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In Cina e Asia – Cina, boom di consensi mentre cala l’immagine degli Usa

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Cina, boom di consensi mentre cala l’immagine degli Usa
  • Cina e Ue tengono discussioni “franche” su “questioni urgenti”
  •  Taiwan e Usa ricordano Tiananmen
  • Filippine, allarme HIV: il governo valuta lo stato di emergenza sanitaria
  • Cina, corruzione nelle Big Tech per oltre 300 milioni di yuan
  • Hong Kong, sostituito improvvisamente rappresentante locale di Pechino
  • Hong Kong, maxi affare CK-BlackRock-MSC resta incerto
  • TSMC prevede “profitti record” nel 2025
  • Giappone, piano strategico per archivio digitale di manga, anime e videogiochi

 

Cina, boom di consensi mentre cala l’immagine degli Usa sotto l’amministrazione Trump

Nei primi cinque mesi del 2025 la percezione globale della Cina ha superato per la prima volta quella degli Stati Uniti. Lo rivela un’indagine della società di business intelligence americana Morning Consult. Il dato più recente mostra un indice di favore di +8,8 punti per la Cina e -1,5 per gli Usa, rivelando un’inversione significativa rispetto all’anno precedente. Il sondaggio ha coinvolto circa 4900 adulti in 41 paesi (escludendo cittadini cinesi e statunitensi) e ha rivelato che la reputazione degli Stati Uniti è peggiorata in 38 paesi, mentre quella cinese è migliorata in 34. Solo la Russia ha mostrato un netto miglioramento verso gli Usa da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Sedici paesi – tra cui Norvegia, Spagna, Germania e Canada – sono passati da una posizione pro-Usa a una pro-Cina, portando il totale dei paesi favorevoli a Pechino a 29. L’Italia resta tra i pochi paesi a preferire ancora l’America. Tra i fattori principali del calo statunitense vi sono le recenti politiche sui dazi volute da Trump, dimostrando un danno reputazionale non indifferente. Secondo Morning Consult, questa perdita di “soft power” potrebbe compromettere la capacità degli Stati Uniti di influenzare economicamente e militarmente i propri alleati.

Cina e Ue tengono discussioni “franche” su “questioni urgenti”

Il ministro del Commercio cinese, Wang Wentao, ha incontrato ieri, 3 giugno, il commissario dell’Unione europea per il Commercio e la sicurezza economica, Maros Sefcovic, con cui ha discusso in modo “franco e approfondito” alcune “questioni urgenti” relative alla cooperazione economica e commerciale tra Pechino e Bruxelles. L’incontro si è tenuto a Parigi, a margine della riunione del Consiglio ministeriale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Wang e Sefcovic, riferisce la stampa cinese, hanno incaricato le rispettive squadre di lavorare a una tabella di marcia operativa in vista delle prossime scadenze bilaterali. Nei prossimi giorni sono attesi vari meeting in materia di Clima, diritti umani, e relazioni economiche, a cui farà seguito a luglio l’attesa visita della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in Cina.

 Taiwan e Usa ricordano Tiananmen

“La commemorazione dell’incidente di Tiananmen del 4 giugno non serve solo a piangere la storia, ma anche a perpetuare questa memoria”. Lo ha affermato oggi, in occasione del 36esimo anno dal massacro, il presidente di Taiwan William Lai, aggiungendo che “i governi autoritari spesso scelgono di mettere a tacere e dimenticare la storia, mentre le società democratiche scelgono di preservare”. A ricordare il tragico evento si è unito il Dipartimento di Stato americano, che in una dichiarazione firmata da Marco Rubio, ha chiesto a Pechino di riconoscere le proprie responsabilità nella repressione del “popolo cinese che è stato ucciso mentre cercava di esercitare le sue libertà fondamentali, così come di coloro che continuano a subire persecuzioni”.

Filippine, allarme HIV: il governo valuta lo stato di emergenza sanitaria

Nella giornata di martedì 3 giugno il ministero della Salute delle Filippine ha lanciato un allarme parlando di una possibile “emergenza sanitaria pubblica” a causa dell’aumento significativo dei casi di HIV nel 2025, soprattutto tra i giovani uomini. Nei primi tre mesi dell’anno si sono registrati in media 57 nuovi casi al giorno, con un incremento del 50% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il ministro della Salute Ted Herbosa ha dichiarato che il paese detiene attualmente “il numero più alto di nuovi casi nella regione”. Secondo Herbosa, la dichiarazione di emergenza nazionale permetterebbe di mobilitare l’intera società per fermare l’epidemia. Nonostante la gravità della situazione, il governo non ha ancora fornito spiegazioni ufficiali sulle cause dell’impennata. Il trend è in crescita dal 2021, e si stima che entro la fine del 2025 oltre 252 mila persone avranno contratto il virus. Rimane difficile gestire l’emergenza: secondo i dati del ministero solo il 55% dei contagiati ha ricevuto una diagnosi, e appena il 66% di questi è in terapia antiretrovirale.

Cina, allarme corruzione nelle Big Tech per oltre 300 milioni di yuan

Un report del tribunale del distretto di Haidian a Pechino, sede di molte aziende tech, ha segnalato che i casi di casi di corruzione nel mondo delle big tech cinesi tra il 2020 e il 2024 consiste di almeno 300 milioni di yuan. Le aree più colpite sono acquisti, vendite, marketing e gestione contenuti. Il 62% degli accusati ricopriva una posizione medio-alta, ma anche personale junior è risultato coinvolto. Secondo quando emerge dal documento, i meccanismi di “soft power” delle piattaforme (come algoritmi e gestione della visibilità) risulterebbero particolarmente vulnerabili alla corruzione. I casi, stando a quanto emerge dall’analisi, sono difficili da rilevare e spesso le aziende preferiscono gestirli internamente per evitare danni reputazionali, ostacolando la trasparenza. Il documento raccomanda formazione, rotazioni di incarico e sistemi di monitoraggio preventivo.

Hong Kong, Pechino minimizza sostituzione del suo rappresentante locale 

Il leader di Hong Kong John Lee ha minimizzato la decisione di Pechino di venerdì scorso di rimuovere il più alto rappresentate cinese nella regione amministrativa speciale, Zheng Yanxiong, definendola un “normale cambio di personale”. Zheng, che in contemporanea è stato anche rimosso dalla carica di consigliere per la sicurezza nazionale, era a capo dell’Hong Kong Liaison Office dal 2023. È stato sostituito da Zhou Ji, ufficialmente senza motivi particolari. Si ipotizza però che l’estromissione dell’alto funzionario abbia a che fare con il disappunto di Pechino circa la sua gestione di un accordo portuale da 22,8 miliardi di dollari tra la multinazionale di Hong Hong CK Hutchison e un consorzio guidato dall’americana BlackRock e l’italo-svizzera MSC. Il consorzio mira ad acquisire le attività portuali globali di CK Hutchison, tra cui due porti chiave di Panama. 

Il maxi affare, intanto, resta incerto, complicato da pressioni sia della Cina che degli Stati Uniti e Panama. L’opposizione della Cina, contraria soprattutto alla cessione delle attività cinesi di CK al consorzio straniero, minaccia di bloccare l’accordo. MSC e BlackRock hanno avuto colloqui con l’autorità antitrust cinese e stanno valutando di modificare la struttura dell’accordo. Un potenziale “piano B”, scrive il Financial Times, sarebbe quello di scindere l’affare, vendendo i porti cinesi separatamente. Paventato anche il coinvolgimento di nuovi investitori come Cosco o DP World. 

Taiwan, l’AM di TSMC prevede “profitti record” nel 2025

TSMC prevede profitti record nel 2025, nonostante le sfide poste da dazi, volatilità valutaria e tensioni geopolitiche. “Non ho paura di nulla, tranne che del rallentamento dell’economia globale”, ha dichiarato l’amministratore delegato C.C. Wei a margine dell’assemblea generale annuale di TSMC, mostrando fiducia nella crescita della domanda di chip per l’IA e per i robot umanoidi. Secondo Wei, le nuove tecnologie continueranno a trainare la domanda, bilanciando i danni legati all’aumento dei prezzi causato dai dazi e dall’assottigliamento dei margini dovuto all’apprezzamento del dollaro taiwanese rispetto al dollaro americano. Rinnovato anche l’impegno di TSMC ad applicare rigorosamente le norme sulle esportazioni, così come a portare avanti il progetto per i nuovi impianti in Giappone e in Arizona.

Il Giappone creerà un archivio digitale di manga, anime e videogiochi

Il Giappone ha annunciato la creazione di un archivio digitale per preservare e promuovere manga, anime e videogiochi, con l’obiettivo di rafforzare il suo soft power globale diffondendo la cultura giapponese. L’iniziativa, che copre il periodo 2026-2030, prevede la digitalizzazione dei beni culturali e l’incremento del turismo regionale. Un centro nazionale per le arti mediatiche raccoglierà e archivierà le opere originali, mentre i governi locali guideranno gli sforzi di conservazione.