Han impeachment

In Cina e Asia – Corea del Sud, respinto impeachment del premier Han

In Notizie Brevi by Redazione

Le notizie di oggi:

  • Corea del Sud, respinto impeachment del premier Han
  • Premier cinese Li accoglie i Ceo delle multinazionali straniere
  • L’intelligence americana fa luce sulle ricchezze di Xi
  • Cina, pubblicata legge sul riconoscimento facciale
  • TikTok, la Casa Bianca valuta un nuovo accordo
  • Cina, nessun chiarimento sul volo MU5735 
  • Cina, Giappone e Corea del Sud: “Più collaborazione davanti al caos internazionale”
  • Cina, presentato dispositivo compatto per il taglio di cavi sottomarini
  • Thailandia, pubblicata bozza di legge per ZES a sud del paese

La Corte costituzionale della Corea del Sud ha respinto l’”impeachment” a carico del primo ministro Han Duck-soo, reinsediandolo nel ruolo di presidente ad interim. La decisione, annunciata oggi, giunge mentre cresce l’attesa per il verdetto in merito al processo di “impeachment” a carico del presidente destituito, Yoon Suk-yeol. Sette giudici della Corte costituzionale su otto hanno ritenuto insufficienti le prove a sostegno della messa in stato d’accusa di Han. Normalmente, la Corte costituzionale è composta da nove giudici e, per essere approvato, un impeachment richiede almeno sei voti favorevoli. Il tribunale ha respinto l’accusa secondo cui Han avrebbe avuto un ruolo nella proclamazione della legge marziale da parte di Yoon, lo scorso dicembre, sostenendo che non vi fossero prove che il primo ministro avesse intrapreso misure procedurali insieme al presidente. Sempre in settimana le autorità giudiziarie saranno chiamate ad esprimersi sulle imputazioni a carico di Lee Jae-myung. Il capo dell’opposizione sudcoreana, se incriminato, non potrà candidarsi alle prossime elezioni.

Premier cinese Li accoglie i Ceo delle multinazionali straniere

La Cina è pronta a fronteggiare “possibili shock inaspettati, che ovviamente provengono principalmente da fonti esterne” e “laddove necessario, il governo introdurrà anche nuove politiche per garantire il regolare funzionamento dell’economia cinese”. Lo ha dichiarato ieri il premier Li Qiang, accogliendo 80 dirigenti e imprenditori stranieri al China Development Forum. Alludendo i dazi di Trump, l’alto funzionario ha messo in chiaro che la Cina è pronta a sostenere l’economia nazionale con nuove misure, “dove necessario”. Come in altre circostanze passate, Pechino punta sulle aziende private, che hanno “beneficiato della globalizzazione”, per mandare un messaggio a Stati Uniti e Ue, sempre più intenzionati ad adottare misure protezionistiche per difendere il proprio mercato dalle pratiche commerciali distorsive della Cina. Situazione che Li ha affrontato promettendo di tutelare la “proprietà intellettuale e lo scambio cross-border di dati”.

Il primo ministro ha inoltre incontrato il senatore repubblicano Steve Daines, il primo politico statunitense a recarsi in Cina dall’inizio dell’amministrazione Trump. Accolto sabato dal vice premier He Lifeng, Daines ha affrontato varie questioni di interesse comune, tra cui il contrabbando di fentanyl. Secondo varie fonti, le interlocuzioni con il mondo imprenditoriale americano proseguiranno il 28 marzo al Bao Forum, quando sarà probabilmente Xi Jinping a prendere la parola.

L’intelligence americana fa luce sulle ricchezze di Xi

Il presidente cinese Xi Jinping avrebbe accumulato beni per più di 1 miliardo di dollari tramite i propri parenti. Lo sostiene un rapporto non classificato del National Intelligence Office for China, dal titolo Ricchezza e attività corrotte della leadership del Partito comunista cinese in cui – facendo seguito alle inchieste comparse nel 2012 su Bloomberg e New York Times – si sostiene che tutt’oggi “la famiglia di Xi conserva milioni di dollari in interessi commerciali e investimenti finanziari”. Dall’indagine emerge inoltre che fino al 65% dei funzionari cinesi riceve entrate non ufficiali tramite corruzione o frode, nonostante siano passati dieci anni dall’inizio della campagna lanciata da Xi per combattere i comportamenti corruttivi tra “mosche e tigri”.

Il rapporto, richiesto dal Congresso ai sensi del National Defense Authorization Act del 2023, doveva essere presentato al Congresso a dicembre 2023, ma è stato ritardato dalle agenzie di intelligence per motivi non specificati, anche se una ricerca indipendente del Congressional Research Service a giugno aveva anticipato alcuni dettagli, sostenendo che la famiglia del presidente controlla almeno 376 milioni di dollari in investimenti aziendali, tra cui una quota indiretta del 18% in una società di minerali di terre rare del valore di oltre 311 milioni di dollari e partecipazioni per 20,2 milioni di dollari in una società tecnologica.

Cina, pubblicata legge sul riconoscimento facciale

A due anni dalla prima consultazione pubblica, venerdì 21 marzo Pechino ha pubblicato la versione finale della legge che regolamenta l’uso delle tecnologie di riconoscimento facciale nel tentativo di tutelare la privacy dei cittadini. Le normative, dal titolo “Regolamenti per l’applicazione sicura della tecnologia di riconoscimento facciale”, sono state emanate dal principale organo di controllo di Internet del paese, la Cyberspace Administration of China, e dal ministero della Pubblica Sicurezza. Il processo che ha portato alla promulgazione della legge risponde alla crescente preoccupazione tra i cittadini per l’uso di una tecnologia ampiamente adottata in tutta la Repubblica popolare, dai pagamenti digitali, alle misure sanitarie e ai check-in negli hotel. Dal 1° giugno  l’uso dell’identificazione tramite riconoscimento facciale non dovrà essere imposto agli utenti e i fornitori di servizi saranno tenuti garantire metodi di identificazione alternativi.

Cina, nessun chiarimento sul volo MU5735

Le autorità di Pechino hanno mancato di fornire aggiornamenti in occasione del terzo anniversario del disastro che ha coinvolto il volo MU5735 della China Eastern Airlines. L’aereo, che stava volando da Kunming a Guangzhou, si è schiantato il 21 marzo 2022 contro una montagna vicino a Wuzhou, nella regione autonoma del Guangxi Zhuang, uccidendo tutti i 123 passeggeri e nove membri dell’equipaggio. Si tratta del peggiore disastro ad aver coinvolto una compagnia aerea cinese dal 1994. La convenzione dell’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile (ICAO), di cui la Cina è firmataria, richiede costanti aggiornamenti sulle indagini; impegno che Pechino ha mantenuto nei trascorsi due anni, pur senza fornire una spiegazione conclusiva di quanto accaduto. A maggio 2022, citando persone a conoscenza dei fatti, il Wall Street Journal aveva ipotizzato che l’aereo avesse perso quota a seguito a di una manovra deliberata.

TikTok, la Casa Bianca valuta un nuovo accordo

La start-up di intelligenza artificiale Perplexity è emersa come uno dei potenziali acquirenti per TikTok negli Stati Uniti. È quanto annunciato ufficialmente dalla società in un post online del 21 marzo: Perplexity ha garantito che l’infrastruttura resterebbe sotto la supervisione americana e ha annunciato di voler raccogliere 18 miliardi di dollari per completare l’operazione, una cifra che però potrebbe non essere sufficiente per l’acquisto. Il 5 aprile scade la proroga che l’amministrazione di Donald Trump ha applicato alla legge, approvata lo scorso anno ed entrata in vigore il 19 gennaio 2025, che obbliga ByteDance a cedere la piattaforma per evitarne il divieto negli Usa. Ma si stanno valutando altre opzioni. 

Secondo fonti di Reuters, a Washington si sta discutendo di un piano che prevede di scindere un’entità statunitense per TikTok e ridurre la proprietà cinese della nuova società al di sotto della soglia del 20 percento richiesta dalla legge statunitense. In tal modo ByteDance manterrebbe una quota della società, ma la raccolta dati e gli aggiornamenti software sarebbero supervisionati da Oracle, azienda che gestisce i server dove è ospitata TikTok e che da gennaio è in lizza come potenziale acquirente, a fianco di Microsoft e di un gruppo di investitori legato all’imprenditore e youtuber statunitense MrBeast.

Cina, Giappone e Corea del Sud: “Serve collaborazione davanti al caos internazionale”

Sabato 22 marzo il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya ha incontrato a Tokyo il suo omologo cinese Wang Yi e quello sudcoreano Cho Tae-yul, in un segnale di distensione tra i tre paesi. Durante il trilaterale Iwaya ha affermato che i tre paesi potrebbero essere “un punto di svolta nella storia” a fronte di una situazione internazionale sempre più grave. I tre ministri hanno concordato di accelerare i preparativi per un vertice trilaterale in Giappone, da organizzare entro l’anno, che affronti questioni economiche e di sicurezza regionale e altri temi centrali come la crisi demografica. Wang ha sottolineato l’intenzione di Pechino di riprendere i colloqui di libero scambio con i suoi vicini in mezzo a una fase di “cambiamenti e caos”, esortando Giappone e Corea del Sud a rafforzare la cooperazione economica e la fiducia reciproca. Il ministro degli Esteri sudcoreano ha dichiarato di aver chiesto alla Cina di esercitare la sua influenza sulla Corea del Nord per fermare le attività nucleari.

Il trilaterale è stato tuttavia adombrato dalle proteste del governo giapponese che ha accusato la Cina di aver attribuito erroneamente al premier nipponico Shigeru Ishiba l’affermazione che Tokyo “rispetta” la posizione cinese in merito a Taiwan e alle questioni storiche di interesse reciproco.

Cina, presentato dispositivo compatto per il taglio di cavi sottomarini

La Cina ha presentato un dispositivo compatto capace di recidere i più robusti cavi sottomarini che compongono le reti elettriche e di comunicazione. È la prima volta che un paese annuncia di aver messo a punto tale tecnologia, con potenziali implicazioni a livello globale. Lo strumento, sviluppato dal China Ship Scientific Research Centre (CSSRC), sarebbe in grado di tagliare i cavi corazzati e stratificati con guaine in acciaio, gomma e polimeri fino alla profondità di 4 mila metri. Il dispositivo è stato progettato specificatamente per l’integrazione con i sommergibili avanzati cinesi ed è stato creato per un’applicazione civile, come il recupero di relitti dai fondali e l’estrazione mineraria. Ma come scrive il South China Morning Post, un potenziale uso alternativo, ad esempio la recisione di cavi in aree strategiche, potrebbe destabilizzare le comunicazioni globali. Diversi incidenti, intorno a Taiwan e nel mar Baltico, hanno visto tra i principali indiziati proprio navi cinesi. 

Thailandia, pubblicata bozza di legge per ZES a sud del paese

La Thailandia ha pubblicato una bozza di legge per creare una zona economica speciale nell’area peninsulare a sud del paese, che interessa le province di Chumphon, Ranong, Suratthani e Nakhon Si Thammarat. Il cosiddetto progetto Landbridge mira a collegare i due porti marittimi ai lati della penisola con una nuova autostrada e una linea ferroviaria di 100 km, per un costo previsto di circa 1 trilione di bath (oltre 29 miliardi di dollari). Il collegamento ridurrebbe i tempi di trasporto delle merci tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico ed eviterebbe il transito nella trafficata rotta marittima dello Stretto di Malacca. Il disegno di legge istituisce una commissione per accelerare lo sviluppo del progetto, che sarà presieduta dalla prima ministra Paetongtarn Shinawatra e sarà responsabile dello sviluppo della logistica e delle infrastrutture. Agli investitori stranieri sarà concesso possedere fino a più del 50% delle joint venture con aziende locali per prendere parte alla costruzione dei progetti infrastrutturali.