I titoli della rassegna di oggi:
– Cina: al via nuova missione spaziale umana, la più lunga
– Arrestati dipendenti Crown Resorts Ltd per crimini relativi al gioco d’azzardo
– Le frizioni tra India e Pakistan distraggono il vertice Brics
– Indonesia: arrestata coppia gay per bacio su Facebook
– Mongla, capitale del contrabbando di animali selvatici
– Giappone taglia fondi all’Unesco
Cina: al via nuova missione spaziale umana
Questa mattina è partita la più lunga missione in orbita mai avviata dalla Cina. Decollato dalla base spaziale del deserto del Gobi, il modulo Shenzhou-11 con a bordo due astronauti -destinati a rimanere nello spazio per 30 giorni- si aggancerà al laboratorio Tiangong-2, messo in orbita lo scorso mese e desinato alla preparazione entro 6 anni di una stazione spaziale abitata. Per Pechino la missione ha lo scopo di «perseguire il sogno della nazione cinese» e come fanno notare gli esperti, il programma spaziale ha ufficiosamente valenza militare. Ad esempio, lo sviluppo di interferometri con atomi ultra-freddi da istallare sulle stazioni spaziali potrebbe facilitare il rilevamento di sottomarini nucleari.
Arrestati dipendenti Crown Resorts Ltd per crimini relativi al gioco d’azzardo
Pechino ha arrestato 18 dipendenti del gigante australiano dei casinò Crown Resorts Ltd «per crimini relativi al gioco d’azzardo». Le scommesse sono illegali nella Repubblica popolare e negli ultimi tempi la catena australiana era riuscita a capitalizzare la battuta d’arresto registrata da Macao (la Las Vegas cinese) sulla scia della campagna anti-corruzione lanciata d Pechino. La notizia degli arresti ha fatto crollare le azioni del gruppo del 14 per cento, il calo giornaliero più consistente di sempre.
Il caso di Crown Resorts sembra confermare il pugno di ferro delle autorità cinesi sul settore. Nel 2015 a finire in manette erano stati tredici sudcoreani accusati di per aver offerto a giocatori cinesi tour e soggiorni gratuiti presso casinò in Corea del Sud.
Le frizioni tra India e Pakistan distraggono il vertice Brics
Ogni occasione è buona per ricordare i legami tossici tra Pakistan e terrorismo, che Delhi ritiene alla base delle ultime violenze avvenute nel Kashmir indiano. Il premier indiano Modi non ha mancato di sollevare la questione anche in occasione del vertice dei BRICS andato in scena domenica a Goa (India) in un momento di generale rallentamento per le economie del blocco. Il Pakistan «è la nave d’appoggio del terrorismo» ha dichiarato Modi, spostando il baricentro del summit dalla cooperazione economica tra i cinque paesi emergenti al problema sicurezza regionale. La questione è stata sollevata anche durante il bilaterale con il presidente Xi Jinping in cui le due parti hanno promesso di superare le divergenze e avviare una road map per combattere il terrorismo. La posizione cinese rispetto all’iscrizione nella blacklist Onu del leader del gruppo pakistano Jaish-e-Mohammed verrà discussa durante la prossima trasferta indiana dell’ex ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi.Ad ogni modo, il comunicato finale del forum non presenta riferimenti specifici al ruolo svolto da Islamabad, ma condanna soltanto «il terrorismo in tutte le sue forme».
Indonesia: arrestata coppia gay per bacio su Facebook
Martedì scorso una coppia gay di Manadao, isola di Sulawesi, è stata arrestata per aver pubblicato su Facebook la foto di un bacio corredata dalla scritta «con il mio tesoro questa stasera, possa il nostro amore durare per sempre». Il post aveva scatenato l’indignazione del web. Sebbene in Indonesia l’omosessualità non sia illegale, la comunità LGBT vive una progressiva marginalizzazione; proprio la scorsa settimana il ministero dello sport ha vietato l’assunzione di candidati gay nel dicastero.La coppia potrebbero essere accusati di violazione della legge anti-pornografia e delle leggi sui contenuti Internet. Se condannati rischiano il carcere.
Mongla, la capitale del contrabbando di animali selvatici
Situata nella prefettura autonoma Dai di Xishuangbanna, dove lo Stato birmano di Shan confina con al provincia cinese dello Yunnan, Mongla non è soltanto nota per il traffico di droga, per il gioco d’azzardo e la prostituzione, ma anche per il contrabbando di animali selvatici. Sebbene ufficialmente faccia parte del Myanmar, l’area è soggetta ad un massiccio influsso cinese, dalla valuta, alla lingua fino alle infrastrutture e ogni anno accoglie centinaia di migliaia di visitatori cinesi, che attraversano il confine illegalmente. Il 90 per cento dei prodotti venduti al mercato cittadino sono importati dalla Rpc. Ma accanto a frutta e ortaggi, ci sono carcasse di animali scuoiati e parti di specie protette disidratate e pronte per essere utilizzate nella produzione di elisir di lunga vita, tonici e liquori. Si stima che soltanto nel Sudest asiatico il traffico di specie selvatiche frutti un giro d’affari pari a 8-10 miliardi di dollari l’anno.
Giappone taglia fondi all’Unesco
Il Giappone ha sospeso 4,4 miliardi di yen di fondi all’UNESCO, in quella che ha tutta l’aria di essere una ripicca in chiave anticinese. Lo scorso anno Tokyo – uno dei principali finanziatori del braccio culturale dell’Onu- aveva minacciato di ritirare i fondi in seguito alla decisione dell’organizzazione di inserire nella Memory of the World list una serie di documenti storici forniti dai cinesi sul Massacro di Nanchino perpetrato dai giapponesi nel 1937. Gli eventi di quell’anno, riportati differentemente dalle due parti, continuano a rappresentare una delle principali fonti di controversia tra Cina e Giappone. La decisione del taglio è stata confermata dal ministro degli esteri Fumio Kishida, sebbene le autorità nipponiche abbiano negato sia da attribuire alle schermaglie con Pechino.