I titoli di oggi:
- Cina, Meituan e JD.com annunciano la previdenza sociale per i fattorini
- Trump chiude agli investimenti cinesi nei settori strategici
- OpenAi blocca account cinesi per attività “antidemocratiche”
- Australia e Nuova Zelanda preoccupate per esercitazioni cinesi
- L’ex segretario dello Hubei è indagato per corruzione
- Xi, nuove norme per rafforzare l’esercito
- Virologa cinese scopre nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo
- Thailandia: Thaksin si scusa per la prima volta per il massacro di Tak Bai
- Intelligence Ucraina: la Corea del Nord sta fornendo il 50% delle munizioni usate dalla Russia
- Giappone, solo un cittadino su sei con passaporto
- Indonesia, studenti in piazza contro i tagli al bilancio
- Corea del Sud, nuovo caso di suicidio nello star system
Cina, Meituan e JD.com annunciano la previdenza sociale per i fattorini
Il 19 febbraio la piattaforma di delivery Meituan ha annunciato che a partire dal secondo trimestre di quest’anno inizierà a garantire la previdenza sociale per i rider a tempo pieno o part-time “stabili”. La notizia è stata preceduta nello stesso giorno da JD.com, colosso dell’e-commerce che a pochi giorni dal suo ingresso nel mercato di consegne di cibo a domicilio ha fatto sapere che dal 1° marzo offrirà ai suoi fattorini le “5 assicurazioni e 1 fondo” (pensione, assistenza medica, disoccupazione, infortuni sul lavoro e assicurazione maternità, assieme al fondo obbligatorio per l’alloggio). Le fragili condizioni dei rider sono finite a più riprese al centro dell’attenzione pubblica, con molti che chiedevano prese di posizione da parte del governo per spingere le piattaforme a regolamentare la loro condizione contrattuale. Meituan si è affrettata a chiarire che la mossa sarebbe stata pianificata dal 2022 e non risponde a quanto dichiarato da JD.com.
Trump chiude agli investimenti cinesi nei settori strategici
Nell’ordine esecutivo, il presidente afferma che “proteggerà” i terreni agricoli e gli immobili americani vicino a “strutture sensibili”, rafforzerà l’autorità del CFIUS in materia di investimenti “greenfield”, ed amplierà la tipologie di tecnologie “emergenti e fondamentali” sottoponibili a revisione. Commentando l’annuncio del governo americano, il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato sabato che Washington sta estremizzando il concetto di sicurezza nazionale, impegnandosi in pratiche discriminatorie e ricorrendo a misure non di mercato che interrompono gravemente la normale cooperazione economica e commerciale tra i due paesi.
OpenAi blocca account collegati alla Cina per attività “antidemocratiche”
Esercitazioni sulla Tasmania: Pechino risponde ad Australia e Nuova Zelanda
L’ex segretario dello Hubei è indagato per corruzione
Jiang Chaoliang, l’ex capo del partito dello Hubei, la provincia dove è situata Wuhan, è ufficialmente indagato per corruzione. Jiang era stato rimosso dall’incarico nel febbraio 2020 in seguito alle polemiche suscitate dalla dubbia gestione dell’epidemia. Non è chiaro però se le accuse disciplinari, formalizzate venerdì, siano associate al Covid. Il funzionario ha infatti precedentemente ricoperto ruoli apicali nel settore bancario, tra i più colpiti dalla campagna anticorruzione di Xi Jinping. La scorsa settimana Zhang Hongli, ex vicepresidente dell’Industrial & Commercial Bank of China, è stato condannato alla pena di morte sospesa, che equivale a un ergastolo.
Xi, nuove norme per rafforzare l’esercito
Venerdì 21 febbraio Xi Jinping ha approvato tre nuovi regolamenti per il comparto militare, che entreranno in vigore dal 1° aprile. Le norme, che sono incentrate sulla prontezza al combattimento e sulla preparazione alla guerra, mirano a trasformare l’esercito in “forze armate di livello mondiale”, come riferito dalla Xinhua. Si fa riferimento anche al miglioramento della gestione del personale militare e della condotta dei soldati, sulla scia della campagna anticorruzione di Pechino che ha colpito anche 50 alti funzionari militari.
Virologa cinese scopre nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo
Un gruppo di ricercatori cinesi ha scoperto un nuovo coronavirus dei pipistrelli trasmissibile da animale a uomo, poiché utilizza lo stesso recettore umano del virus che causa il Covid-19. Lo studio è stato condotto da Shi Zhengli, nota virologa soprannominata “batwoman” per le sue numerose ricerche sui coronavirus dei pipistrelli. Hanno collaborato ricercatori dell’Accademia delle scienze di Canton, dell’Università di Wuhan e dell’Istituto di virologia di Wuhan, in un laboratorio di Canton. Shi è nota soprattutto per il lavoro svolto nell’Istituto di virologia di Wuhan, al centro della teoria che fa risalire le origini del Covid-19 ad una fuga di laboratorio. La ricercatrice ha tuttavia negato la responsabilità dell’istituto nell’origine dell’epidemia. L’ultima scoperta è un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5, identificato per la prima volta nel pipistrello a Hong Kong. Proviene dal sottogenere merbecovirus, che comprende anche il virus della Sindrome respiratoria mediorientale (Mers). È in grado di legarsi all’enzima di conversione dell’angiotensina umano, lo stesso recettore usato dal virus Sars-CoV-2, che causa il Covid, per infettare le cellule.
La squadra guidata da Shi ha affermato che l’HKU5-CoV-2 si è adattato meglio all’Ace2 umano rispetto al lignaggio 1 del virus; pertanto “potrebbe avere una gamma di ospiti più ampia e un potenziale maggiore per l’infezione interspecie”. Anche se la sua efficienza risulta “significativamente inferiore” rispetto a quello del Covid e che il “rischio di insorgenza di (HKU5-CoV-2) nelle popolazioni umane non dovrebbe essere esagerato”
Thailandia: Thaksin si scusa per la prima volta per il massacro di Tak Bai
L’ex primo ministro tailandese Thaksin Shinawatra si è scusato per le decine di manifestanti musulmani uccisi il 25 ottobre del 2004 nella violenta repressione di una manifestazione, nel Sud della Thailandia. Quel giorno, le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco su una folla che protestava fuori da una stazione di polizia nella città di Tak Bai nella provincia di Narathiwat, vicino al confine con la Malaysia, freddando sette persone. Successivamente, 78 persone sono morte soffocate dopo essere state arrestate e trasportate distese una sopra l’altra nei camion militari, a faccia in giù e con le mani legate dietro la schiena. Rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se provasse rimorso per l’episodio, noto come “il massacro di Tak Bai”, Thaksin ha affermato che “se c’è stato un errore o un malcontento causato da me, vorrei scusarmi”.
Sono le prime scuse ufficiali dell’ex premier sul massacro, condannato dalle opposizioni come emblema dell’impunità dello Stato nelle province più meridionali a maggioranza musulmana della Thailandia, dove da anni le forze governative combattenti i separatisti che rivendicano maggiore autonomia per la regione distinta dal resto del paese, a maggioranza buddista.
Intelligence Ucraina: la Corea del Nord sta fornendo il 50% delle munizioni usate dalla Russia
Giappone, solo un cittadino su sei con passaporto
I dati ufficiali condivisi dal ministero degli Esteri giapponese e relativi a dicembre 2024 rivelano che solo il 17,5% della popolazione del Giappone possiede un passaporto, circa un cittadino su sei. Una percentuale molto al di sotto degli Stati Uniti e della vicina Corea del Sud, dove si raggiunge il 60%. Prima del Covid-19 ad avere un passaporto valido era invece circa un quarto dei giapponesi. Dopo l’abolizione delle misure di quarantena e di chiusura delle frontiere, i viaggi in uscita si sono gradualmente ripresi, ma la debolezza dello yen, che negli ultimi cinque anni ha perso un terzo del suo valore, e l’inflazione hanno scoraggiato i viaggiatori che sembrano ormai preferire i viaggi nazionali. La tendenza fa il paio con l’afflusso record di turisti in entrata: i viaggi registrati nel 2024 sono stati oltre 36 milioni.
Indonesia, studenti in piazza contro i tagli al bilancio di Prabowo
Negli ultimi giorni in Indonesia migliaia di studenti hanno manifestato contro le politiche del presidente Prabowo Subianto che prevedono tagli alla spesa pubblica per oltre 300 mila miliardi di rupie. Il governo ne ha parlato come di una misura necessaria per finanziare i programmi di punta dell’amministrazione Prabowo, tra cui la campagna per fornire pasti gratuiti per studenti e donne incinte lanciata nei primi di gennaio 2025. Ma, secondo molti cittadini, i tagli radicali penalizzeranno ulteriormente il settore dell’istruzione e altri servizi essenziali. Le proteste, iniziate lunedì 17 febbraio e continuate per tutta la settimana, sono state accompagnate dall’hashtag #IndonesiaGelap (Dark Indonesia), diventato in poche ore virale sui social. Quanto accaduto negli ultimi giorni dimostra la forza delle associazioni studentesche del paese, che già nell’agosto del 2024 hanno manifestato contro il tentativo dell’allora presidente Joko Widodo di revisionare una legge relativa alle elezioni provinciali e invalidare così due sentenze della corte costituzionale.
Corea del Sud, nuovo caso di suicidio nello star system
Il recente sudicio della , nota attrice sudcoreana Kim Sae-ron ha riaperto il dibattito sulle pressioni a cui sono soggetti gli idol e gli artisti che hanno contribuito a rendere le produzioni culturali sudcoreane così popolari a livello internazionale. Il caso di Kim, trovata domenica 16 febbraio senza vita nel suo appartamento a Seoul, è emblematico: dal 2022, dopo essere stata multata per aver causato un incidente in guida in stato di ebbrezza, la 24enne è finita al centro di una gogna mediatica che le ha reso impossibile trovare nuovi lavori. Al Guardian Peter Jongho Na, professore associato di psichiatria alla Yale University, ha commentato che “la società sudcoreana è diventata come un gigantesco squid game”, citando la popolare serie di Netflix: per le celebrità, soggette a un costante controllo pubblico, commettere anche un solo errore significa essere eliminate senza pietà dal mondo dello star system.
Ma la morte di Kim sembra aver spinto alcune testate giornalistiche a riflettere sul ruolo della pressione mediatica sulla loro salute mentale, come dimostra un recente editoriale del Korea JoongAng Daily. La lista di celebrità sudcoreane che si sono tolte la vita è lunga: il suicidio di un altro attore, Lee Sun-kyun, risale a neanche due anni fa, mentre nel 2019 si sono uccise le cantanti Sulli e Goo Hara, rispettivamente 25 e 28 anni.