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In Cina e Asia – Cina-Ue, primo incontro tra parlamentari dal 2018

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Cina-Ue, primo incontro tra parlamentari dal 2018
  • Pfizer: “Cina supera gli Usa in biotecnologia e farmaceutica”
  • Regno Unito, ancora accuse contro le spie cinesi
  • EV, Cina denuncia l’India all’OMC sui sussidi 
  • Trump annuncia lo stop indiano al petrolio russo, Pechino risponde
  • Bangladesh, chiesta la pena di morte per l’ex premier Hasina
  • Kiev, truppe nordcoreane al confine ucraino

L’Unione europea vuole costruire un rapporto con la Cina basato sul rispetto reciproco, sulla reciprocità e sull’impegno costruttivo. Ma tutto dipenderà dalla “posizione della Cina riguardo alla guerra in Ucraina e dal suo supporto politico e materiale per sostenere le aggressioni russe”. Lo ha affermato ieri il parlamento europeo, dopo aver ricevuto una delegazione dell’Assemblea Nazionale del Popolo (ANP), il massimo organo legislativo cinese, per il primo incontro dal 2018. Secondo il South China Morning Post, l’evento – che segue la recente normalizzazione delle relazioni dopo la rimozione delle sanzioni comminate da Pechino ad alcuni eurodeputati – si è tenuto in un clima piuttosto teso a causa delle divergenze sulla guerra in Ucraina e sulla risoluzione ONU 2758, che Pechino ritiene convalidi le proprie rivendicazioni territoriali su Taiwan. Il presidente della delegazione, Engin Eroglu, che ha presieduto i colloqui, ha evidenziato le “differenze” tra le parti, ma si è impegnato a proseguire il dialogo. Oltre un viaggio a Pechino in programma per novembre, a dicembre potrebbero tenersi ulteriori colloqui “incentrati esclusivamente sulla guerra della Russia contro l’Ucraina”, ha affermato.

Guerra a parte, a complicare i rapporti tra Bruxelles e Pechino si è aggiunta la recente stretta sulle terre rare. Ieri il Commissario europeo per gli Affari Economici Valdis Dombrovskis ha dichiarato che i ministri delle finanze del G7 hanno concordato di mantenere un fronte unito e coordinare la loro risposta a breve termine ai controlli cinesi sulle esportazioni dei preziosi metalli.

Gli ultimi sviluppi coincidono con le visite in Cina del consigliere per gli Affari Esteri francese Emmanuel Bone e il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares Bueno, accolti dal capo della diplomazia cinese Wang Yi.

Pfizer: “Cina supera gli Usa in biotecnologia e farmaceutica”

La Cina accelera sulla frontiera della biotecnologia e dei farmaci, mentre l’Occidente continua a interrogarsi sul proprio ruolo. In una recente intervista l’amministratore delegato di Pfizer ha affermato che Pechino starebbe superando gli Stati Uniti nel settore biofarmaceutico: “Hanno depositato più brevetti di noi quest’anno. Non era mai successo”, ha dichiarato, ricordando che appena cinque anni prima il divario era del 90% a favore di Washington. Invitando, inoltre, a “spendere più tempo a pensare come rallentare la Cina”.

Regno Unito, ancora accuse contro le spie cinesi

A Londra, il governo britannico ha rinviato per la seconda volta la decisione sulla costruzione della nuova ambasciata cinese, destinata a diventare la più grande d’Europa. Il progetto, in stallo da tre anni, ha incontrato resistenze da parte di residenti, parlamentari e attivisti di Hong Kong, preoccupati che la sede possa essere usata per attività di spionaggio. La decisione, ora attesa per dicembre, arriva in un momento delicato per l’amministrazione del premier Keir Starmer, accusata di sottovalutare le minacce legate alla sicurezza nazionale dopo il collasso del processo contro due cittadini britannici sospettati di spiare per Pechino.

Solo ieri Ken McCallum, il capo dell’MI5, il servizio di sicurezza interna del Regno Unito, ha rivelato che le spie britanniche hanno sventato una nuova minaccia proveniente dalla Cina negli ultimi giorni. “Gli attori statali cinesi rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale del Regno Unito? La risposta è: certo che sì, lo rappresentano, ogni giorno”, ha affermato.

EV, Cina denuncia l’India all’OMC sui sussidi

Pechino ha presentato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) contro l’India, accusandola di favorire con sussidi i produttori nazionali di veicoli elettrici e batterie in violazione delle regole. Secondo il ministero del Commercio cinese, le misure di Nuova Delhi danneggiano le imprese straniere.

La contestazione arriva mentre la Cina cerca di espandere le proprie esportazioni di auto elettriche in India, vista come un mercato chiave per assorbire l’eccesso di produzione interna. Nei primi nove mesi del 2025, l’export cinese dei cosiddetti veicoli “a nuova energia” è cresciuto dell’89%, con 1,76 milioni di unità vendute all’estero. BYD, leader del settore, rappresenta quasi il 40% del totale e sta aprendo impianti in Asia, America Latina e Europa per aggirare le nuove barriere commerciali.

Trump annuncia lo stop indiano al petrolio russo, Pechino risponde

Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che il premier indiano Narendra Modi avrebbe promesso di interrompere gli acquisti di petrolio russo – il maggiore importatore per Nuova Delhi – “per contribuire a fermare la guerra in Ucraina”. Trump ha parlato di un processo già avviato, seppure graduale, e ha legato la decisione al negoziato commerciale in corso con l’India, cui gli Stati Uniti hanno imposto dazi del 50% come forma di pressione. Da parte sua, il ministero degli Esteri indiano ha evitato di confermare l’accordo, ribadendo che la priorità resta “garantire stabilità dei prezzi e sicurezza degli approvvigionamenti” per i consumatori nazionali.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha definito le dichiarazioni di Trump “un tipico esempio di coercizione economica e bullismo unilaterale”, rivendicando la legittimità delle relazioni commerciali tra Cina e Russia. Secondo Lin, le mosse statunitensi minano “le regole del commercio internazionale e la stabilità delle catene industriali globali”.

Bangladesh, chiesta la pena di morte per l’ex premier Hasina

I pubblici ministeri a Dacca hanno chiesto la pena di morte per l’ex prima ministra Sheikh Hasina, accusata di crimini contro l’umanità per le violente repressioni delle rivolte del 2024. Dopo il rovesciamento del suo governo Hasina è fuggita in India e ha sempre rigettato gli ordini del tribunale di rientrare in patria per affrontare il processo. Anche il suo ministro dell’Interno Asaduzzaman Khan Kamal è latitante e potrebbe essere condannato a morte, mentre l’ex capo della polizia Chowdhury Abdullah Al-Mamun è in custodia e si è dichiarato colpevole. Secondo le Nazioni Unite, tra luglio e agosto 2024 gli scontri tra manifestanti e forze di sicurezza causarono fino a 1.400 vittime.

Kiev: “Truppe nordcoreane al confine ucraino”

Secondo lo Stato maggiore ucraino dei soldati nordcoreani di stanza nella regione russa di Kursk starebbero operando droni da ricognizione oltre il confine per individuare postazioni ucraine e guidare attacchi missilistici nella regione di Sumy. Si tratta del primo presunto impiego diretto di unità nordcoreane in mesi. Pyongyang aveva già inviato migliaia di militari nel 2024 per sostenere Mosca durante la controffensiva ucraina in territorio russo, ma la maggior parte sarebbe stata ritirata dopo pesanti perdite.