I titoli di oggi:
- Cina, il Pil continua a crescere del 5,4%
- La Cina ha un nuovo rappresentante per il commercio internazionale
- Cina, prosegue il viaggio di Xi nel Sud-Est asiatico: tappa in Malaysia
- La Cina accusa tre agenti americani di cyberattacchi ai Giochi asiatici invernali
- Trade war, la Cina blocca gli acquisti di aerei Boeing
- Pakistan, il controverso fondatore di Binance nominato consigliere per le criptovalute
- Indonesia, smentita l’ipotesi di una base militare russa a Papua
L’economia cinese è cresciuta del 5,4% nei primi tre mesi dell’anno, confermando il tasso del precedente trimestre e superando l’obiettivo annuale di crescita di “circa il 5%”, fissato a marzo dalla leadership. . La produzione industriale è aumentata del 6,5% su base annua nel primo trimestre, in parte grazie alla corsa agli ordini dall’estero prima dell’introduzione dei dazi più elevati. Gli investimenti fissi sono aumentati del 4,2%, grazie all’espansione del settore manifatturiero che ha compensato il calo del 9,9% riportato dal settore immobiliare. Le vendite al dettaglio, indicatore dei consumi, sono cresciute del 4,6% su base trimestrale, accelerando al 5,9% nel mese di marzo grazie al programma di sussidi governativi per i beni di consumo che ha sostenuto le vendite di articoli come dispositivi di comunicazione, automobili ed elettrodomestici. Sono numeri che però, secondo gli analisti, andranno peggiorando quando l’effetto delle tariffe americane diventerà evidente. UBS ha abbassato le stime di crescita per l’anno in corso al 3,4%.
La Cina ha un nuovo rappresentante per il commercio internazionale
Mentre si intensifica la guerra commerciale con gli Usa, Pechino ha nominato un nuovo rappresentante per il commercio internazionale: Li Chenggang sostituirà Wang Shouwen, che aveva partecipato alle trattative per l’accordo commerciale del 2020 con Donald Trump. Li, 58 anni, vanta decenni di esperienza presso il ministero del Commercio cinese e dal 2021 è ambasciatore della Cina presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), con sede a Ginevra. Il rimpasto alla divisione internazionale del dicastero sembrerebbe segnalare l’apertura di Pechino a intavolare colloqui con Washington, quando le condizioni lo permetteranno.
Trade war, la Cina blocca gli acquisti di aerei Boeing
Secondo Bloomberg, la Cina ha ordinato alle compagnie aeree del paese di interrompere gli ordini di aerei prodotti dall’americana Boeing. Fonti del Wall Street Journal sostengono anche che Pechino abbia chiesto alle aziende del settore di ottenere un’autorizzazione del governo prima di prendere in consegna gli aerei già ordinati dal produttore statunitense. La decisione rientra tra le contromisure messe in atto dalla Repubblica popolare in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, e potrebbe arrecare un danno importante a Boeing, che sta già affrontando rilevanti difficoltà economiche. Nei primi tre mesi del 2025, 18 dei 130 aerei venduti da Boeing nel mondo erano stati consegnati in Cina. In passato Pechino aveva già sospeso l’acquisto di nuovi Boeing a seguito di due incidenti mortali avvenuti nel 2018 e 2019.
Cina, prosegue il viaggio di Xi nel Sud-Est asiatico: tappa in Malaysia
Nella serata di martedì 15 aprile il presidente cinese Xi Jinping è atterrato in Malaysia per la seconda tappa del suo tour nel Sud-Est asiatico, cominciato lunedì dal Vietnam. Xi, che è stato accolto all’aeroporto dal premier malaysiano Anwar Ibrahim, resterà nel paese tre giorni, durante i quali è previsto che incontrerà anche il re, il sultano Ibrahim Askandar. Si tratta del primo viaggio del leader cinese in Malaysia da oltre dieci anni: ci si aspetta che Pechino e Kuala Lumpur rafforzeranno la propria cooperazione commerciale e infrastrutturale, anche in risposta ai dazi degli Stati Uniti.
La Cina accusa tre agenti americani di cyberattacchi ai Giochi asiatici invernali
Il 15 aprile la polizia di Harbin ha annunciato di aver aggiunto tre agenti dell’Agenzia nazionale per la sicurezza americana (NSA) a un elenco di ricercati, rendendo pubblico il loro nome e cognome e offrendo ricompense in denaro a chiunque fornirà informazioni su di loro. I tre sono accusati di aver preso parte a una serie di cyberattacchi a carico del sistema informatico dei Giochi asiatici invernali, che si sono tenuti a febbraio ad Harbin, compromettendo così il normale svolgimento della manifestazione sportiva. Insieme alla NSA, anche l’Università della California e la Virginia Tech sono state accusate di complicità negli attacchi informatici, che sono stati portati avanti utilizzando strumenti a intelligenza artificiale.
“Questi agenti hanno partecipato agli attacchi contro infrastrutture critiche della Cina [colpendo i settori di energia, trasporti e gli istituti di ricerca nella difesa] e compiuto attività di hacking contro imprese come Huawei”, si legge nel mandato d’arresto. Il centro cinese che si occupa della risposta ai virus informatici ha detto che durante i Giochi di Harbin si sono verificati oltre 270 mila cyberattacchi, invitando i funzionari con accesso a informazioni riservate a non usare prodotti americani. Aver individuato i nomi di tre degli agenti responsabili è “un’importante svolta storica”, sostengono gli esperti cinesi del settore.
Dazi: commercianti cinesi invitano gli americani a comprare direttamente dai fornitori in Cina
Da qualche giorno gli utenti statunitensi di TikTok stanno venendo inondati da video che li invitano ad acquistare direttamente dai fornitori in Cina, così da aggirare i dazi imposti da Donald Trump. Nei video si vedono vari commercianti cinesi girare per le fabbriche di marchi americani famosi, come Nike, per dimostrare che i prodotti che arrivano negli Stati Uniti sono interamente realizzati nella Repubblica popolare: agli utenti viene poi indicato un URL da visitare per comprare dalla fabbrica a un prezzo molto inferiore rispetto a quello di vendita negli Stati Uniti. Nei TikTok, che hanno milioni di views, si dichiara esplicitamente che in questo modo si aggirerebbero i dazi, ma in realtà non è chiaro se questi singoli acquisti possano davvero permettere ai consumatori americani di eludere le tariffe.
Indonesia, smentita l’ipotesi di una base militare russa a Papua
Martedì 15 aprile vari esponenti del governo indonesiano hanno smentito le voci secondo cui la Russia avrebbe istituito una base militare aerea a Papua, la provincia più orientale del paese. Le indiscrezioni erano state pubblicate dal sito specializzato Janes e avevano allarmato l’Australia, che aveva chiesto immediatamente spiegazioni (la base sarebbe stata a soli 1.400 km dal paese). “Ho parlato con il mio omologo indonesiano Sjafrie Sjamsoeddin”, ha dichiarato il ministro della Difesa australiano Richard Marles, “e mi ha detto nei termini più chiari possibili che le notizie secondo cui aerei russi avrebbero operato dall’Indonesia semplicemente non sono vere”.
La notizia era sembrata plausibile anche perché, fin da prima del suo insediamento, il presidente indonesiano ed ex ministro della Difesa Prabowo Subianto ha cominciato a rafforzare i legami militari di Giacarta con Mosca. Lo stesso 15 aprile Prabowo ha incontrato il vicepremier russo Denis Manturov, mentre a febbraio era stato accolto in Indonesia il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu.
Pakistan, il controverso fondatore di Binance nominato consigliere per le criptovalute
La scorsa settimana il Pakistan ha annunciato la nomina del fondatore ed ex CEO di Binance, Zhao Changpeng, come consigliere strategico all’interno del nuovo Consiglio per le criptovalute (PCC) del paese, scatenando polemiche e preoccupazioni. Lo scorso anno Zhao, nato in Cina ma cittadino canadese, ha trascorso quattro mesi in carcere negli Stati Uniti dopo essersi dichiarato colpevole di aver violato le leggi americane anti-riciclaggio. Secondo i critici, il Pakistan starebbe quindi rischiando di mettersi nuovamente in contrasto con l’organo di controllo internazionale contro il riciclaggio di denaro (FATF), che potrebbe reinserire il paese nella sua lista grigia causando ingenti perdite economiche a Islamabad.
C’è comunque chi appoggia la scelta. Binance, da cui Zhao si è dimesso nel 2023, è una delle maggiori piattaforme mondiali per lo scambio di criptovalute e la nomina di Zhao potrebbe dunque portare “competenze ed esperienza” al consiglio, sostengono alcuni esperti. Il PCC è stato fondato con lo scopo di creare un quadro normativo per l’industria nazionale delle criptovalute.