In Cina e Asia – Forever Xi

In by Gabriele Battaglia

Xi Jinping starebbe per violare un’altra legge non scritta della Rpc: restare più a lungo possibile al timone della Cina. Cina e Pakistan sempre più vicine nel mercato della armi. Da operaia a donna più ricca della Cina: la storia di Zhou Qunfei. Danni permanenti a migliaia di giovani a causa dell’inquinamento dell’aria di Delhi. L’Fbi conferma la morte del militante islamista Manwar. CINA – Forever Xi

Il processo decisionale del Pcc è sempre avvolto da una nube di fitto mistero, ma si moltiplicano le voci che sostengono che il presidente Xi Jinping sta per infrangere un’altra di quelle leggi non scritte che hanno regolato l’avvicendarsi della leadership cinese dalla morte di Mao. Quella che il presidente rimane incarica per due mandati per un totale di dieci anni e quella che non vuole che entrino nel Comitato permanente – il gotha di 7 uomini che governano la Repubblica popolare – uomini che abbiano 68 anni o più.
Secondo diversi analisti Xi Jinping è fermamente convinto che una leadership forte – la sua – è l’unica soluzione per mantenere al potere il Pcc. E sta cercando di garantire a se stesso e ai suoi uomini di fiducia, le redini del paese fino almeno al 2027. I segnali e le ipotesi di lavoro.

CINA – Il Pakistan e la Cina

Secondo il Financial Times, con l’acquisto di otto sottomarini cinesi, il Pakistan è diventato il maggior acquirente di armi della Repubblica popolare. Il contratto che si stima tra i 4 e i 5 miliardi di dollari sarebbe il più grande nella storia della Rpc che quest’anno si aggiudica il terzo posto come paese esportatore (dopo Stati Uniti e Russia). Ma gli affari tra Pakistan e Rpc non si fermano alle armi.
Il Pakistan aspira ad essere il corridoio economico che metterà in comunicazione Cina e Europa sulla nuova via della seta. Non è ancora cnfermato a il presidente Xi Jinping dovrebbe recarsi con una visita di stato a Islamabad la prossima settimana. Secondo fonti pachistane, in quella occasione saranno firmati una ventina di accordi commerciali. Sono quattro anni che la Cina è il maggiore partner commerciale pachistano, superando Stati Uniti e Emirati arabi.

CINA – Zhou Qunfei. Da operaia a donna più ricca della Cina


Foto credit: lesechos.fr

Ha 45 anni, un’azienda che impiega 80mila operai e che produce per Apple e Samsung e con 7,4 miliardi di dollari è diventata la donna più ricca della Repubblica popolare. È nata in un villaggio della regione centrale dello Hunan, e come molte della sua generazione è migrata a Shenzhen e ha lavorato in fabbrica negli anni Ottanta.
Nel 2003 ha fondato Lens Technology, un’azienda specializzata in schermi e lenti ottiche. Forte della sua esperienza di operaia la sua azienda è cresciuta fino ad ottenere a marzo scorso un’opa di 3 miliardi di dollari sulla borsa di Shenzhen. Tra i suoi clienti ci sono Apple e Samsung e sta producendo gli schermi per l’Apple Watch.
Secondo Hurun 2015, il Forbes cinese, la Repubblica popolare è al primo posto nel mondo per numero di paperoni “self made” ovvero quelli che sono partiti da zero, senza poter contare su nessun patrimonio di famiglia. Tra di loro anche 35 donne, la metà del numero globale.


INDIA – Danni permanenti a studenti per inquinamento dell’aria a New Delhi

Il quotidiano Indian Express ha riportato stralci di uno studio scientifico ultimato nel 2010 su un campione di studenti delle scuole dell’obbligo a New Delhi: quasi la metà dei testati è risultata soffrire di problemi respiratori legati all’inquinamento dell’aria, il peggiore al mondo nella capitale indiana. Lo studio indica che i problemi respiratori potrebbero essere permanenti e ora i rappresentanti delle scuole della capitale vogliono un incontro col governo locale per provare a formulare delle politiche che tengano maggior conto della salute degli abitanti di New Delhi, a partire dai più piccoli.

FILIPPINE – Fbi Conferma la morte del militante islamista Marwan

IL’Fbi ha confermato che il militante malaysiano Marwan è stato ucciso nelle Filippine durante un raid delle forze di sicurezza a gennaio di quest’anno, mentre si nascondeva nella provincia meridionale di Maguindanao, in mano al gruppo islamista del Fronte islamico Moro.
Zulkifli bin Hir — questo il vero nome dell’uomo — era una figura di spicco del gruppo islamista Jemaah Islamiyah. Durante il raid in cui è rimasto ucciso oltre 40 uomini della polizia sono morti. l’uomo è stato così tolto dalla lista degli uomini più ricercati dall’agenzia federale Usa.
Manwar era accusato di alcuni attentati dinamitardi verificatisi nelle Filippine a partire dal 2006.

[Foto credit: scmp.com]