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In Cina e Asia – Hegseth in Asia: colloqui anche con il ministro cinese Dong Jun

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Hegseth in Asia: colloqui anche con il ministro cinese Dong Jun
  • Cina, possibile esenzione di alcuni chip dal ban all’export a carico di Nexperia
  • Cina, Xi incontra i leader di Giappone, Corea del Sud e Canada
  • Pubblicati i dettagli dell’accordo Cina-Usa
  • Cina, Xi propone creazione organismo internazionale per lo sviluppo dell’IA
Hegseth in Asia: colloqui anche con il ministro cinese Dong Jun

La scorsa settimana il segretario alla Difesa (o alla Guerra) americano Pete Hegseth ha cominciato il suo tour in Asia tra Giappone e Malaysia, prima di recarsi in Vietnam e Corea del Sud in questi primi giorni di novembre. Il 31 ottobre, a margine del primo dei due giorni di colloqui tra i ministri della Difesa ASEAN e dei paesi partner del blocco a Kuala Lumpur, Hegseth ha incontrato la controparte cinese Dong Jun nel primo meeting faccia a faccia tra le parti. Il funzionario americano ha parlato di colloqui “costruttivi”, ma Dong ha detto che la Cina si aspetta che gli Stati Uniti si oppongano inequivocabilmente “all’indipendenza di Taiwan” e che “intraprendano azioni concrete a sostegno delle loro dichiarazioni di non contenere la Repubblica popolare”. Su quest’ultimo fronte non sembrano però arrivare rassicurazioni per Pechino, anche se le parti hanno annunciato l’istituzione di un canale di comunicazione diretta.

Ai suoi omologhi ASEAN Hegseth ha espresso le preoccupazioni americane per le azioni di Pechino nel mar Cinese meridionale, sostenendo che Washington continuerà a lavorare per “ristabilire la deterrenza” nella regione ed esprimendo solidarietà a paesi come Filippine, Australia e Giappone costretti a vivere sotto “la minaccia di un’aggressione da parte della Cina”. Il segretario americano e il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, hanno poi firmato un nuovo accordo quadro di cooperazione militare tra i due paesi nell’Asia-Pacifico, della durata di dieci anni, mentre riprenderanno anche le esercitazioni militari tra Stati Uniti e Cambogia, sospese nel 2017.

Volato domenica ad Hanoi per incontrare i vertici del governo vietnamita, Hegseth ha detto che Washington intende rafforzare la collaborazione di difesa anche con il Vietnam, a cui sono già stati venduti vari mezzi militari. L’ultima tappa del suo tour asiatico sarà in Corea del Sud.

Intanto, in un’intervista alla CBS, il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che durante il summit in Corea del Sud Xi Jinping “ha detto apertamente che [la Cina non altererà lo status quo su Taiwan] finché sarò presidente”.

Cina, possibile esenzione di alcuni chip dal ban all’export a carico di Nexperia

In una nota pubblicata il 1° novembre, il ministero del Commercio cinese ha detto di star valutando l’ipotesi di esentare alcuni ordini di Nexperia dal divieto imposto all’esportazione dei chip prodotti dall’azienda. Lo scorso 30 settembre i Paesi Bassi avevano assunto il controllo di Nexperia – società olandese ma di proprietà cinese – per ragioni di sicurezza, provocando quattro giorni dopo l’imposizione del ban all’export da parte di Pechino (il 70% dei prodotti di Nexperia è assemblato in Cina). Il parziale dietrofront, oltre a essere una probabile conseguenza della tregua firmata da Xi e Trump in Corea del Sud, serve a stabilizzare la catena di approvvigionamento globale di semiconduttori, visto che diverse grandi industrie (come quella dell’automotive) dipendono dai chip di Nexperia. Nonostante questo, Pechino ha denunciato i Paesi Bassi per essere “intervenuti in modo inappropriato negli affari interni dell’azienda”, si legge nella nota del ministero.

Cina, Xi incontra i leader di Giappone, Corea del Sud e Canada

Non solo Donald Trump. Lo scorso fine settimana, a margine del summit dell’APEC a Gyeongju, in Corea del Sud, il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato per la prima volta diversi leader internazionali, a cominciare dalla nuova premier giapponese Sanae Takaichi. I due si sono impegnati a stabilizzare le relazioni tra Cina e Giappone “sul lungo termine” e a mantenere aperto il dialogo, anche se restano vari motivi di tensione tra le parti. Takaichi ha detto di aver espresso a Xi le sue preoccupazioni in merito alle rivendicazioni di Pechino nel mar Cinese orientale, alle restrizioni all’export di terre rare e alla sicurezza dei cittadini giapponesi nella Repubblica popolare, tra le altre cose, mentre Xi ha chiesto a Tokyo di rispettare lo “spirito” che negli ultimi decenni ha portato il Giappone a scusarsi per l’aggressione del territorio cinese prima e durante la seconda guerra mondiale.

Il fatto che Takaichi rappresenti l’ala più conservatrice del Partito Liberal Democratico potrebbe frenare il miglioramento dei rapporti bilaterali che si era visto durante l’era (breve) di Shigeru Ishiba, tanto che Pechino ha poi protestato per la decisione della premier di incontrare i rappresentanti taiwanesi presenti al forum APEC. Xi ha comunque enfatizzato le possibili aree di cooperazione tra Cina e Giappone, come nella manifattura di alta qualità e nel sempre più rilevante settore della cura per gli anziani. Il calo demografico accomuna tutti i paesi dell’Asia orientale, e infatti di collaborazione nella “silver economy” si è parlato anche nel bilaterale di sabato tra Xi e il presidente sudcoreano Lee Jae-myung.

Anche in questo caso le parti hanno concordato che esistono degli “ostacoli” da superare per migliorare le proprie relazioni diplomatiche, ma entrambi i leader hanno sottolineato la volontà di cooperare in diversi ambiti (come IA e transizione energetica). Lee ha inoltre dichiarato che la Cina riveste un “ruolo importante” nella stabilizzazione della penisola coreana, anche se dall’altro lato Seul ha appena finalizzato l’acquisto di sottomarini a propulsione nucleare dagli Stati Uniti, mostrando di rimanere fedele alla strategia americana di contenimento della Cina nell’Asia-Pacifico.

Prima di lasciare Gyeongju Xi ha incontrato, tra gli altri, anche il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul e il premier canadese Mark Carney. Cina e Canada vogliono riportare i propri rapporti sulla “strada giusta”, ha detto Xi, riferendosi alle tensioni (dal caso Huawei a quello dei “due Michael”) che negli ultimi anni hanno minato le relazioni tra i due paesi. Non ci sono però ancora novità sui dazi incrociati che hanno colpito i veicoli elettrici cinesi e il settore agricolo canadese.

Guerra commerciale: pubblicati i dettagli dell’accordo Cina-Usa

Sabato 1° novembre la Casa Bianca ha pubblicato una scheda informativa che presenta alcuni dettagli della “tregua” firmata tra Xi Jinping e Donald Trump in Corea del Sud. Secondo quanto riportato, la Cina sospenderà per un anno l’implementazione di nuovi controlli all’export di terre rare e chiuderà le indagini a carico delle aziende americane che operano nel settore dei semiconduttori. In cambio, Washington ha rimandato la scadenza per l’entrata in vigore dei vari dazi minacciati contro Pechino, riducendo anche dal 20% al 10% le tariffe imposte per la presunta responsabilità cinese nel traffico di fentanyl verso gli Stati Uniti. Ci sono anche altre clausole, come la ripresa dell’acquisto di soia americana da parte della Repubblica popolare, ma non sono stati toccati vari temi fonte di tensione, tra cui Taiwan e la guerra in Ucraina.

Anche per questo la maggior parte degli analisti parla di una tregua temporanea, come affermato anche dal segretario al Tesoro americano Scott Bessent, che al Financial Times ha detto che “è stato raggiunto un equilibrio per i prossimi 12 mesi”. Bessent ha inoltre dichiarato che Pechino “ha commesso un grave errore” nel minacciare di bloccare l’esportazione di terre rare verso gli Stati Uniti, e che in futuro non potrà più usarle come leva al tavolo delle trattative.

Cina, Xi propone creazione organismo internazionale per lo sviluppo dell’IA

Il 1° novembre, durante il summit dell’APEC, in Corea del Sud, il presidente cinese Xi Jinping ha presentato una proposta (svelata la scorsa estate) per la creazione di un organismo internazionale che regoli lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) a livello globale, una possibilità a cui gli Stati Uniti hanno già dichiarato di volersi opporre. Nelle idee di Pechino, l’ente si chiamerebbe World AI Cooperation Organisation, avrebbe sede a Shanghai e servirebbe a stabilire delle regole e a promuovere la cooperazione globale per rendere l’IA un “bene pubblico per la comunità internazionale”, ha detto Xi. Parallelamente, sottolineando l’importanza data al tema durante il forum, il presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha presentato l’Iniziativa sull’IA dell’APEC, approvata nella dichiarazione finale del summit.