I titoli di oggi:
- Hegseth in Asia: “Necessaria deterrenza contro la Cina”
- Myanmar, oltre 1600 i morti del terremoto. Cina invia aiuti e le forze ribelli annunciano cessate il fuoco parziale
- Nepal, scontri durante proteste pro-monarchia
- Cina, Corea del Sud e Giappone rafforzano la cooperazione commerciale
- Bangladesh-Cina, accordi economici e investimenti per 2,1 miliardi di dollari
Segretario Difesa Usa in Asia: “Deterrenza necessaria contro la Cina”
Venerdì 28 marzo il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth ha raggiunto le Filippine, inaugurando il suo primo viaggio ufficiale nella regione. Il funzionario è poi volato in Giappone, e continuerà il suo tour verso Corea del Sud e Australia. Durante le conferenze stampa a Manila e Tokyo, Hegseth ha dichiarato che gli Stati Uniti intendono procedere con decisione nel rafforzamento dei legami militari con i paesi alleati, citando ripetutamente la minaccia cinese. Nelle Filippine il segretario ha annunciato l’arrivo di 500 milioni di dollari per il potenziamento delle capacità militari delle forze armate filippine, un caso eccezionale dopo la recente decisione di Trump sul congelamento degli aiuti esteri. Nella giornata di domenica si sono concluse le esercitazioni congiunte tra eserciti di Filippine, Usa e Giappone nei pressi di Scarborough Shoal, nel mar Cinese meridionale. Non si è fatto attendere il commento di Pechino, che ha avvertito Manila sul coinvolgimento di forze armate “esterne” che rischia di “destabilizzare la regione”.
Domenica 30 marzo è stata invece occasione per il segretario alla Difesa di enfatizzare l’importanza strategica dell’alleanza tra Giappone e Stati Uniti, rivelando anche in questa occasione un trend inverso rispetto alle dichiarazioni dell’amministrazione Trump sulla riduzione degli aiuti e del personale militare in Europa. Spicca la decisione di promuovere il comando militare statunitense in Giappone a nuovo “quartier generale di combattimento”, con un aumento del personale e maggiore autorità nell’organizzazione di nuove missioni.
Mentre Hegseth era impegnato ad annunciare in diverse occasioni l’impegno degli Usa contro la Cina, negli Stati Uniti è stato reso pubblico un documento provvisorio dove il capo del Pentagono indica Taiwan come prossimo fronte di scontro diretto con Pechino. Nella nota si afferma che “la Cina è l’unica minaccia per gli Usa, e la negazione di una presa di Taiwan da parte della Cina – senza compromettere la difesa del territorio statunitense – è l’unico scenario plausibile per il dipartimento della Difesa Usa”.
Myanmar, oltre 1600 i morti del terremoto. Cina invia aiuti e le forze ribelli annunciano cessate il fuoco parziale
Secondo i dati delle autorità birmane il terremoto di venerdì 28 marzo ha causato almeno 1600 morti e 2400 feriti. Il sisma ha raso al suolo edifici, incluse pagode storiche e monasteri buddisti, mentre migliaia di persone risultano ancora intrappolate sotto le macerie. A Mandalay, una delle città più colpite, si cerca di estrarre i feriti a mani nude, mentre mancano ancora aiuti governativi e strumenti adeguati. La situazione è aggravata dalla crisi politica in corso dal colpo di Stato del 2021. Il governo militare ha chiesto aiuti alla comunità internazionale, ma le ong temono che i soccorsi non raggiungano le aree controllate dalle forze ribelli. Per facilitare le operazioni, i rappresentanti del governo destituito dal golpe hanno annunciato un cessate il fuoco di due settimane. Ma i bombardamenti della giunta contro le milizie negli stati Karen e Shan continuano. Per la Caritas, serviranno cinque anni per ricostruire il tessuto sociale.
Nel frattempo, Pechino ha promesso 100 milioni di yuan in aiuti umanitari e inviato squadre di soccorso, mentre l’Onu stima che 20 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza urgente. Di poco fa la conferma della morte di un cittadino cinese. Secondo il South China Morning Post, nel 2011 metà dei residenti di Mandalay erano di etnia han.
Intanto, in Thailandia, è polemica sul crollo del grattacielo dell’Ufficio di revisione contabile. Il progetto, ancora in costruzione, era stato affidato a una joint venture tra l’impresa italo-thailandese Italian-Thai Development Plc e il gruppo cinese China Railway No.10 Engineering Group, che opera sotto la grande statale China Railway Engineering Corporation (CREC). Quattro cittadini cinesi sono accusati di aver rimosso 32 documenti dall’edificio.
Nepal, scontri durante protesta pro-monarchia
Venerdì 28 marzo una manifestazione per la restaurazione della monarchia a Kathmandu è degenerata in violenti scontri con la polizia, causando due morti e oltre 100 feriti, tra cui 77 agenti. I manifestanti hanno vandalizzato edifici e tentato di sfondare le barricate verso il Parlamento, spingendo le autorità a imporre il coprifuoco e arrestare 105 persone, compresi alcuni leader pro-monarchici. Il Nepal ha abolito la monarchia nel 2008, ma il paese è afflitto da instabilità politica e crisi economica. Ripristinare il vecchio sistema istituzionale necessiterebbe un emendamento della costituzione, , che gode di scarsa approvazione in parlamento.
Cina, Corea del Sud e Giappone rafforzano la cooperazione commerciale
Domenica 30 marzo a Seul i ministri del Commercio di Cina, Corea del Sud e Giappone si sono incontrati in quello che è stato il primo dialogo economico trilaterale degli ultimi cinque anni. I rappresentanti dei tre paesi hanno annunciato che intensificheranno gli sforzi per il raggiungimento di un accordo di libero scambio, in fieri dal 2012. L’iniziativa punta a rafforzare il commercio regionale e globale, soprattutto alla luce dei nuovi dazi annunciati da Trump sulle importazioni di auto e componenti. I tre paesi, tutti membri del Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), cercano di ridurre le barriere commerciali, nonostante le storiche tensioni, acutizzate negli ultimi tempi dal rinfocolare di dispute territoriali nel mar Cinese orientale e nel mar Giallo.
La China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) ha annunciato lunedì di aver scoperto un importante giacimento petrolifero nella parte orientale del mar Cinese meridionale, con riserve comprovate superiori a 100 milioni di tonnellate.
Bangladesh-Cina, accordi economici e investimenti per 2,1 miliardi di dollari
Bangladesh e Cina hanno firmato un accordo di cooperazione economica, nonché otto memorandum d’intesa su cultura, media, sanità e sport. Durante la visita del leader provvisorio del Bangladesh, Muhammad Yunus, a Pechino, si è discusso di investimenti, con la Cina che ha promesso 2,1 miliardi di dollari tra prestiti e investimenti. Xi Jinping ha dichiarato che Pechino potrebbe ridurre i tassi d’interesse sui prestiti concessi al Bangladesh e ha ribadito il sostegno cinese al governo dell’ex premio Nobel per la pace. I due paesi hanno concordato di avviare presto negoziati su un accordo di libero scambio e su investimenti bilaterali. Yunus ha dichiarato pubblicamente la continuità con il sostegno alla politica della “unica Cina”, che riconosce Taiwan come parte integrante della Repubblica popolare.