I titoli di oggi:
- Cina, rimandata approvazione della legge a sostegno del settore privato
- Cina, il numero tre del Pcc assente dalle cerimonie di chiusura delle due sessioni
- Il Dalai Lama dice che il suo successore nascerà fuori dalla Cina
- Ricercatori cinesi superano i limiti del silicio
- Whistleblower: Facebook ha lavorato con la Cina per censurare il social nel paese
- Cina, la morte di un professore forse causata dal troppo lavoro
- Filippine, l’ex presidente Duterte trasferito all’Aja
Dopo il simposio dello scorso febbraio tra Xi Jinping e i rappresentanti delle principali aziende tecnologiche cinesi, ci si aspettavano passi concreti, da parte del Pcc, riguardo il sostegno al settore privato. Tra le altre cose, gli analisti ritenevano probabile che durante la sessione annuale dell’Assemblea nazionale del popolo sarebbe passata la legge sulla promozione dell’economia privata, pensata per tutelare diritti e interessi delle imprese non statali. Non è stato così. Come riportato dal South China Morning Post, la leadership del partito ha rimandato la pubblicazione della legge, ritenuta ancora incompleta.
Il passaggio e l’implementazione della legge sono visti come una sorta di test utile a verificare quanto davvero Pechino abbia intenzione sostenere il settore privato, motivo per cui questo rinvio potrebbe far sollevare qualche dubbio in merito. Secondo alcuni analisti, contattati dal SCMP, la complessità del testo avrebbe spinto il partito a decidere di prendersi altro tempo per eventuali revisioni e modifiche. La legge potrebbe dunque passare nei prossimi mesi, anche se la sua pubblicazione al di fuori del contesto delle due sessioni rischierebbe di depotenziarne il significato politico, scrive il quotidiano di Hong Kong.
Cina, il numero tre del Pcc assente dalle cerimonie di chiusura delle due sessioni
Zhao Leji, presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo (NPC) e terzo nella gerarchia del Pcc, non ha partecipato alle cerimonie di chiusura delle due sessioni. Come riportato dal South China Morning Post, dagli anni Ottanta è tradizione che tutti i membri del Comitato permanente del Politburo siano presenti sia alla cerimonia di apertura che di chiusura di entrambe le sessioni, ed è la prima volta che qualcuno rompe questa consuetudine. Il vicepresidente del Comitato permanente del NPC, Li Hongzhong, ha dichiarato che Zhao sarebbe alle prese con una “infezione delle vie respiratorie”, giustificando così la sua assenza. Zhao non si vede in pubblico da sabato e negli ultimi giorni ha saltato vari incontri istituzionali, anche se il suo nome è stato menzionato durante la cerimonia di chiusura del NPC di martedì.
Il Dalai Lama dice che il suo successore nascerà fuori dalla Cina
Nel suo nuovo libro, pubblicato l’11 marzo, il Dalai Lama ha detto che il suo successore nascerà fuori dalla Cina, in quello che ha definito “mondo libero”. In passato il monaco aveva fatto intendere che il titolo di Dalai Lama sarebbe potuto morire con lui. Queste nuove dichiarazioni riaccendono la tensione tra l’istituzione tibetana e Pechino, che ritiene il leader spirituale un “separatista”. Secondo la tradizione, al momento della sua morte il Dalai Lama si reincarnerà nel corpo di un bambino: l’attuale leader, Tenzin Gyatso, è stato individuato come la reincarnazione del suo predecessore quando aveva due anni. Il governo cinese ha già detto che sarà la Cina a nominare il successore di Gyatso, fuggito dalla Repubblica popolare nel 1959 dopo il fallimento delle rivolte tibetane contro il Pcc, aprendo al rischio che in futuro possano esistere contemporaneamente due Dalai Lama. Nel suo libro il Dalai Lama ha detto che fornirà maggiori dettagli in merito alla sua successione a luglio, attorno alla data del suo novantesimo compleanno, e che la battaglia per la liberazione del Tibet dalla “repressione comunista cinese” proseguirà a prescindere, anche dopo la sua morte.
Whistleblower: Facebook ha lavorato con la Cina per censurare il social nel paese
Una ex dirigente di Facebook, Sarah Wynn-Williams, ha detto alla BBC che Meta ha lavorato insieme al Pcc per sviluppare dei sistemi che permettessero a Pechino di censurare e controllare i contenuti pubblicati sul social in Cina. In cambio, Facebook avrebbe avuto accesso all’enorme mercato cinese. Le cose poi non sono andate a buon fine, ma secondo Wynn-Williams il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, era ossessionato dalla possibilità di aprire il social alla Cina e per questo avrebbe fatto delle enormi concessioni al governo cinese, permettendogli anche di visionare il funzionamento del software di Facebook. Tra le proposte, Zuckerberg avrebbe promesso alla leadership del Pcc di oscurare preventivamente i contenuti potenzialmente virali fino all’eventuale via libera di Pechino. Wynn-Williams è stata licenziata nel 2017 e ha fatto questa e altre rivelazioni anche all’interno del suo nuovo libro. Meta, contattata dalla BBC, nega tutte le accuse.
Cina, la morte di un professore forse causata dal troppo lavoro
Liu Yongfeng (47 anni), noto professore della Zhejiang University, potrebbe essere morto per “troppo lavoro”. Lo sostiene sua moglie, che lo scorso 9 marzo ha pubblicato una lettera aperta sui social per denunciare gli orari di lavoro “scioccanti e folli” di suo marito. Il 20 gennaio Liu si era sentito male durante una conferenza a Xi’an per una emorragia cerebrale, che lo ha costretto in ospedale fino alla sua morte, il 5 marzo. Ricostruendo gli orari di lavoro del professore, sua moglie ha dedotto che Liu ha lavorato per 319 giorni dal marzo 2024 al 20 gennaio 2025, giorno del malore, rispetto ai 183 giorni lavorativi previsti per legge. Non sarebbe di certo la prima morte per superlavoro in Cina, dove i ricercatori sostengono che lo stress e i pesanti orari di lavoro siano una delle maggiori cause di malattie fisiche e mentali per gli accademici cinesi.
Ricercatori cinesi superano i limiti del silicio
Un team di ricercatori della Peking University sostiene di aver infranto i limiti degli attuali chip, dimostrando che con l’impiego di nuovi nuovi materiali è possibile aggirare completamente gli ostacoli del silicio, di cui oggi sono perlopiù fatti i semiconduttori. Guidati dal professore di chimica fisica Peng Hailin, i ricercatori hanno affermato che il loro transistor 2D auto-ingegnerizzato potrebbe funzionare il 40% più velocemente dei chip in silicio da 3 nanometri all’avanguardia di Intel e TSMC, consumando il 10% di energia in meno. “È il transistor più veloce ed efficiente di sempre”, recita la dichiarazione ufficiale pubblicata la scorsa settimana sul sito web della PKU.
Filippine, l’ex presidente Duterte trasferito all’Aja
L’ex presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, è stato portato all’Aja con un volo partito da Manila nella serata di martedì 11 marzo. Duterte era stato arrestato qualche ora prima di ritorno da Hong Kong su mandato della Corte Penale Internazionale (Cpi), che ha accusato l’ex presidente di avere responsabilità penale riguardo la morte di almeno 43 persone nel periodo che va dal 2011 al 2019, secondo le carte visionate dall’agenzia Reuters. Durante il suo mandato da sindaco di Davao, Duterte ha lanciato una feroce guerra alla droga, proseguita a livello nazionale nel corso della sua presidenza (2016-2022), che si ritiene abbia causato almeno 30 mila uccisioni extragiudiziali di spacciatori e consumatori di stupefacenti. L’attuale capo di stato filippino, Ferdinand Marcos Jr, ha detto che “l’arresto [di Duterte] è legale (…) ed è avvenuto nel rispetto delle regole dell’Interpol”, a cui aderiscono anche le Filippine. Intanto nella giornata di oggi la figlia maggiore di Duterte, Sara, che ricopre l’incarico di vicepresidente e che è sotto impeachment, è arrivata all’Aja.
[Per approfondire la questione nei dettagli, qui una puntata della rubrica L’Altra Asia con intervista a Raimondo Neironi]