio di rappresentanza di Pechino a Hong Kong l’ex colonia britannica non sarà mai indipendente. Il commento arriva in un periodo in cui alcuni politici locali parlano di indipendenza dalla madrepatria cinese e di autodeterminazione della città-stato. Wang Zhenmin, questo il nome del funzionario, ha spiegato che Hong Kong deve continuare a rivestire un ruolo modello per lo sviluppo economico e democratico della Cina. Wang ha definito Hong Kong come un’appendice «malata» della Cina bisognosa di «una medicina». In aprile Wang aveva anche affermato che gli esponenti autonomisti della politica hongkonghese violavano la Legge di base che regola il rapporto tra Pechino e Hong Kong — un paese due sistemi — e che potevano essere accusati di tradimento e sedizione.

Sfida Cina-Giappone su Cuba

Il primo ministro Shinzo Abe e il premier cinese Li Keqiang visitano nella stessa settimana l’isola caraibica e cercano di estendere la propria influenza politica. Il primo ministro Abe è arrivato ieri a Cuba portando con sé un pacchetto di aiuti da 120 miliardi di yen (circa 1 miliardo di euro). È il primo leader giapponese a visitare l’isola. La visita di Abe rientra in un’ampia apertura diplomatica verso l’America Latina e in seguito alla normalizzazione dei rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba. Secondo l’agenzia Kyodo, Abe punterebbe a sfruttare il canale cubano per dialogare con la Corea del Nord. Li Keqiang arriverà invece a Cuba sabato. Pechino è tra i principali partner commerciali della Havana. L’apertura degli Usa ha però favorito lo sviluppo di una competizione internazionale per approfittare delle possibilità che il mercato cubano offre.

La Cina manda le viti nello spazio

Nella corsa alla leadership mondiale nella viticoltura, la Cina ha mandato nello spazio alcuni esemplari di vite — cabernet, merlot e pinot nero — per alcuni studi sulla coltivazione in climi rigidi. Gli studiosi cinesi, scrive il Guardian, puntano a favorire mutazioni nelle viti che possa rendere la colture resistenti a climi difficili nelle zone emergenti per la viticoltura nel nordest del paese di mezzo. In Ningxia, ad esempio, in inverno si toccano i -25. Oggi in Cina si consuma più vino che in altri paesi e ci sono più vigne che in Francia, paese leader del settore. E per qualche esperto in Cina si produrrebbero già alcuni tra i migliori vini del mondo.

Decine di navi container alla deriva, interviene la Banca coreana per lo sviluppo

Il principale creditore d Hanjin Shipping, colosso sudcoreano dei trasporti via mare in bancarotta, ha promesso un prestito da 40 milioni di euro quando il fondo da circa 50 milioni di euro, disposto da Korean Air Lines, primo azionista del gruppo Hanjin, sarà esaurito. La liquidità verrà usata per favorire lo scarico di una decina di navi ancora a largo. Quando l’azienda ha dichiarato bancarotta ad agosto, il valore stimato della merce trasportata sulle navi-container era di 14 miliardi di dollari. Secondo dati diffusi dall’azienda, il 97 per cento delle navi container impiegate da Hanjin è stato scaricato e restituito agli armatori. Con un debito pari a 50 miliardi di euro e il rifiuto del governo sudcoreano di intervenire, per Hanjin le speranze di ritornare a pieno regime sono scarse.

L’India compra jet dalla Francia

Dopo quasi un decennio di trattative, Francia e India hanno finalmente trovato un accordo sulla fornitura di 36 jet da combattimento prodotti da Dassault Rafale. L’accordo, rivela il quotidiano online indiano firstpost, vale 7,8 miliardi di euro, il 15 per cento dei quali verrà pagato in anticipo. La Francia investirà peraltro il 30 per cento della somma in programmi di ricerca e sviluppo in campo militare nel paese subcontinentale. Un successo per il governo di Narendra Modi, che rafforza le relazioni bilaterali con Parigi. Al contempo, soddisfa le richieste di rafforzamento dell’Aviazione militare e promuove rilancia la campagna «Make in India», che vuole fare del paese un nuovo hub produttivo mondiale.